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Nba: niente record per Curry ma Golden State vince. Ko Phoenix e Milwaukee

Steph si ferma ad una tripla da Allen, gli Warriors superano 102-100 Indiana. Suns e Bucks stesi da Clippers e Boston

14 Dic 2021 - 09:09

Nella notte Nba, Steph Curry sfiora il record e si ferma ad una sola tripla da Ray Allen, con Golden State che supera 102-100 Indiana. Gli Warriors sono primi in solitaria ad Ovest grazie al successo per 111-95 dei Clippers su Phoenix. Perdono anche i campioni in carica: un super Tatum (42 punti) trascina Boston contro i Milwaukee Bucks, stesi 117-103. Cleveland stende Miami, Dallas e Denver battono Charlotte e Washington.

INDIANA PACERS-GOLDEN STATE WARRIORS 100-102
Dovrà ancora attendere Steph Curry per diventare il miglior realizzatore di triple della storia dell'Nba: ne arrivano solo 5 su 15 tentativi, infatti, nella sfida contro Indiana vinta 102-100 da Golden State. Il numero 30 di Kerr non gioca una gran partita (ben 7 palle perse), ma riesce comunque con 26 punti (di cui 5 nel finale), 6 assist e 6 rimbalzi (e 8/20 al tiro) a trascinare i suoi in una sfida che gli Warriors rischiano di perdere fino alla fine. I Pacers, infatti, vanno in vantaggio per gran parte della gara e si portano anche sul 100-98, prima di subire 4 punti di fila e perdere il pallone del possibile sorpasso con la scivolata di LeVert, che incanta però nel resto del match con 3/6 dall'arco e 19 punti. Ad Indiana non basta neanche un super Domantas Sabonis: il lituano realizza 30 punti e 11 rimbalzi in una serata con soli 5 errori al tiro (12/17). Golden State, alla fine, festeggia e si porta in solitaria in vetta ad Ovest (22-5) grazie al ko di Phoenix.

LOS ANGELES CLIPPERS-PHOENIX SUNS 111-95
Seppur con una partita in meno, Phoenix perde la vetta della Western Conference dopo il ko per 111-95 allo Staples Center contro i Clippers. Senza Paul George, Los Angeles passa, trascinata soprattutto da Marcus Morris, che chiude in doppia doppia con 24 punti e 11 rimbalzi, con 10/16 dal campo in una serata in cui anche Jackson (19) e Mann (17) guidano il quintetto dei Clippers. Phoenix, invece, non riesce a recuperare nella ripresa dopo il -12 (56-44) dell'intervallo lungo e incassa il quinto ko della sua Regular Season: non bastano la doppia doppia di McGee, a quota 13 sia per punti che per rimbalzi, e i 16 di Bridges, con Chris Paul fermo a 9 punti e 8 assist e 10 errori al tiro (4/14). Quarto successo di fila, invece, per i Clippers, sempre soli al quinto posto in classifica ad una partita di distanza da Memphis quarta.

BOSTON CELTICS-MILWAUKEE BUCKS 117-103
Serata da ricordare per Jayson Tatum, che travolge i campioni in carica e guida Boston verso la vittoria: 42 punti con uno strepitoso 7/13 dall'arco e un ottimo 16/25 dal campo che risultano decisivi nella vittoria per 117-103 dei Celtics contro Milwaukee, che incassa l'undicesimo ko in Regular Season e rischia ora di vedersi allontanare sensibilmente il primo posto. I padroni di casa giocano una ripresa perfetta: avanti di un solo punto (51-50) all'intervallo lungo, arriva un 66-53 che non lascia repliche alla formazione di coach Budenholzer, con Giannis Antetokounmpo che realizza 20 punti (gli stessi di Jrue Holiday) e prova inutilmente a trascinare i suoi in una serata in cui Tatum è, oltre che incontrastabile, anche ben aiutato dai compagni. Brown tocca 19 punti, Grant Williams 17 e Horford 10, esattamente come Robert Williams. Boston vince dopo tre ko di fila e stacca Atlanta al nono posto, Milwaukee rischia ora di scivolare a tre vittorie di distanza da Brooklyn, capolista ad Est.

CLEVELAND CAVALIERS-MIAMI HEAT 105-94
Quarta vittoria di fila di Cleveland, che batte Miami 105-94 grazie ad un impeccabile primo tempo. Il +11 finale, infatti, matura prima dell'intervallo lungo, quando il tabellone recita 55-44 in favore dei Cavs: 60-60 il risultato della ripresa. Nella sfida incide in positivo uno scatenato Kevin Love, 23 punti realizzati tutti nel secondo tempo, 9 rimbalzi, 6/10 al tiro e un ottimo 5/8 dall'arco, in una serata in cui è l'unico di Cleveland a superare i 20 punti. Okoro (18), Allen (17), Garland (16) e Markkanen (12) sono però di grande aiuto. Agli Heat, invece, non bastano i 23 di Tucker (massimo stagionale) e i 22 di Lowry: il resto del quintetto delude, con Herro appena a 12 punti con 6/15 dal campo e nessun canestro dall'arco, mentre Dedmon e Vincent chiudono a quota 10. Cleveland si prende così il quarto posto della Eastern Conference, scavalcando proprio Miami e avvicinando la terza posizione occupata dai campioni in carica di Milwaukee.

