BASKET

Nba: Philadelphia termina prima a Est, Dallas ai playoff, bene Mannion e Melli

Vetta aritmetica rinviata per Utah a Ovest, sconfitta indolore per i Clippers. Buone le prestazioni degli azzurri impegnati rispettivamente con Warriors e Mavericks

  • A
  • A
  • A

Primo posto assicurato nella Eastern Conference per Philadelphia dopo avere battuto Orlando; discorso aritmetico che non vale ancora a Ovest per Utah, nonostante il successo a Oklahoma. Centra ufficialmente invece i playoff Dallas, grazie alla tripla doppia di Doncic, dando 21 minuti anche a Nicolò Melli dalla panchina. Sono addirittura 32 quelli in campo con Golden State per Nico Mannion, che sfiora la tripla doppia. Ko ‘funzionale’ per i Clippers.

PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 122-97
Arriva un altro verdetto importante nell’ultima notte Nba: Philadelphia spazza via dal campo Orlando (39-19 di parziale nel secondo quarto) e si prende aritmeticamente la vetta della Eastern Conference 20 anni dopo l’ultima volta. In quella che è la sesta sconfitta consecutiva per i Magic (nonostante i 21 punti di Igans Brazdeikis, migliore realizzatore dei suoi), ai Sixers bastano e avanzano i 20 punti con 4/5 dall’arco di Seth Curry e la doppia doppia da 13 e 11 rimbalzi di Joel Embiid. Il numero 21 resta in campo giusto il minimo indispensabile, come tutto il quintetto titolare che resta a riposo nel quarto periodo ed è già proiettato verso l’inizio dei playoff tra meno di 10 giorni. Assente invece Dwight Howard, sospeso per una gara dopo il battibecco con Udonis Haslem di meno di 24 ore prima.

OKLAHOMA CITY THUNDER-UTAH JAZZ 93-109
Discorso di leadership (nella Western Conference) che non vale aritmeticamente ancora per Utah, che deve rimandare l’appuntamento con la certezza di essere primi a Ovest. Per esserne sicuri, ai Jazz servirà vincere anche l’ultima sfida contro Sacramento o in alternativa sperare in un passo falso di Phoenix in una delle due partite ancora da giocare per i Suns (entrambe contro gli Spurs in trasferta). Arriva comunque l’ennesimo risultato scontato e ampiamente prevedibile: Oklahoma perde ancora (Svi Mykhailiuk da 19 punti, Theo Maledon e Gabriel Deck da 18 a testa) e rimane terzultima per peggior record nella corsa alla Lottery, resistendo meno di un quarto d’ora contro il proprio avversario. 22 punti di Bojan Bogdanovic e 16 con 18 rimbalzi di un Rudy Gobert per gli ospiti.

DALLAS MAVERICKS-TORONTO RAPTORS 114-110
Dallas si sbarazza dei Toronto Raptors, che perdono la sesta gara di fila nonostante 31 punti di Jalen Harris e 26 di Malachi Flynn; i Mavericks raggiungono così la certezza dei playoff. I loro avversari al primo turno saranno o i Clippers oppure i Nuggets. Luka Doncic tira male da tre punti (solo 1/8) ma centra comunque una tripla doppia da 20 punti (7/19 complessivo dal campo per lui), 11 assist, 10 rimbalzi e una sola palla persa, guidando così i suoi da leader ai secondi playoff della propria carriera. Per il n°77 di Dallas si tratta della undicesima tripla doppia stagionale e la numero 36 in carriera. 21 punti da parte di Kristaps Porzingis. Ci sono minuti anche per Nicolò Melli dalla panchina: l’azzurro resta in campo 21 minuti, chiude con 2/6 al tiro e 6 punti cui aggiunge 4 rimbalzi e 1 assist, terminando la serata con un +7 di plus/minus.

