Nba: gli Spurs travolgono Oklahoma. Crollo Lakers: per LeBron addio playoff?

Milwaukee cade contro Utah, Golden State sbanca Philadelphia. Inutili i 27 punti di James per Los Angeles

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Con la sconfitta 118-109 a Phoenix, per i Lakers le speranze di playoff Nba sono ridottissime. Non bastano i 27 punti di LeBron James, che si arrabbia più volte con i compagni, troppo passivi in difesa. Cade anche Milwaukee malgrado i 43 punti di Antetokounmpo: in Utah finisce 115-111 per i Jazz. Curry (28 punti) trascina Golden State alla vittoria per 120-117 a Philadelphia. San Antonio batte Okc 116-102: per Belinelli solo 4 punti.

PHOENIX SUNS-LOS ANGELES LAKERS 118-109
I Lakers crollano 118-109 a Phoenix, e per LeBron la post-season è un miraggio: i Clippers sono avanti quattro partite e mezza. James chiude con 27 punti, 16 assist e 9 rimbalzi. Lo aiutano solo Ingram (25 punti) e McGee (21 in uscita dalla panchina, 10/10 dal campo). I Suns vanno al riposo lungo sul 66-59 e fanno ciò che vogliono in area Lakers (30-33), tirando con il 51% dal campo malgrado il 6/26 dall'arco. LeBron è nervosissimo con i compagni, per la frustrazione una sua rimessa verso Ingram colpisce il proprio tabellone: palla persa. Phoenix (13-51) è guidata da Ayton (26 punti) e Booker (25), e arriva a metà del quarto periodo sul +12, prima di incassare il parziale di James: gioco da tre punti, tripla e assist per il 112-109. Ma negli ultimi 52" i Suns, ultimi a Ovest, sigillano il match con un 6/6 dalla lunetta.

PHILADELPHIA 76ERS-GOLDEN STATE WARRIORS 117-120
Stephen Curry va spesso a fiammate. A lungo invisibile, ci sono poi momenti in cui è il faro di Golden State (44-19). Lo sanno bene i Sixers (40-23). Il numero 30 comincia bene con tre triple, poi tra il secondo e il terzo quarto realizza solo 8 punti, e assiste dalla panchina a gran parte della terza frazione. Rispolverato, Curry nell'ultimo quarto ne mette altri 11 (sui 28 totali), di cui 6 consecutivi che valgono l'allungo decisivo di GS. Sul 117-111 e con 38" dalla sirena, per Philadelphia è troppo tardi. Golden State vince un match solo in parte depotenziato per l'assenza di Embiid e Thompson. Il successo dei Warriors, sotto 67-55 all'intervallo, è firmato anche Durant (34 punti) e Cousins (25). Ai Sixers non bastano i 25 di Simmons (10/15 dal campo). GS prima a Ovest, Philadelphia quarta a Est.

UTAH JAZZ-MILWAUKEE BUCKS 115-111
Il career-high di Donovan Mitchell (46 punti) produce la clamorosa rimonta di Utah su Milwaukee (48-15). La gara è un ottovolante: break e contro-break. Bucks avanti 11-0 e sul +14 dopo 6', Utah risponde con un 39-14 a cavallo tra il primo e il secondo quarto. Jazz sul 53-46 all'intervallo, ma Antetokounmpo (43 punti) bullizza la difesa di Utah e guida un 23-4 che porta Milwaukee avanti. Il greco entra nei primi 15 punti del successivo break di 17-2, con cui Budenholzer si porta sul 90-73 a 9' dalla fine e pensa di aver chiuso il match, al punto da far riposare il greco per 4'. Sbagliato: dal 90-80 si passa al 95-92. Mitchell sale in cattedra: serve l'assist del sorpasso firmato Crowder, poi con due bombe regala la vittoria a Utah (36-26, sesta a Ovest). Finisce 115-111. Milwaukee rimane prima a Est.

SAN ANTONIO SPURS-OKLAHOMA CITY THUNDER 116-102
Quarta sconfitta consecutiva per Oklahoma (38-24), stavolta contro San Antonio, alla seconda vittoria di fila dopo il fallimentare Rodeo Road Trip. Sugli scudi Aldridge: 17 punti nel primo quarto e 27 in totale, conditi da 10 rimbalzi. Gli Spurs (35-29) allungano subito e dopo 12' sono avanti 38-25. Grandi anche DeRozan (18 punti) e Gay (22, paurosa una sua schiacciata in faccia a Morris), mentre Belinelli ne segna 4. San Antonio va alla pausa lunga con 72 punti, season-high di stagione, Okc si ferma a 63. I Thunder pagano la serata no di Westbrook (19 punti e 7/17 dal campo) e l'assenza di George (28.6 punti di media), segnando solo 39 punti nella ripresa. Non sorprende che gli Spurs controllino agilmente fino al 116-102 finale. A Ovest, Okc terza insieme a Portland, Spurs settimi con i Clippers.

