NBA

Nba: Jokic sconfigge Wembanyama, i Bucks affondano a Washington

Ko sconcertante per Milwaukee, sconfitta 117-113 da una delle peggiori formazioni della lega: non basta Antetokounmpo. Vincono Minnesota, Golden State e i Lakers. Ko Oklahoma

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Nba: Jokic sconfigge Wembanyama, i Bucks affondano a Washington - foto 1
© afp

Il confronto tra il presente e il futuro dell'Nba va ai Denver Nuggets di Jokic, che segna 42 punti per sconfiggere i San Antonio Spurs di Wembanyama, autore di 23 punti e 9 stoppate. Persiste così la leadership dei campioni in carica a Ovest, dove Minnesota riaggancia Okc: decisivo Embiid per mandare ko i Thunder. Golden State sconfigge Dallas, vincono i Lakers e i Kings. Milwaukee va ko contro i Wizards, quattro squadre sono già ai playoff.

PHILADELPHIA 76ERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 109-105

Philadelphia rischiava di mettere a rischio il piazzamento nella post-season e in suo soccorso accorre Joel Embiid, che rientra anzitempo (la sua stagione sembrava finita) ed è subito decisivo nella vittoria sugli Oklahoma Thunder, privi di Shai Gilgeous-Alexander. Sono gli ospiti a giocare meglio nei primi due quarti, volando sul +10 a metà gara, ma nel finale i Sixers la ribaltano con un parziale di 36-25: decisivi proprio i liberi di Embiid per il 109-105 conclusivo. L'Mvp della scorsa stagione vive un rientro da sogno, chiudendo con 24 punti, 7 rimbalzi e 6 assist in 29'. La sua spalla non è Tyrese Maxey, ai box per infortunio, bensì Kelly Oubre Jr: 25 punti e 4/7 da tre per lui, che precede Tobias Harris (18) nel tabellino. Ai Thunder, privi della loro stella, non bastano i 22 punti di Holmgren e i 15 a testa di Wiggins e Lu Dort. Okc viene agganciata da Minnesota al secondo posto della Western Conference (52-23), ma si consola con un dato: è già aritmeticamente ai playoff coi T'Wolves, Denver e i Celtics. Ottava posizione a Est, invece, per Philadelphia (41-35). 

DENVER NUGGETS-SAN ANTONIO SPURS 110-105

Il presente e il futuro dell'Nba si incontrano a Denver, e la spuntano i campioni in carica. I Nuggets regolano infatti 110-105 i San Antonio Spurs in una gara vissuta punto a punto, che ha in Nikola Jokic il suo assoluto protagonista. Il serbo sente l'odore della leadership solitaria nella Western Conference e sfodera una prestazione sontuosa: 42 punti, 6 rimblalzi e 6 assist. Alle sue spalle brillano Gordon (23) e Michael Porter Jr. (15+16 rimbalzi), che contribuiscono ad annullare l'ottima prestazione di Victor Wembanyama. Il rookie francese e stella di San Antonio, pur senza il supporto di Vassell (infortunato), chiude con 23 punti, 15 rimbalzi, 8 assist e 9 stoppate. Una prova totale che non basta per evitare il ko dei suoi, nonostante i 24 punti di Branham e sette giocatori in doppia cifra: tra questi spicca la tripla doppia di Tre Jones, con 10 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. Denver scala la classifica a Ovest, dove guida da sola (53-23), mentre gli Spurs sono ultimi con uno score di 18-58. 

WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 117-113

Sconcertante e sorprendente sconfitta dei Milwaukee Bucks, che confermano la loro fragilità cadendo contro una delle peggiori formazioni dell'intera Nba, una squadra che non aveva più nulla da chiedere a questa regular season. L'eroe dei Washington Wizards, in una gara giocata costantemente sul filo del rasoio, è a sorpresa Corey Kispert, che trova la tripla del vantaggio e del successo della formazione della capitale. Finisce 117-113 e i 27 punti di Kispert sono decisivi, insieme ai 23 di Avdija e alla doppia doppia di Jordan Poole (16+13 assist). I Bucks, di contro, sprecano l'ennesima tripla doppia stagionale di Giannis Antetokounmpo: 35 punti, 15 rimbalzi e 10 assist per il greco, sommati ai 24 di Middleton, ma arriva un clamoroso ko. Milwaukee, che trova anche tre punti (e due rimbalzi) in sei minuti da Danilo Gallinari, resta comunque seconda a Est (47-28). Doc Rivers e i suoi continuano però a non dare garanzie nella corsa al titolo. Vittoria che non cambia la classifica, invece, per i Wizards: restano penultimi nell'Eastern Conference con uno score di 15-61. 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-HOUSTON ROCKETS 113-106

A Minnesota basta un secondo quarto da sogno, chiuso col punteggio di 38-22, per mettere a bada gli Houston Rockets e centrare una vittoria che vale l'ennesimo aggancio al secondo posto della Western Conference, condiviso con Okc (52-23). Finisce 113-106 e i T'Wolves si aggrappano alla grande prestazione di Naz Reid, autore di 25 punti che lo rendono il top-scorer dei suoi: alle sue spalle i 21 punti di Anthony Edwards e la doppia doppia di Rudy Gobert, con 12 punti e 14 rimbalzi. Sono in tutto sei i giocatori in doppia cifra per Minnesota, che vanifica l'ottima serata di Jalen Green: quest'ultimo, coi suoi 26 punti, porta i Rockets fino al -1 prima di arrendersi. Houston trova anche i 22 punti di VanVleet e i 18 di Jabari Smith, ma esce comunque sconfitta e sembra dire addio ai play-in: persiste l'11a posizione a Ovest con uno score di 38-37 e tre vittorie dai Warriors, che occupano l'ultimo slot utile. 

