BASKET

Nba: Lakers travolti anche con il ritorno di LeBron, 11 di fila per Phoenix

Ancora niente da fare per LA che finisce ko a Boston. Successi per Golden State, Milwaukee e Chicago

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LeBron James torna in campo a Boston dopo otto partite; segna 23 punti ma non basta ai Lakers per evitare un’altra pesante sconfitta (37 punti di Tatum). Phoenix ottiene l’undicesima vittoria consecutiva dopo avere battuto di nuovo Dallas senza Doncic. Golden State vince anche con le riserve e supera Detroit; Antetokounmpo trascina Milwaukee contro OKC. Da segnalare anche i successi di Chicago e di Brooklyn rispettivamente contro Denver e Orlando.

BOSTON CELTICS-LOS ANGELES LAKERS 130-108
Continua a essere un mese complicato per i Lakers, ai quali non basta nemmeno il ritorno in campo di LeBron James dopo otto gare d’assenza a causa di un problema agli addominali. La difesa dei gialloviola comincia a subire canestri senza riuscire a farne e sprofonda anche contro Boston, che segna 130 punti complessivi, trovandone almeno 30 in ogni quarto. A trascinare i Celtics, finiti sotto di 14 lunghezze nel secondo quarto, ci pensa Jayson Tatum: 37 punti con 4/9 dall’arco, 11 rimbalzi e 3 recuperi. Boston può fare affidamento anche sull’ex di giornata Dennis Schröder, che segna 21 punti con 6 rimbalzi e 6 assist. Ritorno amaro in campo per James, con i Lakers che non riescono a vincere nonostante i suoi 23 punti con 10/16 al tiro. 3/7 dall’arco, 6 rimbalzi e un paio d’assist. Meglio di lui fa Anthony Davis, che ne segna 31 con 12/21 dal campo.

PHOENIX SUNS-DALLAS MAVERICKS 112-104
Non accenna a fermarsi assolutamente la striscia positiva di Phoenix. I Suns arrivano infatti a 11 vittorie consecutive in Nba; un evento che non capitava loro dalla stagione 2006-07. Dopo tre quarti abbastanza incerti, i vicecampioni in carica riescono a cambiare marcia contro Dallas nell’ultima frazione, vinta 33-20, conquistando l’ottavo successo di fila sui Mavericks (privi di Luka Doncic). Non sono bastati agli ospiti i 23 punti con 12 rimbalzi di Kristaps Porzingis davanti ai 18 a testa di Brunson e Hardaway, insieme ai 12 di Finney-Smith. Phoenix si gode invece la coppia Mikal Bridges-Devin Booker, autrice di 38 punti equamente suddivisi; il secondo aggiunge anche 3 assist e 4 rimbalzi. In doppia cifra anche Chris Paul (18 punti e 14 assist), Javale McGee (14), Cameron Johnson (13) e Cameron Payne (10).

DETROIT PISTONS-GOLDEN STATE WARRIORS 102-105
Golden State continua a vincere anche senza Steph Curry, a riposo a causa di un problema al fianco, insieme a Draymond Green e Andre Iguodala. Ci pensano Wiggins e Poole a fare la differenza, con gli Warriors tornati a schiacciare gli avversari nel terzo quarto (30-19 il parziale) e a controllare nell’ultima frazione. Detroit parte sotto di 16, ha il tiro per pareggiarla sulla sirena, ma lo sbaglia, in un match in cui il miglior realizzatore dei Pistons è Frank Jackson con 27 punti. Jordan Poole gioca la miglior partita della sua stagione raccogliendo 32 punti con 13/22 dal campo e 7 rimbalzi, a cui si aggiungono i 27 di Andrew Wiggins, i 12 con 4/5 al tiro del solito positivo Gary Payton II e raccogliendo 14 punti da Nemanja Bjelica in uscita dalla panchina.

MILWAUKEE BUCKS-OKLAHOMA CITY THUNDER 96-89
Secondo successo consecutivo per i campioni in carica dei Milwaukee Bucks. I padroni di casa riescono a mettere un discreto margine su Oklahoma, chiudendo avanti di 11 lunghezze il primo tempo (47-58) e continuando a spingere anche al rientro dagli spogliatoi. Gli ospiti riescono però a trovare la forza per ritornare a contatto nell’ultimo quarto (86-88), ma i Bucks non si scompongono e riescono così a portarsi a casa il match. Giannis Antetokounmpo segna 21 punti (alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra), conditi con 19 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate. OKC scivola anche sul -20 per poi quasi rientrare nel finale grazie ai canestri di Shai Gilgeous-Alexander (17 punti) e alle giocate di Josh Giddey (14 punti, 12 rimbalzi 4 assist). Per i Bucks è il quarto successo nelle ultime sei partite.

