BASKET NBA

Nba: Nets e Hawks al quarto successo di fila, Doncic e Porzingis rialzano i Mavs

Brooklyn restste alla rimonta di Detroit e vince 100-95, Gallinari segna 15 punti nel 121-106 di Atlanta contro i Kings. Dallas batte Denver grazie ai due fenomeni europei

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Continua il momento positivo in Nba di Brooklyn e Atlanta, entrambe alla quarta vittoria consecutiva: i Nets battono 100-95 i Pistons resistendo al tentativo di rimonta nel finale grazie ai canestri di Harden, gli Hawks superano 121-106 i Kings con un Gallinari da 15 punti e 7 rimbalzi. Dallas ritrova Doncic e Porzingis e torna al successo, superando 116-103 Denver. Vittorie importanti anche per Bucks, Pacers, Blazers, Hornets e Knicks.

BROOKLYN NETS-DETROIT PISTONS 100-95
Prosegue senza sosta la serie positiva dei Nets, che conquistano la quarta vittoria di fila, dodicesima nelle ultime tredici. In una partita controllata per larga parte dei 48 minuti effettivi, serve però il colpo di reni nel finale per resistere alla rimonta di Detroit, che arriva a giocarsi il successo portandosi anche in vantaggio sul 91-90, prima di subire il parziale di 10-4 che, di fatto, chiude i conti negli ultimi due minuti e spiccioli. Mvp di serata è indubbiamente James Harden, che realizza una tripla-doppia da 24 punti, 10 rimbalzi e altrettanti assist, mentre Kyrie Irving ne aggiunge 18 in una serata difficile dal punto di vista realizzativo (8/18 dal campo). Curiosamente sia il ‘Barba’ sia l’ex di Cavs e Celtics non segnano nemmeno una tripla, chiudendo entrambi con un deludente (ma non determinante per il risultato) 0/6 da oltre l’arco. Dall’altra parte i Pistons restano in partita grazie soprattutto ai 22 punti di Jerami Grant, ma non basta per evitare la nona sconfitta nelle ultime undici uscite: la dirigenza, nel frattempo, sta provando a rifondare la squadra e nella notte ha preso Hamidou Diallo dai Thunder, in cambio di Svi Mykhailiuk e di una scelta futura di secondo giro.

ATLANTA HAWKS-SACRAMENTO KINGS 121-106
Sempre più convincenti ma soprattutto più solidi dal punto di vista della gestione delle risorse psicologiche del match, i rinnovati Hawks di coach Nate McMillan conquistano il quarto successo consecutivo, reagendo a una brutta partenza (22-33 dopo un quarto) con una prestazione che vale l’ottavo posto nella Eastern Conference. Ad ispirare i suoi c’è il solito Trae Young, che segna 28 punti e distribuisce 9 assist, mentre Clint Capela aggiunge 24 punti e 14 rimbalzi. Bene anche Danilo Gallinari che entra dalla panchina, gioca oltre 29’ e mette a referto 15 punti e 7 rimbalzi, con la soddisfazione di un buzzer beater da tre alla fine del secondo periodo. Troppo per una Sacramento che trova quasi tutti i suoi punti dal quintetto base, guidato dai 32 di De’Aaron Fox e dai 20 (con 12 rimbalzi) di Richaun Holmes: la panchina mette a segno complessivamente solo 21 punti e gli Hawks possono volare fino alla vittoria in un’ultima parte di match controllata agevolmente.

DENVER NUGGETS-DALLAS MAVERICKS 103-116
Reduci dalla pesante sconfitta contro i modesti Thunder, i Mavericks ritrovano Luka Doncic e Kristaps Porzingis e la differenza si vede eccome: alla Ball Arena di Denver, lo sloveno e il lettone guidano la squadra allenata da Rick Carlisle alla vittoria, il primo con una doppia doppia da 21 punti e 12 assist, il secondo con una prestazione da 25 punti. Dall’altra parte c’è una Denver non all’altezza della serie di cinque vittorie consecutive prima della palla a due di stanotte: Nikola Jokic è l’unico a salvarsi davvero dal punto di vista delle cifre, mettendo a tabellino 26 punti, 11 assist e 9 rimbalzi, ma a parte i 23 messi a segno da Will Barton e Michael Porter jr c’è davvero poco altro, e se Jamal Murray si ferma a soli 10 punti con 4/13 dal campo e la panchina ne aggiunge solo 16 la sconfitta diventa inevitabile, e ad esultare non possono che essere i texani.

WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 119-125
Spettacolo ed equilibrio alla Capital One Arena, dove i Bucks conquistano il successo dopo un finale combattuto, grazie a una gran giocata difensiva di Khris Middleton, che stoppa Russell Westbrook a 20” dalla fine, costringendo Washington (priva di Bradley Beal, bloccato da un fastidio al ginocchio) alla terza sconfitta di fila e lo stesso Westbrook a masticare amaro dopo una prestazione da 42 punti, 12 assist e 10 rimbalzi. Dall’altra parte ci sono ben otto giocatori in doppia cifra, guidati da un’altra tripla-doppia, quella di Giannis Antetokounmpo. Il greco segna 33 punti, raccoglie 11 rimbalzi e distribuisce altrettanti assist, portando nella storia della Nba il match di stanotte: è la sesta volta in assoluto, infatti, in cui due avversari si ‘scambiano’ una tripla-doppia da almeno 30 punti, e curiosamente prima del 2018 quest’eventualità si era verificata solo due volte nella prima metà degli anni ‘60. A dimostrazione che il gioco della pallacanestro, soprattutto in Nordamerica, ha subìto una vera e propria rivoluzione negli ultimi anni.

PHOENIX SUNS-INDIANA PACERS 111-122
Arrivato a gennaio nella mega-trade che, fra gli altri, aveva portato James Harden a Brooklyn, Caris LeVert non aveva potuto debuttare subito con i Pacers a causa di un problema ai reni riscontrato nelle visite mediche, una massa tumorale poi rimossa chirurgicamente. Dopo due mesi e mezzo, finalmente, il 26enne da University of Michigan può finalmente tornare a respirare l’aria del basket giocato ed è fra i protagonisti della bella vittoria di Indiana su Phoenix, una delle squadre più in forma dell’intera Lega. Sono 13 i punti di LeVert, partito in quintetto, con 5/14 dal campo: qualche comprensibile ruggine è ampiamente compensata dalla prova maiuscola di Domantas Sabonis, che firma una tripla-doppia da 22 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, e dalle prestazioni da 25 punti di Malcolm Brogdon e da 22 di Doug McDermott. Ai Suns, forse un po’ stanchi dopo il viaggio di ritorno da Portland, non bastano i 20 punti di Devin Booker per lottare fino alla fine: si chiude così, quindi, una serie di cinque vittorie consecutive, che comunque ha riportato la franchigia dell’Arizona ai piani alti della Western Conference.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 121-125
Più difficile del previsto il successo dei Blazers in casa di Minnesota, ma quando il gioco si fa duro ci pensano Damian Lillard e Carmelo Anthony a segnare i canestri decisivi. Per ‘Dame time’ ci sono 25 punti a tabellino con 10 assist, mentre Melo, dalla panchina, ne aggiunge 26 che gli permettono non solo di aiutare i suoi nella corsa alla vittoria, ma anche di superare un mostro sacro come Hakeem Olajuwon nella classifica marcatori di tutti i tempi, che vede ora l’ex Nuggets e Knicks all’11° posto a quota 26.957 (contro i 26.946 del leggendario centro due volte campione Nba con gli Houston Rockets). Dall’altra parte ci sono dei T-Wolves generosi, guidati dalla doppia-doppia da 34 punti e 10 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e dai 21 punti di Anthony Edwards, ma in volata arriva l’ennesima sconfitta, la numero 30 (in 38 partite) di una stagione a dir poco sciagurata.

CHARLOTTE HORNETS-TORONTO RAPTORS 114-104
Iniziare con un parziale di 31-9 e chiudere il primo quarto avanti di 20 è sempre un buon viatico per il successo: lo sanno bene gli Hornets, che approfittano della serata storta da ogni punto di vista dei Raptors per conquistare il terzo successo consecutivo e agganciare i Celtics al quinto posto nella Eastern Conference. Impressionanti le 21 triple complessive di Charlotte, sei delle quali messe a segno da un LaMelo Ball da 23 punti, top scorer della serata. Buona anche la prova di Terry Rozier, che segna 17 punti, ma il suo infortunio alla gamba sinistra (da valutare nelle prossime ore) dopo un contatto con Norman Powell nel secondo tempo è l’unica nota stonata della serata altrimenti perfetta per la franchigia della North Carolina. Poco da dire sui Raptors di questa notte: ancora senza Fred VanVleet e Pascal Siakam, provano a rientrare dopo l’intervallo grazie soprattutto ai 19 di Kyle Lowry, ma il solco è troppo profondo e la rimonta non si concretizza mai.

OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW YORK KNICKS 97-119
Reduci dal pesante -33 di Milwaukee, i Knicks si spostano a Sud e, dopo un inizio tutt’altro che semplice (22-31 a fine primo periodo) volano dal secondo quarto in poi e conquistano una netta vittoria in casa degli Oklahoma City Thunder orfani di Shai Gilgeous-Alexander (fuori per una contusione al quatricipite). Dominatori di serata sono Julius Randle, che mette la firma su una tripla-doppia da 26 punti, 12 rimbalzi e 12 assist, e R.J. Barrett, miglior marcatore del match con 32 punti. Bene, dalla panchina, il rookie Immanuel Quickley, che ne aggiunge 21, mentre dall’altra parte i Thunder mandano sette dei nove uomini scesi sul parquet in doppia cifra ma il migliore, Al Horford, ne segna appena 16 e nel finale l’assenza di un go-to-guy offensivo si fa sentire pesantemente. Vincono dunque i Knicks, che per la seconda volta consecutiva rispondono con una bella vittoria a una dura sconfitta.

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