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Nba: Golden State espugna l'Alamodome, Denver vince anche senza Jokic

I Warriors vincono 144-113 nell'iconica arena degli Spurs, mentre i Nuggets superano l'assenza del serbo e sconfiggono i Clippers. A Fontecchio (non entrato) il derby italiano

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Nba: Golden State espugna l'Alamodome, Denver vince anche senza Jokic - foto 1
© Getty Images

I San Antonio Spurs rispolverano l'Alamodome per il loro 50° anniversario, con annesso record di spettatori dell'Nba (68.323), ma vengono sconfitti: Golden State vince 144-113. Prosegue la marcia dei Denver Nuggets, sempre primi a Ovest, che regolano i Clippers senza Jokic. Va a Fontecchio (non entrato) il derby contro Banchero: Utah batte Orlando. Tripla doppia storica per Sabonis nel successo dei Kings: 19 punti, 15 rimbalzi e 16 assist.

LOS ANGELES CLIPPERS-DENVER NUGGETS 103-115
Prosegue la marcia dei Denver Nuggets che, senza Nikola Jokic (problema al polso), sconfiggono 115-103 i Clippers mantenendo il primato a Ovest con uno score di 29 vittorie e 13 ko. Prova di forza dei Nuggets, trascinati dai 24 punti di Jamal Murray e dai 22 di Michael Porter Jr. A Los Angeles non bastano i 24 di Kawhi Leonard per vendicare il robusto ko di settimana scorsa (-31), coi Clippers che vivono un'altra notte da dimenticare. L'equilibrio viene spezzato dopo la metà della partita, con lo scatto dei Nuggets a +5 e un ultimo quarto dominato da Denver. Settimo ko nelle ultime otto per Los Angeles, ora settima nella sua Conference con 22 ko e 22 successi. 

SAN ANTONIO SPURS-GOLDEN STATE WARRIORS 113-144
I San Antonio Spurs rispolverano l'iconico Alamodome per il loro 50° compleanno ed entrano nella storia nell'Nba, gtiocando di fronte a 68.323 spettatori (nuovo record della lega), ma vengono sconfitti dai Golden State Warriors. Gara senza storia, con gli ospiti che dominano in ogni quarto: dopo un +5 iniziale, Golden State dilaga fino al +14 a fine partita e non si ferma più, superando i 30 punti di margine. Questo non basta a spegnere il pubblico dell'Alamodome, che incita i suoi beniamini in uno slancio emozionante. Serata da ricordare per Golden State, col suo massimo stagionale di punti e praticamente tutti i giocatori in doppia cifra: la mancano solo Draymond Green e Iguodala, i top-scorer sono Poole (25) e Divincenzo (22). A San Antonio non bastano i 21 di Tre Jones per muovere la classifica, che li vede sempre penultimi a Ovest (13-30). 

DETROIT PISTONS-NEW ORLEANS PELICANS 110-116
New Orleans supera i 100 punti per la 31a partita consecutiva, con una striscia lunghissima, e le assenze: senza Williamson, Ingram e Jones arriva comunque la vittoria contro i Pistons. Lo scatto decisivo arriva alla metà del secondo quarto, coi Pelicans che scappano e non vengono più ripresi, fino al successo finale. Il dominatore della sfida è Valanciunas, che realizza 33 punti con 16 rimbalzi e domina a canestro. Coach Casey, che lo lanciò a Toronto, non riesce a contenere il suo ex pupillo e assiste anche all'ottima serata di McCollum e Murphy (19 punti). Ai Pistons non bastano i 22 punti di Bojan Bogdanovic e i 20 di Bey per evitare il ko, che li mantiene al penultimo posto a Est con uno dei peggiori score (12-34). Sempre terza New Orleans a Ovest, con 26 vittorie e 17 ko.

SACRAMENTO KINGS-HOUSTON ROCKETS 139-114
Domantas Sabonis incanta e i Kings travolgono i Rockets in una sfida senza storia. Lo scatto decisivo arriva nel terzo quarto, con un parziale-monstre di 43-26 che ricaccia definitivamente indietro Houston e fa volare Sacramento, saldamente quarta a Ovest (23-18). Il grande protagonista della sfida è un mostruoso Domantas Sabonis, che si limita a 19 punti, ma chiude con 15 rimbalzi e 16 assist: una tripla doppia di spessore che è riuscita, con questi numeri, solo a pochissimi giocatori Nba. Sacramento chiude col 55% dal campo e il 50% da tre, mandando sei giocatori in doppia cifra con Barnes (27), Fox (24) e Davis (22) oltre i venti punti. Houston può sorridere solo per i 27 punti di Jabari Smith Jr. e Jamal Green, ma è ultimissima a Ovest con 10 vittorie e 32 ko. 

