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NBA

Nba: Golden State ko, Phoenix in vetta ad Ovest

Gli Warriors, senza Curry, cadono in casa dei Pelicans: ne approfittano i Suns, che superano i Clippers. Bene anche Mempis e Knicks

07 Gen 2022 - 08:52

Nella notte Nba, Golden State crolla ancora: senza Steph Curry, arriva il secondo ko consecutivo per gli Warriors, con i New Orleans Pelicans che vincono 101-96. Ne approfittano i Phoenix Suns, che battono 106-89 i Los Angeles Clippers e si prendono la vetta della Western Conference. Sorride anche Memphis, che travolge 118-88 Detroit, mentre la giocata di Barrett allo scadere regala ai New York Knicks il 108-105 contro i Boston Celtics.

NEW ORLEANS PELICANS-GOLDEN STATE WARRIORS 101-96
Seconda sconfitta consecutiva per Golden State, che dopo il ko in casa di Dallas perde anche sul campo di New Orleans: un risultato che costa la vetta della Western Conference alla formazione di Kerr, che tiene a riposo Steph Curry dopo il periodo non esaltante del leader degli Warriors, ma anche Draymond Green. Ne approfittano i Pelicans, che vincono un match equilibrato e inizialmente condotto dagli ospiti, sul +6 (22-16) a fine primo quarto. All'intervallo lungo, invece, è 47-46 in favore dei padroni di casa, che trascinati da un super Brandon Ingram (doppia doppia con 32 punti, 11 rimbalzi, 6 assist e 12/20 al tiro) tengono a distanza Golden State, volando anche sul +10 (94-84) nei minuti finali. Gli Warriors si portano ad un possesso di distanza nel finale, poi cedono 101-96: i 21 punti di Wiggins (arrivati però con 7 tiri a segno sui 17 tentati) e i 13 di Kuminga non bastano ad evitare il nono ko in Regular Season, il secondo di fila. Ora, in vetta ad Ovest con una partita di vantaggio, c'è Phoenix.

PHOENIX SUNS-LOS ANGELES CLIPPERS 106-89
I Suns approfittano al meglio del ko di Golden State e conquistano momentaneamente il primo posto della Western Conference battendo 106-89 i Clippers. Dopo un avvio a rilento, i vicecampioni in carica dominano il secondo periodo e chiudono all'intervallo lungo sul +16 (56-40), tenendo definitivamente a distanza la squadra di Los Angeles nell'ultimo periodo (31-23) e vincendo 106-89. Il miglior realizzatore di Phoenix è Cameron Johnson, che chiude con 24 punti, ma tra i trascinatori figurano anche Chris Paul, che mette a referto una tripla doppia con 14 punti, 13 rimbalzi (massimo in carriera) e 10 assist, Jalen Smith (19 con 14 rimbalzi) e Devin Booker, a quota 11 con 10 rimbalzi nonostante un non esaltante 5/22 al tiro. I Clippers, invece, crollano nonostante i 26 con 8/17 dal campo di Marcus Morris: questa sconfitta, la terza nelle ultime quattro e la ventesima stagionale, li fa scivolare all'ottavo posto, con Minnesota potenzialmente in zona aggancio. Phoenix, invece, è la prima squadra in questa Nba a raggiungere le 30 vittorie stagionali.

MEMPHIS GRIZZLIES-DETROIT PISTONS 118-88
Settima vittoria di fila per Memphis, che travolge nettamente Detroit e si conferma quarta ad Ovest battendo i Pistons al termine di un match senza storia. A fine primo quarto, è già +14 (32-18) per i Grizzlies, che allungano ad inizio ripresa e con 28 punti sia nel terzo che nel quarto periodo rifilano un pesante +30 finale (118-88) agli ospiti, sempre più penultimi nella Eastern Conference. Pur non essendo dominante come le ultime uscite, Ja Morant è comunque decisivo: 22 punti con 9 rimbalzi e 6 assist, con 10 conclusioni a segno sulle 16 tentate in area. Il trascinatore di Memphis, però, è ben aiutato da Dillon Brooks (18) e da altri quattro giocatori in doppia cifra: Jones (14), Williams (14), Clarke (11) e Jackson (11). Tra le fila di Detroit, invece, il migliore è Lee, che ne realizza 14, mentre Cunningham e Diallo non vanno oltre i 12 in una serata in cui però non va bene nulla ai Pistons, al trentesimo ko stagionale. Lo score dei Grizzlies, con 40 partite giocate, è invece 26-14.

NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 108-105
È il buzzer beater di RJ Barrett a regalare ai Knicks la vittoria sui Celtics al Madison Square Garden. La tripla allo scadere con l'aiuto del tabellone, infatti, vale il 108-105 in favore di New York, una giocata che evita il possibile overtime e permette ai padroni di casa di superare proprio Boston ed entrare in zona play-in. Il culmine di una serata indimenticabile, visto che all'intervallo lungo gli ospiti sono avanti di 16 punti (63-47). Il 61-42 della ripresa, invece, fa gioire i Knicks, che rimontano il massimo svantaggio di -25 si godono un super Fournier: il francese è top scorer con 41 punti (massimo in carriera), ma soprattutto 15/25 al tiro e ben 10 triple a segno sulle 14 tentate, per una sfida da ricordare per il transalpino, che cancella anche i 36 punti con 12/21 al tiro e 6/11 dall'arco di Jayson Tatum. Il resto lo fanno Julius Randle (22 con 8 rimbalzi e 2 assist), Quickley (16) e Barrett, autore sia di 13 punti che del canestro decisivo. I Knicks salgono così a 19-20 di score, sorpassando Boston che scivola all'undicesimo posto con 18-21.

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