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Nba, Lebron alza la voce contro il razzismo: "Siamo letteralmente cacciati ogni giorno"

La stella dei Lakers si sfoga su Instagram dopo l'omicidio di Ahmaud Arbery

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LeBron James ha nuovamente alzato la voce per denunciare le disuguaglianze sociali e il razzismo negli Stati Uniti, due cause per le quali la star dei Lakers combatte da molto tempo e che lo hanno portato a scontrarsi anche con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L'ultimo episodio a scatenare la rabbia di King James è il video che circola in rete di un ragazzo di colore di 25 anni ucciso mentre fa jogging da due uomini bianchi, un padre e un figlio. L'omicidio è avvenuto lo scorso febbraio in Georgia, ma le immagini stanno circolando solo da pochi giorni sul web. 

"Siamo letteralmente cacciati ogni giorno, ogni volta che facciamo un passo fuori dal comfort delle nostre case. Non possiamo nemmeno fare esercizio, accidenti!", è il durissimo messaggio di James su Instagram. "Mi state prendendo in giro?", ha aggiunto. James ha poi postato una foto del giovane Ahmaud a cui ha detto: "Le mie preghiere e le mie benedizioni per la tua famiglia e per te che sei in paradiso". James ha accompagnato il suo messaggio con una fotografia del ragazzo ucciso, di cui ha scritto: "Sono stato ucciso da un padre armato e suo figlio, che mi hanno dato la caccia e mi hanno sparato mentre mi esercitavo in un quartiere della Georgia. Nessuno dei miei assassini è stato accusato. Mi chiamo Ahmaud Arbery".
Per la cronaca i due uomini si sono giustificati credendo che il ragazzo di colore fosse un ladro e non sono stati arrestati.

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