BASKET

Nba: Golden State supera Portland, Milwaukee e Brooklyn ko

Gli Warriors battono 104-94 i Blazers, Miami e Houston stendono i Bucks e i Nets. Crolla anche Chicago, trionfano Dallas e i Clippers

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Nella notte Nba, Golden State vince 104-94 contro Portland e si conferma in vetta ad Ovest. Crolla, invece, la capolista ad Est: Brooklyn perde 114-104 in casa di Houston. Non ne approfittano, però, le dirette inseguitrici: Milwaukee va ko a Miami (113-104), mentre Chicago si ferma in Ohio contro Cleveland (115-92). Sorridono Dallas, Denver e i Clippers, che stendono Memphis (104-96), New Orleans (120-114) e Boston (114-111).

GOLDEN STATE WARRIORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 104-94
Golden State batte 104-94 Portland e migliora ulteriormente il suo già ottimo score: 21-4. I Blazers si presentano al Chase Center senza Lillard e McCollum: gli Warriors ne approfittano e, dopo un primo tempo equilibrato (47-45), trovano il classico allungo di inizio terzo periodo (29-21), controllando gli ospiti nel finale e ottenendo un successo che vale la conferma della vetta ad Ovest. L'attenzione nei 48 minuti è tutta su Curry, sempre più vicino a superare il record di triple di Ray Allen. Steph tira 17 volte dall'arco, cercando le 16 conclusioni dalla lunga distanza già nel match contro Portland, come d'altronde promesso alla vigilia: ne realizza però 6, chiudendo con 22 punti e riducendo a 10 le triple di distanza dal record. Bene anche Poole (20 punti), Porter (15) e Wiggins (11), mentre tra le fila dei Blazers il migliore è Powell, top scorer con 26 punti. Numeri che non bastano: Portland incassa il quarto ko di fila e scivola fuori dalla zona play-in della Western Conference.

HOUSTON ROCKETS-BROOKLYN NETS 114-104
Houston ottiene la settima vittoria di fila contro i Brooklyn Nets dell'ex James Harden, privi di Kevin Durant e LaMarcus Aldridge: una sconfitta che non pregiudica la vetta ad Est. Il primo tempo dei Rockets è senza difetti: 67 punti in 24 minuti, con gli ospiti fermi soltanto a 52. Il vantaggio aumenta anche prima dell'ultimo quarto (+17), così nel finale i Nets non riescono a ridurre il distacco e incassano l'ottavo ko stagionale. Il più atteso al Toyota Center, senza Durant, è ovviamente Harden, che sfiora la tripla doppia ma realizza 14 dei suoi 25 punti a cronometro fermo, sbagliando 9 triple e 12 tiri (4/16 dal campo) in totale: prestazione a cui aggiunge 11 rimbalzi e 8 assist in una serata, però, da dimenticare. I Rockets, invece, vincono grazie ai 21 punti di Gordon, ai 19 e ai 18 di Mathews e Christopher e alla doppia doppia di Wood (12 con 15 rimbalzi).

MIAMI HEAT-MILWAUKEE BUCKS 113-104
Crollano anche i campioni in carica: Milwaukee perde 113-104 in casa di Miami, che torna alla vittoria dopo due sconfitte di fila e si avvicina al terzo posto occupato proprio dai Bucks. Gli Heat vincono grazie ad un secondo tempo strepitoso: 69-53 dopo il 51-44 in favore della formazione di Budenholzer all'intervallo lungo. Un successo che ha un grande protagonista: Caleb Martin, che realizza 28 punti, 8 rimbalzi e 3 assist sbagliando soltanto tre conclusioni (9/12 dal campo in totale) e realizzando un fenomenale 6/8 dall'arco. I 22 punti con 13 assist di Lowry fanno il resto in una serata in cui Miami limita al meglio Giannis Antetokounmpo, fermo soltanto a 15 punti in 32 minuti. Non bastano allora i 27 con 12/17 al tiro di Jrue Holiday: Milwaukee perde per la decima volta in Regular Season, ma conserva il terzo posto, ora però minacciato proprio dagli Heat e da Washington.

CLEVELAND CAVALIERS-CHICAGO BULLS 115-92
Chicago non approfitta del ko di Brooklyn e incassa una brutta sconfitta in Ohio contro Cleveland, fallendo l'opportunità di prendersi il primo posto ad Est. I Cavaliers giocano una partita strepitosa, aggiudicandosi tutti e quattro i parziali e trovando l'allungo decisivo proprio nel secondo tempo, chiuso con 63 punti contro i 49 dei Bulls privi di DeMar De Rozan. Dopo il 52-43 dell'intervallo lungo, sale in cattedra il quintetto dei Cavs guidato da Garland, che realizza 24 punti, 3 rimbalzi e 6 assist con 9/16 dal campo), ma è ben aiutato dai 16 punti con 8/11 al tiro di Mobley e i 14 di Markkanen, oltre alla doppia doppia (13 con 12 rimbalzi) di Allen. Chicago, invece, non va oltre i 23 di uno Zach LaVine impreciso al tiro (9/21) e i 19 di Lonzo Ball, oltre ai 18 con 12 rimbalzi di Vucevic. Chicago resta comunque seconda in solitaria nonostante il ko, vista la sconfitta di Milwaukee. Cleveland, invece, resta vicinissima alla zona playoff ad Est.

