Boston, Milwaukee e Houston sul 2-0

Uno scatenato Kyrie Irving ne mette 37 e travolge Indiana, tutto facile per Bucks e Rockets contro Pistons e Jazz

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Tutto secondo programma. Pronostici rispettati nella notte Nba, con Boston, Milwaukee e Houston che si portano sul 2-0 nella serie. I Celtics, trascinati da un super Irving (37 punti) piegano Indiana 99-91 nel finale. Tutto facile, invece, per Bucks e Rockets: i vincitori della Eastern Conference schiantano Detroit 120-99 con un terzo quarto da urlo, mentre la squadra di Mike D'Antoni domina 118-98 grazie alla tripla doppia di Harden (32+13+10).

BOSTON CELTICS-INDIANA PACERS 99-91
Ci è voluto un super Kyrie Irving per avere ragione di Indiana. I Boston Celtics si portano sul 2-0 nella serie contro i Pacers grazie al successo per 99-91 in gara-2 al TD Garden, propiziato dalle magie del suo playmaker. Il protagonista assoluto del match, infatti, è proprio l'ex Cleveland Cavaliers, che gioca una partita perfetta, chiudendo con 37 punti, 15/26 dal campo, 6/10 dall'arco, sei assist, sette rimbalzi e un paio di stoppate. A differenza di quanto accaduto nel primo episodio della serie, la squadra di coach Nate McMillan resta in partita fino all'ultima frazione, quando cede di schianto, realizzando la miseria di 12 punti e sciupando inopinatamente un vantaggio in doppia cifra. Decisivi i due parziali che spaccano la partita: a cavallo dell'ultimo intervallo, i Celtics risalgono la corrente con un sonoro 15-0, e poi replicano nel finale con un altro 10-0, che manda i titoli di coda. Qui, il mattatore è Jayson Tatum, tornato per una notte l'incontenibile macchina da canestri dei playoff 2018, che, prima realizza la tripla del sorpasso, poi mette in ritmo i compagni con un paio di assist, e infine inchioda due punti al ferro (subendo fallo). Oltre al già citato Irving, per i Celtics arrivano 26 punti da Tatum e 13 da un ritrovato Gordon Hayword, in uscita dalla panchina. Per Indiana, invece, restano solo grandi rimpianti. I Pacers, infatti, proprio come in gara-1, accusano dei veri e propri blackout, che vanificano tutti gli sforzi profusi fino a quel momento. Dopo un primo quarto da 65% dal campo, l'attacco di coach Nate McMillan smarrisce subito la via del canestro, consentendo ai Celtics di riportarsi a contatto e di piazzare la zampata decisiva nel finale. Il miglior marcatore è Bojan Bogdanovic, che chiude con 23 punti e 6 rimbalzi, cui si aggiungono i 15 di Thaddeus Young e i 13 di Darren Collison. Ora, la serie si sposta nello stato dell'Indiana, dove i Pacers dovranno provare a risollevarsi da una situazione che appare disperata.

MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 120-99
Quella tra Milwaukee Bucks e Detroit Pistons è la serie dall'esito più scontato di tutto il primo turno di playoff: troppa, infatti, la differenza di valori tra i dominatori della Eastern Conference e gli uomini di coach Dwane Casey. Dopo il +35 di gara-1, al Fiserv Forum finisce 120-99 per i padroni di casa, che si portano sul 2-0 nella serie senza colpo ferire. Il primo tempo è un'illusione per Detroit, che riesce a restare a contatto, andando al riposo lungo addirittura in vantaggio (58-59). La sfida, però, si decide nella terza frazione, con i padroni di casa che doppiano gli avversari (35-17) e scrivono la parola fine sul match. Proprio come in gara-1, anche in questo caso a fare la differenza è il solito Giannis Antetokounmpo, che realizza 13 dei suoi 26 punti finali proprio nel momento chiave della sfida. Il 'Greek Freak' aggiunge al proprio bottino anche 12 rimbalzi e 4 assist in meno di 30 minuti sul parquet, dimostrando, ancora una volta, di essere l'unico a poter contendere lo scettro di MVP a James Harden. A questo, si aggiungono anche i 24 di Khris Middleton e i 27 di Eric Bledsoe, che chiude come miglior marcatore del match. Per Detroit, ancora alle prese con il ginocchio dolorante di Blake Griffin, non può bastare la reazione d'orgoglio del secondo quarto, in cui si impone 32-20. Gli unici a chiudere in doppia cifra sono Luke Kennard (19), Reggie Jackson (18) e Andre Drummond, che ai 18 punti aggiunge anche 16 rimbalzi. Ora, la serie si sposta alla Little Caesars Arena, al debutto nella propria giovane storia in una gara di playoff. Per provare a rimettere in discussione il discorso qualificazione, coach Casey dovrà trovare una soluzione al dominio di Milwaukee nel pitturato: 60-38 in gara-2. I Bucks, però, non intendono fare sconti a nessuno e sciupare l'occasione di tornare a vincere una serie di playoff dal lontano 2001.

HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 118-98
Guardando i primi due episodi della serie playoff tra Houston Rockets e Utah Jazz si ha quasi l'impressione che le squadre giochino due sport diversi. In gara-2, Utah resta in partita meno di 12 minuti, incassando un parziale di 39-19, che mette subito in discesa la partita per Harden e compagni. Houston amministra il proprio tesoretto con la lucidità delle grandi squadre e chiude i conti sul 118-98 finale, che vale il punto del 2-0 nella serie. Al Toyota Center, va in scena il solito James Harden show, con il 'Barba' che risponde a Giannis Antetkounmpo con una tripla doppia, la terza in carriera ai playoff, da urlo: 32 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Più ancora dei numeri a fine gara, impressionano quelli all'intervallo lungo: 25 punti, 7 rimbalzi e 7 assist in appena 19 minuti di gioco, uno score che numerosi giocatori della Nba sognano di poter raggiungere alla sirena finale. Ai numeri da capogiro del 'Barba' si aggiungono anche le solide prestazioni dei suoi fidi scudieri: Chris Paul ne mette 17 (con 4 rimbalzi e 3 assist), mentre sono 32 i punti della coppia Tucker-Gordon. Per i Jazz, invece, la sfida appare davvero impari. Forse nemmeno Quin Snyder si aspettava di patire così tanto il gioco spumeggiante dei Rockets, in grado di travolgere senza troppe difficoltà la miglior difesa di tutta la lega. Improvvisamente Utah si riscopre fragile e scricchiolante anche nelle proprie certezze, che le consentivano di sopperire alle lacune in attacco. Agli ospiti non bastano i cinque uomini in doppia cifra, che si spartiscono quasi equamente i punti. I migliori sono Ricky Rubio e Royce O'Neale, che si fermano a quota 17, a cui si aggiungono i 14 di Derrick Favors (con 12 rimbalzi) e i 22 della coppia Mitchell-Gobert. Ora, la serie si sposta nello Utah, dove i Jazz cercheranno di fare di tutto per evitare un'altra dolorosa eliminazione da parte di Houston dopo quella per 4-1 dello scorso anno.

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