MEMPHIS GRIZZLIES-PHILADELPHIA 76ERS 126-91
Continua il periodo positivo di Memphis, che trova il terzo successo consecutivo travolgendo 126-91 Philadelphia, che non riesce a prendersi così il sesto posto in solitaria. Non c'è storia tra i Grizzlies e i 76ers, che perdono tutti e quattro i parziali e all'intervallo lungo sono già sotto di 12 punti (68-56). Il 33-19 dell'ultimo quarto chiude ogni possibilità di rimonta, con il finale che recita +25 in favore di Memphis. Ancora senza Ja Morant, a trascinare i Grizzlies sono ancora Brooks, 23 punti con 9/15 al tiro) e Jackson, che ne mette invece a referto 22, quasi tutti in area (7/11). Troppo difficile, invece, il compito di Philadelphia, priva del suo assoluto trascinatore Joel Embiid così come di Seth Curry: l'assenza dei due titolari si fa sentire eccome. Memphis sale dunque a 17-11 di score, ma il quarto posto di Utah rischia di essere ben lontano. I 76ers restano comunque sesti nella Eastern Conference con 15-13 di score, lo stesso di Washington.

DENVER NUGGETS-WASHINGTON WIZARDS 113-107
Washington non riesce ad approfittare del ko di Philadelphia a Memphis e perde 113-107 a Denver, trascinata inevitabilmente da Nikola Jokic. L'Mvp della scorsa Regular Season gioca un'altra gara sontuosa e va ad un assist dalla tripla doppia, chiudendo con 28 punti e 19 rimbalzi sbagliando soltanto 5 tiri (9/14), di cui 4 in area. Il serbo, però, è ben assistito da Monte Morris, che ne mette a referto 22 con 8/14 al tiro e 3 triple. Inutili per gli Wizards, invece, i 21 punti di Bertans e la doppia doppia di Bradley Beal, che si ferma a 19 con 10 assist. Holiday si ferma a 18, delude Caldwell-Pope: 13 ma con ben 11 errori al tiro (5/16) di cui 7 dalla lunga distanza (3/10). Numeri che condannano Washinton, sempre in lotta insieme a Philadelphia per il sesto posto della Eastern Conference che vale i playoff. Denver tiene il passo delle due franchigie di Los Angeles e resta settima insieme a Dallas, continuando la rincorsa verso la zona playoff.

DALLAS MAVERICKS-CHARLOTTE HORNETS 120-96
Pur senza Luka Doncic, Dallas batte 120-96 Charlotte e mantiene il ritmo delle squadre in zona playoff ad Ovest, oltre che di Denver con cui i Mavericks condividono la settima posizione. Senza lo sloveno, la sfida si chiude comunque con un tempo di anticipo, visto che all'intervallo lungo sono addirittura 70 i punti dei padroni di casa contro i 43 degli Hornets. Una sfida che Dallas gestisce senza problemi nella ripresa, visto che gli ospiti si presentano anche senza LaMelo Ball. Il trascinatore assoluto è Porzingis, in doppia doppia con 24 punti e 13 rimbalzi, ma anche Burke (22) e Hardaway (19) danno un prezioso contributo. Charlotte, invece, non va oltre i 20 di Oubre e Rozier e crolla nonostante i sei giocatori in doppia cifra: arriva la quattordicesima sconfitta stagionale, la terza nelle ultime quattro, con gli Hornets che non riescono a ridurre le distanze dalla zona playoff: con 15-14, Charlotte è dietro Philadelphia e Washington (15-13).

TORONTO RAPTORS-SACRAMENTO KINGS 124-101
Con un prio tempo da 70 punti, Toronto batte Sacramento e aggancia la zona play-in della Western Conference, raggiungendo Atlanta al decimo posto con 13-14 di score. Sono i primi 24 minuti a decidere di fatto il match, visto che la ripresa finisce solo con un +2 (56-54) in favore dei Kings. Nei primi due quarti, i Raptors arrivano al +25 di vantaggio, che si assesta a +23 nel finale: 124-101 il finale in favore di Toronto, che non manda nessun giocatore oltre i 20 punti (il migliore è Boucher con 17), ma chiude con ben nove effettivi in doppia cifra. Non bastano i 29 punti di De'Aaron Fox con 11/20 al tiro, ma solo una tripla a bersaglio sulle 5 tentate. Sacramento incassa il terzo ko di fila, il diciassettesimo in totale, e non riesce ad ottenere, seppur momentaneamente, il decimo posto in solitaria ad Ovest che vale il play-in.

ATLANTA HAWKS-HOUSTON ROCKETS 126-132
Brutto ko in casa per Atlanta, che con un pessimo ultimo quarto (44-25) perde i 13 punti di vantaggio accumulati nei primi 36 minuti (101-88) e incassa un ko che vale l'aggancio da parte di Toronto in zona play-in della Eastern Conference. Houston, con questo 132-126, riparte invece dopo i ko con Brooklyn e Memphis in una serata in cui i 54 punti combinati di Gordon (32 con 5/8 dall'arco) e Augustin, quasi perfetto con i suoi 22 punti con 7/9 dal campo e 6/7 dal perimetro, vanificano la serata da Mvp di Trae Young: 41 punti, 4 rimbalzi e 9 assist per il talento degli Hawks, che mette anche a referto 5 triple sulle 9 tentate. Non bastano neanche i 12 punti in uscita dalla panchina di Danilo Gallinari, che chiude anche con 3 triple. A parità di partite con Portland decima, Houston è a due vittorie di distanza dal play-in.

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