NEW ORLEANS PELICANS-DENVER NUGGETS 114-120
Un super Nikola Jokic regala a Denver la vittoria all'overtime contro i Pelicans: 120-114 dopo il 105-105 dei tempi regolamentari. L'Mvp della scorsa regular season trova una fenomenale tripla doppia da 39 punti, 11 rimbalzi e 11 assist con appena sei errori al tiro: 17/23 dal campo per il serbo in una sfida in cui i Pelicans sono costretti ad inseguire nella ripresa, con il 48-41 del secondo tempo che bilancia il 64-57 dei primi due periodi in favore degli ospiti. Nel supplementare decide però il 15-9 in favore di Denver: sui 15 punti di squadra, 11 portano la firma di Jokic, che con una prestazione da Mvp stende New Orleans e permette ai suoi di confermarsi al settimo posto ad Ovest, proseguendo la caccia alle due franchigie di Los Angeles in zona playoff. Nonostante i 27 punti con 11 rimbalzi di Valanciunas, i Pelicans incassano il ventesimo ko in ventisette partite e sono sempre più ultimi nella Western Conference.

LOS ANGELES CLIPPERS-BOSTON CELTICS 114-111
Pur senza il punto di riferimento Paul George, i Clippers battono 114-111 Boston e si confermano quinti ad Ovest, respingendo l'assalto dei rivali cittadini dei Lakers e di Denver. A fare la differenza in una sfida equilibrata è il 39-23 del secondo periodo, che permette ai padroni di casa di chiudere sul +12 (63-51), un risultato messo comunque in dubbio fino alla fine dai Celtics, guidati ancora una volta da Jayson Tatum, che firma 29 punti con 10 rimbalzi. Sono Brandon Boston e Marcus Morris, rispettivamente con 27 e 20 punti con 9/13 e 7/16 al tiro, a regalare la vittoria ai Clippers, ora con lo stesso numero di successi (seppur con una partita in più) rispetto ai Grizzlies quarti in classifica. Terzo ko nelle ultime quattro partite, invece, per i Celtics, ora a 13-13 di score e a portata di aggancio da parte dei Knicks.

MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 96-104
Dallas vince 104-96 in casa di Memphis grazie al solito Luka Doncic, che mette a referto 26 punti, 8 rimbalzi e 7 assist con 10/19 al tiro e risulta decisivo soprattutto nel secondo tempo, chiuso sul 56-44 dopo il 52-48 in favore dei Grizzlies, che perdono dopo cinque partite di fila ma conservano il quarto posto della Western Conference. Dopo tre sconfitte consecutive, invece, Dallas vine e resta settimo insieme a Denver, ad una sola vittoria di distanza dalla zona playoff occupata dai Lakers. Decisivi anche i 19 punti di Porzingis, mentre a Memphis, ancora senza Ja Morant, non bastano i 26 punti di Jackson, i 15 di Brooks, i 14 di Bane e i 13 di Melton.

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 116-119
Colpo in trasferta e all'overtime per Washington, che riduce le distanze dalle posizioni di vertice della Eastern Conference battendo Detroit, stavolta vicinissima ad interrompere una striscia negativa che, però, sale ora a 10 partite. A decidere, dopo il 106-106 dei tempi regolamentari, è il 13-10 nei 5 minuti supplementari in favore degli Wizards, che nel corso della sfida rimontano il -7 dell'intervallo lungo (60-53) con un 37-26 nel terzo periodo che sembra regalare il sorpasso, sventato però dal 20-17 in favore dei Pistons, che crollano nonostante i 28 punti in 39 minuti di un ottimo, seppur impreciso al tiro (6/16) Jerami Grant. Kuzma, invece, mette la firma insieme a Beal sulla vittoria di Washington: ben 51 i punti combinati, con Kuzma anche a referto con 4/10 dall'arco. Gli Wizards restano così quarti insieme a Miami ad una sola vittoria di distanza da Milwaukee terza.