GOLDEN STATE WARRIORS-NEW ORLEANS PELICANS 125-122
Golden State si prepara alla sfida decisiva di domenica contro Memphis per l’ottavo posto a Ovest vincendo il quinto match consecutivo e dando minuti (e fiducia) alle seconde e terze linee. Jordan Poole, reduce da due escursioni a 20 punti, esplode contro New Orleans con 38 punti, tirando 12/22 dal campo (con 4 triple a bersaglio) e andando anche spesso (e bene) in lunetta, dove chiude con 10/11. Al resto ci pensa un Mychal Mulder da 28 punti con 10/17 al tiro e 7/13 dalla lunga distanza. Tanti minuti a disposizione anche per Nico Mannion, che dei giocatori in uscita dalla panchina è quello che gioca di più (32 minuti). La point guard da Arizona non tira bene (solo 3/12, con due triple a bersaglio), ma finisce per sfiorare una clamorosa tripla doppia: 11 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, con una sola palla persa per l’azzurro.

HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES CLIPPERS 122-115
Per i Clippers (assenti Paul George, Kawhi Leonard e Patrick Beverley) non si tratta solamente di una sconfitta indolore, ma è quasi ‘funzionale’ al progetto di L.A. di evitare il derby al primo turno dei playoff. Con questo ko, infatti, i Clippers possono arrivare al quarto posto oppure vincere e incrociare da terzi Portland (nel caso di sconfitta dei Blazers con Portland) o in alternativa Dallas quinta. L’obiettivo rimane quello di non giocare contro i Lakers. Per Houston c’è la tripla doppia sfiorata da Kelly Olynyk (20 punti, 11 assist e 9 rimbalzi), protagonista in questa versione targata Rockets e giocatore a caccia di un contratto la prossima estate. È lui il riferimento per Houston nel successo n°17 della stagione dei texani (sempre ultimi e favoriti nella corsa alla prima scelta assoluta del prossimo Draft).

DETROIT PISTONS-DENVER NUGGETS 91-104
Denver passeggia contro un avversario di pessimo livello, incapace di opporre resistenza, sprofondato in meno di tre quarti e travolto tra gli altri dai 20 punti massimo in carriera di Markus Howard. Per Detroit è la sconfitta numero 11 nelle ultime 13 gare, nonostante i 18 punti di Hamidou Diallo, i 17 di Tyler Cook e i 16 da record personale di Deividas Sirvydis. Nikola Jokic aggiunge l’ennesimo tassello di una stagione da incorniciare con l’ennesima tripla doppia, facendo il minimo sforzo nei 26 minuti in cui resta sul parquet. Il centro serbo chiude con 20 punti, 15 rimbalzi e 11 assist, tirando 7/11 dal campo e facendo un passo in più verso la conquista del titolo di MVP, che ormai appare come dovuta e non solo attesa e pronosticata da molti osservatori.

WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 120-105
Washington supera Cleveland e conquista così l’aritmetica certezza di partecipare al play-in, lasciando fuori Chicago e completando quindi il gruppo di 20 squadre che sperano di arrivare il più lontano possibile in questa stagione. Di nuovo senza Kevin Love, i Cavaliers mandano tutto il quintetto in doppia cifra, guidato inutilmente dai 26 punti di Collin Sexton in quella che è la 12esima sconfitta nelle ultime 13 gare. Senza l’infortunato Bradley Beal, gli Wizards si affidano ancora una volta a Russell Westbrook che raccoglie la sua tripla doppia numero 183 in carriera (la numero 37 in stagione), chiudendo con 21 punti, 12 rimbalzi e 17 assist (e +20 di plus/minus). Per il numero 4 degli Wizards è la settima prestazione consecutiva da 15+ passaggi vincenti.

MEMPHIS GRIZZLIES-SACRAMENTO KINGS 107-106
Partita senza significato per nessuna delle due squadre: Sacramento è già eliminata, mentre Memphis si gioca l’ottavo posto nella sfida di domenica contro Golden State. Si registrano quindi solo i massimi stagionali sia per punti sia per rimbalzi di Justise Winslow, che chiude con 25 e 13 e la doppia doppia a 16 e 10 rimbalzi di Xavier Tillman. I Kings mandano a referto il massimo in carriera da 27 punti di Louis King e avrebbe addirittura la chance di vincere la gara all’ultimo secondo, ma il tiro di Terence Davis trova solo il ferro e condanna Sacramento alla seconda sconfitta consecutiva e alla numero 40 in stagione, a fronte di solo 31 vittorie.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments