PLAYOFF NBA

Nba: Golden State e Philadelphia vincono gara-1  

Poole e Maxey sono i protagonisti della prima notte dei playoff rispettivamente contro Denver e Toronto. Ok anche Minnesota e Utah

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© Getty Images

La prima notte nei playoff Nba vede uno Steph Curry utilizzato a metà, che quindi lascia spazio ai 30 punti di Jordan Poole: Golden State spazza Denver in gara-1. Fa ancora meglio per Philadelphia Tyrese Maxey, che alla prima da titolare in post-season ne mette 38 contro Toronto, preoccupata per un infortunio a Scottie Barnes. Nelle prime due gare salta il fattore campo con i successi di Minnesota e Utah, rispettivamente a Memphis e a Dallas.

PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 131-111
La prima vittoria dei playoff di Philadelphia vede la firma a sorpresa di un esordiente da titolare in post-season. Tyrese Maxey travolge Toronto alla sua prima in quintetto: 38 punti di cui 21 nel solo terzo quarto ed è così il più giovane Sixer di sempre a segnare 30 punti ai playoff. Le sue fiammate sono sostenute dai 26 punti di Tobias Harris e sopperiscono a una serata in cui Harden ed Embiid segnano solo 11 dei 32 tiri tentati, chiudendo rispettivamente con 22 punti e 14 assist il primo e 19+15 il candidato MVP. Oltre alla sconfitta, ai Raptors si aggiunge la beffa dell’infortunio di Scottie Barnes (15 punti, 10 rimbalzi e 8 assist per lui). Il rookie crolla a terra dopo che Embiid ha pestato il suo piede nel quarto periodo, procurandosi una distorsione alla caviglia che pare seria. Inutili i 24 punti di Pascal Siakam, i 20 di OG Anunoby e i 18 di Fred VanVleet.

GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 123-107
Jordan Poole non fa rimpiangere uno Steph Curry a scartamento ridotto, chiudendo con 30 punti, frutto di un eccellente 9/13 dal campo di cui 5/7 da tre, accompagnato dai 19 di Klay Thompson (5/10 dalla lunga distanza), i 16 di Andrew Wiggins e i 12 con 6 rimbalzi e 9 assist di Draymond Green, decisivo in difesa su Jokic insieme a Kevon Looney. Dopo un quarto e mezzo Golden State prende il largo e non si volta più indietro contro Denver, difendendosi alla grande contro Nikola Jokic (25 punti, 10 rimbalzi e 6 assist ma con -19 di plus-minus) e concedendo solo 24 punti a Will Barton tra gli altri Nuggets, portandosi sull’1-0 nella serie grazie a un altro debuttante. Per Curry, utilizzato con il contagocce, ci sono 16 punti con 3 rimbalzi e 4 assist in poco meno di 22 minuti di gioco, tirando 5/13 dal campo e 3/6 da tre. Per vincere gara-1, può bastare anche così.

DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 93-99
Jalen Brunson (24 punti) e Spencer Dinwiddie (22) hanno provato a non fare rimpiangere troppo Luka Doncic, ma Dallas viene piegata in casa da una Utah che ha in Bojan Bogdanovic (26 punti alla fine con 11/20 al tiro) il suo giocatore più costante nell’arco. Il tutto in una partita che gli uomini di coach Snyder controllano a lungo ma hanno il difetto di non chiudere mai. Alla fine, il protagonista (prima nel male, poi nel bene) della vittoria Jazz si chiama Donovan Mitchell. Il n°45 di Utah chiude il primo tempo con 1/9 al tiro e soli 2 punti. Poi esplode nella ripresa: segna 19 punti nel solo terzo quarto e altri 11 (con 6/6 dalla lunetta) nel quarto. Fanno 30 punti nella seconda frazione, e 32 in totale: decisivi per il successo dei suoi, che hanno Rudy Gobert a quota 17 ma non per punti (solo 5, con 0/1 dal campo) quanto per rimbalzi, ai quali aggiunge anche 3 stoppate.

MEMPHIS GRIZZLIES-MINNESOTA TIMBERWOLVES 117-130
Minnesota parte forte con un primo quarto da 41 punti e fa quasi sempre gara di testa, guidata ancora una volta da Anthony Edwards e anche da Karl-Anthony Towns, che chiude con 11/19 al tiro, 29 punti e 13 rimbalzi (23 con 4 triple a segno li aggiunge Malik Beasley dalla panchina). Il primo fa seguire ai 30 punti del play-in contro i Clippers i 36 del suo esordio ai playoff. Per “Ant-Man” si tratta di una partita da 12/23 al tiro, con 4/11 da tre e un perfetto 8/8 dalla lunetta, cui ha aggiunto anche 6 assist. Sul fronte opposto, sopra quota 30 (32 alla fine) anche Ja Morant. Anche se non è forse sempre lucidissimo nelle scelte, è comunque autore di una gara di grande cuore, come testimoniano i 20 tiri liberi tentati (di cui 16 realizzati). Per lui 8/18 al tiro e 8 assist, mentre sono 24 i punti di Brooks e 17 quelli di Desmond Bane, inutili però per evitare il ko interno di Memphis.

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