CHARLOTTE HORNETS-PHILADELPHIA 76ERS 106-110
Joel Embiid e i suoi 76ers servono il bis e battono nuovamente a domicilio Charlotte, stesa 110-106 dopo il 127-124 all'overtime della prima sfida. Il protagonista è ancora il camerunense, che realizza 32 punti in 32 minuti con 8/17 al tiro (e 1/2 dall'arco) vanificando i 31 di Hayward, in una sfida equilibrata e decisa con il 59-53 della ripresa. Philadelphia, però, può contare anche su un positivo Seth Curry: 23 punti con 4/8 dall'arco e 8/14 dal campo, con anche 4 rimbalzi e 8 assist, mentre a Charlotte non bastano neanche la doppia doppia (22 con 10 rimbalzi) di Oubre e i 20 di Bridges. Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per Philadelphia, che sale così a 14-11 di score e mette nel mirino il quarto posto occupato da Miami e Washington, distanti solo un successo. In caduta libera, invece, Charlotte, ora nona dopo il quinto ko nelle ultime sei partite: fa eccezione solo il successo sugli Hawks di Gallinari.

INDIANA PACERS-NEW YORK KNICKS 122-102
Crollano i Knicks, che falliscono l'operazione aggancio alla zona play-in perdendo 122-102 in casa di Indiana, trascinata dal super trio composto da Duarte, Sabonis e Turner: il dominicano realizza 23 punti con 9/11 al tiro e 2/2 dall'arco, il lituano va in doppia doppia con 21 punti e 11 rimbalzi, mentre Turner ne mette a referto 22. Un trio da 66 punti sui 122 totali dei Pacers che stende New York, che non va oltre i 19 di Barrett e i 18 (ma con 6/18 al tiro) di Julius Randle. Una sfida ampiamente decisa già nel primo tempo, chiuso addirittura con 70 punti da Indiana, che ne lascia 57 agli avversari per poi chiudere i giochi con il 26-19 del terzo periodo. Seconda vittoria di fila per i Pacers ora a 11-16 di score contro il 12-13 dei Knicks, che ha ancora una partita in meno per agganciare il decimo posto ad Est.

TORONTO RAPTORS-OKLAHOMA CITY THUNDER 109-110
Vittoria di misura per Okc, che si impone col minimo scarto (110-109) a Toronto in casa dei Raptors, che si fanno rimontare e sprecano i 10 punti di vantaggio (64-54) accumulati nel primo tempo. Decisivo il poderoso 33-12 in favore dei Thunder nel terzo periodo, con i padroni di casa che non riescono con il 33-23 dell'ultimo periodo a prolungare almeno la sfida all'overtime. Non bastano i 24 punti di Trent e la doppia doppia (23 con 11 rimbalzi) di Siakam, perché il talento canadese di Oklahoma, Gilgeous-Alexander, chiude da top scorer con 26 punti e una doppia doppia siforata con 9 assist, seppur in una non ottimale serata al tiro (6/17 contro il 10/17 di Trent e il 10/15 di Siakam). Secondo successo di fila per Okc, tredicesimo insieme a Houston, mentre Toronto crolla dopo due vittorie di fila e peggiora il suo score, ora fermo a 11-14.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-UTAH JAZZ 104-136
Vittoria incontestabile per i Jazz in Minnesota: finisce 136-104 in una sfida in cui è decisivo il clamoroso secondo tempo da 76 punti per Utah, che dopo il +1 dell'intervallo lungo (60-59) trova un 76-45 che non lascia scampo ai Timberwolves. Una sfida in cui è decisivo Donovan Mitchell con 36 punti, 5 rimbalzi e 2 assist in un'ottima serata dal campo (14/23 in totale) e dall'arco (5/12). Bene anche Bogdanovic con 21 punti, 8/14 al tiro e 4/9 dalla lunga distanza, mentre il solo Towns (22) non basta a salvare Minnesota in una serata da dimenticare al più presto per i Timberwolves. Utah si conferma così terza ad Ovest alle spalle di Golden State e Phoenix dopo la quinta vittoria di fila: quarto ko consecutivo, invece, per Minnesota, ora nona ma insieme a Sacramento.

SACRAMENTO KINGS-ORLANDO MAGIC 142-130
Con una vittoria dal risultato altissimo, Sacramento batte Orlando e aggancia il nono posto di Minnesota ad Ovest. Decisivo il 34-25 del terzo periodo dopo un primo tempo equilibrato (70-67), e in una serata in cui il migliore, con 6 triple su 9 e 33 punti, è Cole Anthony. 33 punti anche per Fox tra le fila dei Kings, che guida i suoi alla vittoria con un 67% al tiro (12/18) e un perfetto 2/2 dall'arco, con i Magic che crollano nonostante i 19 punti di Wagner. I Magic incassano il ventunesimo ko stagionale: il numero più alto di sconfitte in tutta l'Nba, in attesa delle due gare in meno dei Pistons.

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