MIAMI HEAT-NEW YORK KNICKS 109-99

Prestazione da playoff dei Miami Heat, che disputano una grande gara e chiudono sul +15 dopo i primi due quarti contro i Knicks, per poi limitarsi a controllare ed amministrare il vantaggio nel finale. Finisce 109-99 per la formazione della Florida, che ha un assoluto trascinatore: Terry Rozier veste i panni di "Scary Terry" e, oltre a trovare la tripla dell'allungo definitivo a 34" dal termine, chiude con 34 punti e 8/11 da tre. Si tratta del suo massimo con la maglia degli Heat ed è decisivo, visto che Butler (17) e Adebayo (15) non vivono le loro migliori serate. Miami sale così al settimo posto in classifica (42-33), mentre i Knicks vengono agganciati da Orlando al quarto posto nell'Eastern Conference (44-31) e subiscono il terzo ko consecutivo. Non bastano i 31 punti di Donte DiVincenzo e i 24 di McBride, sapientemente imbeccati da un Brunson che chiude con 20 punti e 10 assist. Servirà una svolta immediata ai newyorkesi, per evitare di mettere a rischio l'accesso diretto ai playoff. 

SACRAMENTO KINGS-LOS ANGELES CLIPPERS 109-95

I Sacramento Kings prendono il largo con un terzo quarto da 35-19, che vale il +21 sui Clippers, e nonostante i tentativi di rientro dei rivali, non si voltano più indietro fino ad ottenere una vittoria fondamentale per i delicati equilibri della Western Conference. Finisce 109-95 e il grande protagonista è Domantas Sabonis, che chiude con un'altra doppia doppia, la 58a consecutiva in stagione: 22 punti, 20 rimbalzi e 9 assist. Alle sue spalle Fox (20) e Murray (19) in un'ottima versione di Sacramento, che annichilisce i rivali: Harden viene annullato e chiude con soli sei punti, non bastano di contro le buone prove di Westbrook (20) e George (18). Sognano l'accesso diretto ai playoff i Kings, che salgono al settimo posto insieme ai Suns (44-31) a Ovest, mentre i Clippers restano in quarta posizione (47-28). 

GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 104-100

Prosegue l'ottimo momento dei Golden State Warriors, che vincono la battaglia punto a punto coi Dallas Mavericks ed effettuano quello che potrebbe essere lo scatto decisivo per blindare l'accesso ai play-in della Western Conference. La  vittoria per 104-100 viene blindata dalle giocate decisive di Draymond Green, che si riscopre decisivo anche in attacco oltre al consueto contributo difensivo. Il migliore dei Warriors è Andrew Wiggins con 23 punti, precedendo Klay Thompson (14) e uno spento Steph Curry (13), ma c'è anche Dray: 11 punti e un ottimo finale di gara. Qui arrivano un paio di stoppate su Luka Doncic, che stava cercando di consegnare ai Mavs la vittoria e il quarto posto a Ovest: non bastano la sua 20a tripla doppia stagionale e uno score di 30 punti, 12 rimbalzi e 11 assist per ottenere questi traguardi. Rendono al meglio anche Irving (27) e PJ Washington (20), ma Dallas va ko e resta quinta coi Pelicans (45-30). Golden State, di contro, sembra blindare il decimo posto col quinto successo consecutivo: 41-34 il suo score. 

UTAH JAZZ-CLEVELAND CAVALIERS 113-129

Prosegue la caduta libera degli Utah Jazz, che non risultano mai in gara contro i Cavs e vengono sconfitti per 129-113 a Salt Lake City, accantonando definitivamente le ambizioni d'inizio anno e subendo la 10a sconfitta consecutiva. In un finale di stagione che può essere definito di puro tanking, la formazione di casa pesca a man bassa dalle seconde linee e trova un protagonista a sorpresa: il 20enne Brice Sensabaugh, scelto alla 28a pick del Draft 2023, chiude con 22 punti precedendo Sexton (19) ed Hendricks (18). Numeri che non bastano ad evitare l'ennesimo ko, visto che a metà gara Cleveland si trova già sul +20 nonostante abbia deciso di far riposare l'ex Donovan Mitchell. LeVert è il migliore dei Cavaliers con 26 punti, precedendo Allen (21+12) e Mobley (21), con Merrill (18) e Strus (15) ugualmente in doppia cifra. I Cavs vedono così il secondo posto dell'Eastern Conference, avvicinandosi ai Bucks e restano terzi con uno score di 46-30, mentre Utah resta 12a ad Ovest: 29-47 il suo (deficitario) score. 

TORONTO RAPTORS-LOS ANGELES LAKERS 111-128

Successo importante per i Los Angeles Lakers, che non steccano la trasferta in Canada e travolgono la squadra meno in forma dell'intera Nba. I Toronto Raptors vengono definitivamente affondati con un terzo quarto da 36-21, perdono 128-111 e subiscono la 14a sconfitta consecutiva dopo aver stravolto la loro squadra con le trade. I padroni di casa ritrovano gli ex Knicks, ma i 28 punti di RJ Barrett e i 20 di Immanuel Quickley non bastano ad evitare l'ennesimo tonfo casalingo. I Lakers la chiudono subito coi 25 punti di D'Angelo Russell (7/14 da tre), i 23 di LeBron James e la doppia doppia da 21 punti e 12 rimbalzi di Anthony Davis, potendo così dare sfogo alle seconde linee. Qui brillano Hachimura (14) e Christie (12), che danno il loro contributo per blindare la nona posizione a Ovest: 43-33 lo score della formazione di Los Angeles. Di contro, Toronto resta 12a a Est: 23-52 il suo storico stagionale. 

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