BASKET

Nba: Golden State stende i Clippers. Vincono Milwaukee, Boston e i Lakers

Gli Warriors passano 105-90 a Los Angeles con 33 punti di Curry. I campioni in carica superano i Pacers, mentre i Celtics e i gialloviola battono Toronto e Detroit

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Nella notte Nba, spicca il settimo successo consecutivo di Golden State, che batte 105-90 i Clippers grazie ai 33 punti con 7 triple di Steph Curry. Sorridono anche i campioni in carica di Milwaukee, che si impongono 118-100 sugli Indiana Pacers con la doppia doppia di Antetokounmpo (26 punti e 13 rimbalzi). Vittorie per Boston e per i Lakers, che superano rispettivamente i Raptors (109-97 a Toronto) e i Pistons (110-106).

LOS ANGELES CLIPPERS-GOLDEN STATE WARRIORS 90-105
Golden State non si ferma: il 105-90 ai Clippers vale la diciottesima vittoria in venti partite, una percentuale di successi pari al 90%. A firmare il colpo allo Staples Center, tanto per cambiare, è Steph Curry, che alla sua diciannovesima presenza stagionale raggiunge e supera quota 100 triple: battuto il suo precedente record di venti match necessari a toccare questa cifra firmato sia nel 2015/2016 che nel 2018/2019. Dopo un primo tempo equilibrato chiuso sul +2 (44-42) in favore degli Warriors, è il classico allungo di terzo tempo a consentire agli uomini di Kerr di prendere le distanze. A mettere definitivamente fine al match, con tre triple consecutive da urlo, è proprio Curry, che a fine partita chiude con 33 punti, 7/13 dall'arco, 5 assist (di cui uno spettacolare dietro la schiena a Draymond Green), 6 rimbalzi e 6 recuperi. Una prestazione maiuscola che stende i Clippers, che si aggrappano ad un Paul George da 30 punti, seppur con 11/24 dal campo. Tra le fila degli Warriors bene anche Porter (18 punti e 10 rimbalzi), non dominano invece come al solito Poole (17 seppur con 4/10 dall'arco) e Wiggins (12). Golden State mantiene così la vetta solitaria ad Ovest con un successo di vantaggio su Phoenix, i Clippers restano quinti.

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 100-118
Settima vittoria di fila per Milwaukee, che si impone 118-100 in casa dei Pacers. Ad Indianapolis, è la parte centrale del match a fare la differenza per i campioni in carica: dopo il 26-26 del primo quarto, infatti, i Bucks chiudono il primo tempo avanti di 5 punti (52-47), poi rifilano un pesantissimo 39-27 ai padroni di casa, un parziale che consente alla formazione di Budenholzer di prenotare anzitempo la vittoria. Il resto è pura gestione, in un match in cui svetta ancora una volta Giannis Antetokounmpo: 26 punti ottenuti con 10 tiri su 15 dal campo, 13 rimbalzi e 3 assist, ma il greco è ben aiutato anche da Jrue Holiday, che tocca quota 23 in una serata con sei giocatori in doppia cifra per Milwaukee. I Pacers, invece, chiudono con tre giocatori a quota 10 punti (Duarte, Justin Holiday e McConnell) e con il solo LeVert a far registrare numeri (23) simili ai big dei Bucks. Con questo successo, Milwaukee sale a 13-8 di score e aggancia il quarto posto della Eastern Conference, ora condiviso con i Chicago Bulls. Indiana, invece, incassa il tredicesimo ko in ventidue partite e resta al terzultimo posto.

LOS ANGELES LAKERS-DETROIT PISTONS 110-106
Pur soffrendo, i Lakers battono Detroit e tornano alla vittoria dopo il deludente ko contro Sacramento. Allo Staples Center finisce 110-106 grazie a LeBron James, che insieme a Davis e Westbrook fa sorridere i gialloviola. L'allungo decisivo arriva tra la fine del terzo quarto e l'inizio dell'ultimo, dopo il equilibrato 51-48 dei primi 24 minuti. I padroni di casa toccano anche il +19, poi subiscono il ritorno dei Pistons che, però, non riescono a prolungare ancora una volta una sfida dei Lakers all'overtime. LeBron James domina con 33 punti, 5 rimbalzi e 9 assist con 12/20 al tiro e 4/9 nei tiri da tre: numeri non troppo diversi tra quelli, per Detroit, di Jerami Grant (32 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 11/20 dal campo con 4 triple), ma LA può contare anche su Russell Westbrook (25 punti con 9 assist) e su Anthony Davis, in doppia doppia con 24 punti e 10 rimbalzi. I gialloviola salgono così a 11-11 di score agganciando momentaneamente la zona playoff, visto che anche Minnesota, Portland e Memphis sono a 50% di vittorie. Per Detroit, penultima ad Est e con il terzo peggior score di tutta l'Nba, è il sesto ko di fila.

TORONTO RAPTORS-BOSTON CELTICS 97-109
Colpo esterno per Boston, che passa 109-97 a Toronto contro i Raptors agganciando gli Hawks di Gallinari all'ottavo posto ad Est. I Celtics si aggiudicano tutti i parziali, ma mettono al sicuro la vittoria soltanto con il 29-21 dell'ultimo periodo, con i padroni di casa che non riescono a riavvicinarsi nei minuti conclusivi. Eppure, 48 dei 97 punti di Toronto vengono messi a segno da VanVleet (27 con 8/16 dal campo e 5/10 dall'arco) e da Barnes (21 con 4 triple sulle 9 tentate). Boston, invece, si garantisce l'undicesima vittoria di questa regular season grazie ai 21 punti di Smart, ai 18 di Richardson, alla doppia doppia (17 con 11 rimbalzi) di Horford e i 16 di Brown. Serata a dir poco deludente per Jayson Tatum: appena 8 punti con un misero 2/16 al tiro, in un match in cui però tocca 7 rimbalzi e 10 assist. I Celtics staccano momentaneamente Philadelphia e Cleveland, in una zona play-in ancora più corta e che non è ancora troppo distante per Toronto, che tuttavia vanta un non eccellente 9-12 di score.

MEMPHIS GRIZZLIES-SACRAMENTO KINGS 128-101
Dopo due ko di fila, Memphis torna alla vittoria nonostante l'assenza del suo leader tecnico Ja Morant e batte 128-101 Sacramento, ko dopo la leggendaria partita con tre overtime contro i Lakers. I Grizzlies mettono le cose in chiaro già nel primo tempo, chiuso addirittura con 76 punti e un clamoroso +24. I padroni di casa non si fermano neanche dopo l'intervallo lungo e con un 30-22 dilagano, archiviando la pratica Sacramento. I Kings rendono solo meno amaro il ko, ma pagano un quintetto senza nessun giocatore oltre i 15 punti: Hield si ferma a 14, Davis a 13, Fox e King a 12, con Davion Mitchell a 11. Memphis, invece, può contare sui 21 punti di Brooks, mentre Bane ne realizza 18 con 4 triple e Jackson chiude a 17, con Clarke a 15 e Melton a 14. Memphis pareggia così il conto delle vittorie e delle sconfitte dopo 20 partite (10-10), mentre Sacramento non riesce ad avvicinarsi al play-in e si resta a 8-13.

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