WASHINGTON WIZARDS-NEW YORK KNICKS 108-112
Continuano a vincere e tentare di scalare la classifica i Knicks, trascinati da Jalen Brunson anche nel successo di misura contro i Wizards. La formazione newyorkese si mantiene in scia ai rivali fino a metà partita, per poi effettuare lo scatto nel terzo quarto e portarsi fino al +11 a pochi minuti dal termine. Washington rientra fino al -3, ma deve arrendersi a un'altra sconfitta. Brunson realizza 34 punti e i liberi decisivi nel finale, coadiuvato da Randle (23 punti, 16 rimbalzi), ma non è il top-scorer: nella sconfitta di Washington arrivano infatti i 40 punti con 7 rimbalzi e 7 assist di Kyle Kuzma. Non bastano per evitare la sesta vittoria nelle ultime sette dei Knicks, ora sesti a Est (24-19)

UTAH JAZZ-ORLANDO MAGIC 112-108
Il derby italiano va a Simone Fontecchio, che però non viene impiegato dagli Utah Jazz, vittoriosi per 112-108 sugli Orlando Magic di Paolo Banchero. La sfida è divertente e combattutissima sino ai secondi finali, quando la stoppata di Markkanen evita il pari di Wagner a cinque secondi dalla fine, prima dell'allungo definitivo di Utah. Il finlandese chiude con 28 punti e una grande prestazione difensiva nell'ultimo periodo, ben affiancato da Clarkson (23), mentre per Orlando il migliore è Wagner: il tedesco realizza 26 punti con cinque triple. Paolo Banchero si ferma a 19 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, tirando al 20% dall'arco e al 50% dai liberi. Cade dunque Orlando, sempre terzultima a Est con 16 vitotrie e 27 ko. Utah, invece, sale all'ottavo posto a Ovest (22-23). 

INDIANA PACERS-ATLANTA HAWKS 111-113
Atlanta scatta nel primo quarto, viene ripresa dai rivali e vince negli ultimissimi istanti una partita combattutissima: l'eroe è Josh Collins, che realizza 8 punti, ma soprattutto è l'autore di un tap-in a sette decimi dalla fine che è valso la vittoria. Gli Hawks si godono Trae Young (26) e De'Andre Hunter (25) che sono letali da tre punti, oltre alla prestazione-monstre di Okongwu con 18 punti e 20 rimbalzi: numeri che valgono una vittoria risicata e il nono posto a Est (20-22). Ai Pacers, subissati dalle assenze e dagli infortuni, non basta l'ottima prestazione di Mathurin (26 punti). 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHOENIX SUNS 121-116
Quarta vittoria nelle ultime cinque per Minnesota, che si rialza dopo la brutta sconfitta di Detroit e sconfigge dei Phoenix a mezzo servizio. La formazione ospite non ha praticamente tutti i titolari a disposizione, così trova dei protagonisti inattesi: Damion Lee ne realizza 31, Mikal Bridges 24. Non bastano però per evitare un ko scritto, visto il +17 dei T'Wolves al termine del terzo quarto e un massimo vantaggio di 24 punti. Solo nell'ultima partita arriva il rientro dei Suns, puniti dai 31 punti di Anthony Edwards e dalla sua prestazione da leader. Minnesota scavalca così Phoenix e torna al nono posto a Ovest, con uno score di 21 successi e 22 ko. 

CHICAGO BULLS-OKLAHOMA CITY THUNDER 110-124
Prosegue l'ottimo anno di Oklahoma, che ha ottenuto ben cinque vittorie nel 2023 e si ripete contro Chicago. I Bulls vanno sotto di 18 punti nel secondo quarto, salvo poi riprendersi con un iconico comeback nel terzo periodo, che li porta a -1. Non basta però per vincere, perchè i Thunder scattano nuovamente nell'ultimo e decisivo periodo, fino a vincere 124-110. I protagonisti per Okc sono Josh Giddey (25 punti), Shai Gilgeous-Alexander (21) e Jalen Williams (22). A Chicago, ancora senza DeRozan, non bastano i 25 punti di LaVine e un ottimo Vucevic (19). Entrambe le formazioni sono così all'11° posto nelle rispettive Conference. 

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