DENVER NUGGETS-NEW ORLEANS PELICANS 112-120
I 29 punti di Holiday e i 28 di Randle sono decisivi per la vittoria dei Pelicans, che recuperano da un -19 contro Denver. New Orleans, senza Davis, riesce a contenere Jokic (20 punti); i Nuggets non avevano mai buttato un vantaggio così grande in stagione. Avanti 49-30, Denver subisce il parziale di 37-22 con cui i Pelicans vanno al riposo lungo sotto di soli 4 punti: 71-67. Un layup di Holiday conclude un ulteriore parziale di 13-2, con cui New Orleans va avanti nel terzo quarto (82-81). Una tripla di Miller porta i padroni di casa sul 111-102 a 7' dalla sirena. Denver recupera fino al -5 con possesso a 20" dalla fine, ma Holiday ruba palla a Harris e realizza un gioco da tre punti che decreta la fine delle ostilità. A Ovest, Denver seconda dietro Golden State, Pelicans undicesimi.

INDIANA PACERS-ORLANDO MAGIC 112-117
I Magic (30-34) sperano sempre più nei playoff, che non arrivano dal 2012. La partita si tiene equilibrata fino ai secondi finali. Indiana (41-23) tenta di scappare a cavallo tra il secondo e il terzo quarto, chiudendo avanti 60-55 all'intervallo lungo e andando anche sul +10 (72-62) con i liberi di Bogdanovic. Orlando rimane sempre attaccata al match segnando in cinque degli ultimi sette possessi della terza frazione. Poi per gli ospiti sale in cattedra Terrence Ross, che ne fa 16 nell'ultimo quarto (23 totali, solo Bogdanovic - 25 - e Vucevic - 27 - segnano di più) e trascina i Magic a giocarsi gli ultimi 35" sul +7. La tripla di Collison e il layup di Matthews danno speranza a Indiana. Poi la tripla del k.o. di Fournier. A Est, Indiana terza e Orlando ottava di un soffio davanti a Charlotte.

MIAMI HEAT-BROOKLYN NETS 117-88
Gestire un grande vantaggio è stato un problema per Miami (28-34), di recente. Ma contro Brooklyn (32-33), gli Heat, senza Whiteside e Dragic, mantengono la leadership. In gran forma Kelly Olynik (25 punti) e Derrick Jones Jr, autore nel primo tempo di una schiacciata e di una stoppata portentosa in recupero su Dinwiddie. L'AmericanAirlines Arena si infiamma per le sue giocate e per una difesa che concede poco a Brooklyn: D'Angelo Russell segna solo 10 punti. Avanti 54-44 all'intervallo lungo, Miami va sul +20 a quattro minuti dalla fine del terzo quarto con un layup di Jones. Gap poi tenuto alla sirena (84-64) e aumentato fino al +29 conclusivo. È la più ampia vittoria di Miami in stagione, e la più netta sconfitta di Brooklyn. A Est, Nets sesti incalzati da Detroit, Heat decimi dietro Charlotte.

CLEVELAND CAVALIERS-DETROIT PISTONS 93-129
Cronaca di una partita che non c'è mai stata. Detroit (30-31) seppellisce di punti Cleveland (15-48) e la batte 129-93. Già dopo il primo tempo non c'è storia, i Pistons sono avanti 71-38. Dopo il primo quarto è addirittura 42-23. Attacco anemico per i padroni di casa (tirano con il 34.2% dal campo), privi di Love. Il migliore è Sexton con appena 16 punti. La palla gira bene, invece, nelle mani di Detroit, compatta in difesa e letale in avanti. Vanno in doppia cifra sei giocatori: Jackson (24 punti), Griffin, Drummond, Ellington, Smith e Kennard (topscorer con 26 punti). Quest'ultimo si scatena dall'arco nell'ultimo quarto e piazza quattro triple consecutive. In generale buona la performance da tre di Detroit: 54.1%. Ad Est, i Pistons sono settimi davanti a Orlando, Cleveland sempre penultima.

DALLAS MAVERICKS-MEMPHIS GRIZZLIES 81-111
Memphis (25-39) strappa il più largo margine di vittoria in stagione, rifilando un +30 ai Mavericks. I Grizzlies sfruttano un 9-0 per chiudere il primo quarto 33-21. Doncic (22 punti) trascina i suoi fino al momentaneo -6 (41-35) della seconda frazione, ma i Grizzlies allungano ancora fino all'intervallo lungo (62-49). Lo sloveno in un recupero, per lo slancio, va a finire tra il pubblico (senza conseguenze per nessuno). Episodio che si chiude con un sorriso. Dallas (27-39) segna i primi sei punti del terzo quarto, con Nowitzki e ancora Doncic, ma poi è notte fonda (solo 32 punti segnati nella ripresa). I Mavs chiudono con cifre desolanti: 30.6% dal campo e 17.5% da tre. Memphis controlla: Valanciunas ne segna 20, Noah domina a rimbalzo. Finisce 111-81. A Ovest, Grizzlies 14.esimi, dietro a Dallas.

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