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Nba: LeBron regale, Portland ko. Boston ferma i Suns

James spazza via i Blazers con 43 punti e 14 rimbalzi. Phoenix ko, i Bulls continuano a vincere. Bene Dallas e Miami, Utah avanza ancora

23 Mar 2022 - 11:17
 © Getty Images

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L’anno di Nba inizia come si sono conclusi tutti gli ultimi: un LeBron regale. King James mette a referto 43 punti e 14 rimbalzi nello strepitoso successo dei Lakers su Portland, 139-106. Continuano le loro strisce vincenti Utah, che batte Minnesota 120-108, e Chicago, sulla sirena con Indiana. Bene Dallas e Miami, stop per i Phoenix Suns, travolti 123-108 a Boston. Successi per i Raptors con i Clippers, Memphis sugli Spurs e OKC con i Knicks

BOSTON CELTICS – PHOENIX SUNS 123-108
Prosegue il periodo non esaltante dei Suns, che incappano nella terza sconfitta nelle ultime quattro giornate. Al TD Garden di Boston sono i padroni di casa a festeggiare, 123-108 in una partita raramente in discussione. All’intervallo lungo i Celtics hanno già 26 punti di vantaggio, che gestiscono fino alla fine senza particolari difficoltà. A Phoenix non basta un quintetto in doppia cifra di punti, guidato dai 22 di Booker, per trovare intensità in attacco e difendere il primo posto a ovest, ora passato a Golden State. Boston invece si culla i 24 punti di Brown e Smart e la prima tripla doppia in carriera di Robert Williams, in costante crescita.

INDIANA PACERS – CHICAGO BULLS 106-108
Chicago continua a sognare in grande, anche vincendo partite più complicate del pronostico. I Bulls battono Indiana 108-106 sulla sirena e portano a sei la striscia di vittorie consecutive in campionato, certificando il loro primo posto nella East Conference. Stavolta il successo arriva davvero soltanto all’ultimo tiro, con il buzzer beater di DeMar DeRozan: l’ex Spurs trova la tripla vincente su una gamba sola, firmando 28 punti nella serata con i soliti sparring partner Coby White (24 punti) e Nikola Vucevic (16 rimbalzi). Il solito Sabonis non è sufficiente: i suoi 24 punti, conditi da 14 rimbalzi e 6 assist, non evitano un altro ko amaro.

SACRAMENTO KINGS – DALLAS MAVERICKS 96-112
Vendetta servita per Dallas, che sconfigge i Sacramento Kings a pochi giorni dalla bruciante sconfitta sulla sirena. I Mavs si impongono 112-96 nonostante l’assenza di Doncic, puntando sugli altri uomini più affidabili del roster: Porzingis sfiora la doppia doppia (24 punti, 9 rimbalzi e 6 assist), Brunson fa girare l’attacco (23 punti e 8 assist con 11/19 dal campo). I texani, sotto nel primo quarto, sorpassano nel secondo e allungano nel successivo, mettendo in ghiaccio la partita e salendo nell’attuale settima posizione a ovest. I Kings frenano la mini striscia di due vittorie consecutive, nonostante la doppia doppia di Haliburton (17 punti con 4/5 da tre e 10 assist).

HOUSTON ROCKETS – MIAMI HEAT 110-120
Jimmy Butler guida Miami alla quinta vittoria consecutiva, che consolida il quarto posto nella East Conference e avvicina la terza piazza occupata dai Milwaukee Bucks. Gli Heat si impongono 120-110 sugli Houston Rockets, in evidente crisi di risultati e di identità, fanalini di coda nella West Conference con appena 10 vittorie dopo 36 partite giocate. Il mattatore della serata è appunto Butler, con i suoi 37 punti (12/21 dal campo), ma anche la doppia doppia di Yurtseven (10 punti e 13 rimbalzi) contribuisce alla causa, in un roster rimaneggiato dalle assenze per Covid.

CLEVELAND CAVALIERS – ATLANTA HAWKS 118-121
Un terzo quarto da incubo costa carissimo ai Cavaliers, sconfitti in casa da Atlanta 118-121. Cleveland parte meglio e si presenta all’intervallo lungo 66-51, dando l’impressione di poter chiudere l’incontro. Nel terzo quarto però Atlanta domina la partita e, con un parziale di 40-22, torna davanti, per poi conquistare il successo nel finale grazie alla potenza offensiva di Trae Young (35 punti e 11 assist) e al supporto di Capela (18 punti e 23 rimbalzi). Cleveland non riesce a continuare il suo periodo d’oro, pur con i 35 punti e 11 rimbalzi messi a referto da Kevin Love, aiutato dai 21 punti e 8 rimbalzi di Jarret Allen.