DENVER NUGGETS-CHICAGO BULLS 108-114
Senza Murray, Porter e anche Nikola Jokic, Denver ci prova fino all’ultimo ma si arrende a Chicago, che chiude il suo giro a Ovest con un record positivo (3-2). I Nuggets si aggrappano al miglior Aaron Gordon della stagione (28 punti) e ai 23 di Will Barton a cui si aggiungono i 16 dalla panchina di Facundo Campazzo (4/5 da tre), ma non riesce a evitare la terza sconfitta consecutiva. I Bulls interrompono una maledizione che durava da 13 partite consecutive sul campo di Denver, con l’ultima vittoria risalente addirittura all’8 febbraio 2006. Zach LaVine segna 12 dei suoi 36 punti nel solo ultimo quarto, mentre DeMar DeRozan (26 alla fine) realizza 8 tiri liberi di fila per un perfetto 12/12, mantenendo Chicago in lotta per il primo posto a Est.

BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 115-113
Anche senza Kevin Durant, fermato da un problema alla spalla, Brooklyn si prende il primo posto momentaneo a Est rimontando da -19 in casa contro Orlando. I Magic partono forte con 41 punti nel primo quarto, ma non hanno lo spunto necessario per rimettere la testa avanti dopo il 37-21 subìto nel terzo quarto. Jalen Suggs chiude con 21 punti, mentre Franz Wagner e Chuma Okeke ne mettono 17 a testa. I Nets si aggrappano a James Harden per portare a casa il successo. Il Barba tira malissimo dal campo (7/25 di cui 3/13 da tre punti), ma dalla lunetta segna 19 liberi sui 20 tentati, chiudendo con 36 punti, 10 rimbalzi e 8 assist. Bene anche Patty Mills con 22 e LaMarcus Aldridge con 11 dei suoi 15 nel quarto periodo. Ottimo anche il contributo di James Johnson da 17+10.

CHARLOTTE HORNETS-INDIANA PACERS 121-118
Quinto successo consecutivo per Charlotte, che vola contro Indiana a +25 nel terzo quarto e poi deve resistere al tentativo di rimonta delle riserve dei Pacers, concedendo loro anche il pallone del pareggio dopo una terribile palla persa di LaMelo Ball (16 palloni di squadra nel solo secondo tempo). Gli ospiti non riescono però a prendersi l’ultimo tiro, vanificando una super rimonta guidata da Jeremy Lamb (23 punti). Nonostante quell’errore, LaMelo Ball è il protagonista assoluto del match con il suo massimo stagionale da 32 punti con 11 rimbalzi e 8 assist, tirando 12/22 dal campo e 4/9 dalla lunga distanza. Insieme a lui ci sono i 25 di Gordon Hayward e i 16 dalla panchina di Kelly Oubre, utili per confermarsi al quinto posto nella Eastern Conference.

NEW ORLEANS PELICANS-LOS ANGELES CLIPPERS 94-81
Sotto anche di 20 punti nel primo tempo, New Orleans riesce a rimontare e battere i Los Angeles Clippers, conquistando così il terzo successo di un primo mese avaro di sorrisi. I Clippers partono decisamente meglio nei primi due quarti, salvo poi essere rimontati dai Pelicans grazie a un secondo tempo pressoché perfetto che gli consente di volare a vincere (terzo quarto da 14-29). Jonas Valanciunas chiude con 26 punti e 13 rimbalzi, a cui si aggiungono le doppie doppie di Josh Hart (19 e 10 rimbalzi) e Brandon Ingram (17 con 17 tiri e 12). Disastroso invece l’attacco Clippers che chiude con meno del 38% dal campo e non va oltre i 19 punti con un modesto 8/26 dal campo di Paul George, top scorer dei suoi; Ivica Zubac cattura ben 11 rimbalzi (8 punti per lui).

SACRAMENTO KINGS-TORONTO RAPTORS 89-108
Toronto batte in trasferta Sacramento e mette sempre più nei guai la già traballante panchina di coach Luke Walton, non riuscendo ad andare oltre i 17 punti di De’Aaron Fox, i 14 di Harrison Barnes e in generale di una squadra da 38% dal campo e 24% dall’arco. Davvero troppo poco per sperare di ribaltare un match in cui i californiani toccano anche il -30 dopo tre quarti. Senza l’infortunato OG Anunoby, il miglior realizzatore dei Raptors e la guida del quintetto è l’ormai pienamente recuperato Pascal Siakam, autore di 32 punti (di cui 18 arrivati nel primo tempo), a cui si aggiungono i 23 di Gary Trent Jr.; canestri determinanti per interrompere una striscia di tre sconfitte per i canadesi. Fred VanVleet aggiunge 13 punti e sei assist.

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