TORONTO RAPTORS – LOS ANGELES CLIPPERS 116-108
L’ultimo quarto trascina i Toronto Raptors alla vittoria contro i Los Angeles Clippers, sempre privi delle loro stelle e lontani dalle posizioni che si pensava avrebbero potuto occupare nella lega. I canadesi interrompono la striscia di ko con un 116-108 maturato soprattutto grazie al 34-21 dell’ultimo periodo e al dominio nei rimbalzi, garantito soprattutto da Siakam (25 punti e 19 rimbalzi). In generale Toronto si gode il ritorno insieme di VanVleet (31 punti e 9 assist), Anunoby (26 punti) e appunto Siakam, un terzetto che da tempo non giocava insieme per garantire qualità offensiva e difensiva. I 20 punti di Marcus Morris e i 18 con 11 rimbalzi di Terrance Mann non evitano ai Clippers un’altra sconfitta.

MEMPHIS GRIZZLIES – SAN ANTONIO SPURS 118-105
I Grizzlies vanno a meraviglia e si confermano la quarta potenza a ovest. Memphis spazza via anche gli Spurs, 118-105, scavando un solco nel terzo quarto per poi rimanere davanti nei momenti decisivi della partita. Il leader assoluto della squadra rimane Ja Morant, che firma 30 punti con 12/18 al tiro (3/3 da tre), 8 assist e 6 rimbalzi. Ma i Grizzlies sono ormai una potenza di squadra, che può contare sui 17 punti di Desmond Bane, affidabile e costante, di Brandon Clarke, in uscita dalla panchina, giocatore chiave in alcune fasi del match. Falcidiata dalle assenze per Covid, San Antonio cercherà di rimanere aggrappata almeno ai play-in.

OKLAHOMA CITY THUNDER – NEW YORK KNICKS 95-80
Oklahoma City rialza la testa dopo due sconfitte, approfittando di una serata non proprio magica per l’attacco di New York per imporsi 95-80. Partita ricca di errori, nonostante le due difese non siano tra le più godibili del campionato: i Thunder piazzano l’accelerazione decisiva nella seconda metà della partita (23-16 e 21-15 i parziali), affidandosi a Gilgeous-Alexander (23 punti ma con 9/24 dal campo) e ai rimbalzi di Robinson (12). A New York, decisamente dalle polveri bagnate in fase offensiva, non suona la carica a sufficienza RJ Barrett, 26 punti e 7 rimbalzi (con 1/8 da tre).

UTAH JAZZ – MINNESOTA TIMBERWOLVES 120-108
Sesta vittoria di fila, bagnata dal rientro di Donovan Mitchell. Utah Jazz rimane una certezza a ovest, con la vittoria 120-108 ai danni di Minnesota, che ha il grosso merito di rimanere in partita fino all’ultimo quarto. Proprio nel periodo decisivo però i Jazz infilano un parziale di 22-0 e indirizzano il match in maniera irreversibile, spinti dal rientrante Mitchell (39 punti, season high). Ma Utah è e resta sempre squadra completa: Bojan Bogdanovic (24 punti e 12 rimbalzi) e Rudy Gobert (14 + 16) vanno in doppia doppia, Jordan Clarkson firma 20 punti. E a coach Snyder mancavano Conley e Ingles. Minnesota attende con ansia il ritorno di Towns e Russell: il solo Edwards (26 punti), pur assistito da Beasley (22), non può prendere per mano un roster poco competitivo in queste condizioni.

LOS ANGELES LAKERS – PORTLAND TRAIL BLAZERS 139-106
LeBron James regala un’altra prestazione sontuosa delle sue. Festeggiato il suo 37° compleanno, King sfodera una serata da 43 punti e 14 rimbalzi, insieme a 4 assist, 2 stoppate e 2 recuperi, senza palle perse. Numerosi mostruosi, che portano il numero 6 nella leggenda e permettono ai Los Angeles Lakers di battere Portland Trail Blazers con un netto 139-106. Alla festa gialloviola partecipano anche Russell Westbrook, che aggiunge un’altra tacca alla sua collezione di triple doppie, Malik Monk (18 punti) e Carmelo Anthony (16). Per Portland, al quarto ko consecutivo, la notte si fa sempre più buia. Il massimo stagionale di McLemore, 28, non distoglie lo sguardo da una classifica sempre peggiore e da un Lillard in serata no, 18 punti ma appena 5/15 dal campo.

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