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Nba: Fontecchio vince il derby con Banchero, Golden State ancora ko

Utah si impone 131-124 su Orlando: 17 punti per il pescarese, 26 per il rookie di Duke

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Nba: Fontecchio vince il derby con Banchero, Golden State ancora ko - foto 1
© afp

Nella notte Nba, va a Simone Fontecchio il derby tutto italiano con Paolo Banchero. Il pescarese, infatti, mette a referto 17 punti nel 131-124 degli Utah Jazz in casa degli Orlando Magic, mentre sono 26 per il rookie di Duke. Gli altri match vedono Memphis travolgere 131-110 Golden State, al terzo ko di fila, mentre Milwaukee e Sacramento battono Brooklyn (118-113) e i Knicks (122-117). Indiana ok all'overtime (134-125) su Houston.

ORLANDO MAGIC-UTAH JAZZ 124-131
Il primo derby tutto italiano tra Simone Fontecchio e Paolo Banchero va al pescarese e ai suoi Jazz, che battono 131-124 i Magic ad Orlando. Se lo scorso 14 gennaio il classe 1995 ex Baskonia non aveva giocato nell'altro match vinto da Utah (112-108), stavolta è tra i protagonisti del successo: 17 punti, 2 rimbalzi e 2 assist, con appena due errori dal campo (5/7) e 6/6 ai liberi. Solo Markkanen (31) e Horton-Tucker (23) fanno meglio tra le fila dei Jazz. Il rookie di Duke, invece, è il top scorer dei suoi: 26 punti, 8 rimbalzi e 2 assist con 8/17 al tiro, ma la sua prestazione e quelle di Fultz (25) e Franz Wagner (24) non evitano il ko ad Orlando, che resta terzultima nella Eastern Conference. Successo fondamentale, invece, per i Jazz, che continuano ad inseguire un piazzamento nella post Season: ora è undicesimo posto con 32-35 contro il 32-34 di Pelicans e Lakers.

MEMPHIS GRIZZLIES-GOLDEN STATE WARRIORS 131-110
Golden State incassa la sconfitta numero 26 lontano da San Francisco: per gli Warriors, in casa di Memphis che si impone 131-110, arriva il terzo ko di fila. I Grizzlies partono fortissimo e sono sul +20 (48-28) a fine primo quarto, poi nella ripresa resistono al tentativo di recupero dei campioni in carica (34-22 nel solo terzo periodo) chiudendo sul +21 grazie al 32-17 degli ultimi 12 minuti. Alla formazione di Kerr non bastano i 29 punti con 4/8 dall'arco di Steph Curry, top scorer del match, e i 22 di Poole. Ancora senza Morant, i migliori sono Jones (22), Bane (21) e Jackson (21) per i padroni di casa, mentre dopo le frecciate tramite le interviste sono 16 punti per Draymond Green e 14 per Dillon Brooks. Golden State è a 34-33, esattamente come Dallas e Minnesota: il posto nei playoff è tutt'altro che sicuro. Dopo tre sconfitte di fila, invece, Memphis sale a 39-26 e resta seconda insieme a Sacramento alle spalle di Denver.

MILWAUKEE BUCKS-BROOKLYN NETS 118-113
Terza vittoria di fila per Milwaukee, che si conferma prima ad Est grazie al 118-113 in casa contro Brooklyn. I Bucks volano subito sul +17, un vantaggio che resta tale a metà partita (64-47), poi i Nets cercano di rimontare con il 66-54 della ripresa senza tuttavia completare l'operazione aggancio. Senza Giannis Antetokounmpo, decidono le doppie doppie di Portis e Lopez, rispettivamente a 28 e 24 punti e 13 e 10 rimbalzi, oltre ai 19 di Allen e agli 11 di Jrue Holiday e Middleton. A Brooklyn, invece, non bastano i 23 di Mills e i 21 di Thomas: dopo tre vittorie arriva una sconfitta che lascia comunque i Nets al sesto posto della Eastern Conference con 37-29 di record. I Bucks, invece, salgono a 48-18 contro il 46-21 di Boston.

SACRAMENTO KINGS-NEW YORK KNICKS 122-117
La sfida tra due sorprese di questa Regular Season va a Sacramento, che batte 122-117 i Knicks. Un'altra tripla doppia per Domantas Sabonis: 24 punti, 13 rimbalzi e 10 assist con 9/15 dal campo per il lituano, che conclude solo in area aggiungendo 6 liberi. Bene anche Fox a quota 23, mentre non bastano i 25 di Barrett e la doppia doppia di Randle (23 con 10 rimbalzi) per gli ospiti. I padroni di casa partono meglio e all'intervallo lungo sono avanti di 16 punti (69-53), così nella ripresa non riesce la rimonta ai Knicks, che nonostante il ko restano comunque quinti ad Est con 39-29, ma potenzialmente agganciabili dai Nets (a 37-29). Sacramento, invece, si conferma seconda nella Western Conference insieme a Memphis con 39-26, alle spalle di Denver (46-20).

INDIANA PACERS-HOUSTON ROCKETS 134-125
Vittoria con brivido per Indiana, che si impone 134-125 su Houston all'overtime. I Pacers sprecano il +7 di vantaggio a fine terzo quarto, ma sorridono grazie al 19-10 del supplementare. I padroni di casa partono meglio e volano subito sul +11 (38-27) dopo 11 minuti, ma i Rockets risalgono sul -6 all'intervallo lungo (54-48) e recuperano grazie al 24-17 dell'ultimo periodo regolamentare, spinti dalla doppia doppia di Smith Jr, a quota 30 punti e 12 rimbalzi, dai 24 di Green e dai 23 di Martin Jr. Numeri simili anche per Tyrese Haliburton, che ne mette a referto 29 con 19 assist (massimo in carriera), ma un ottimo contributo lo danno anche gli altri 7 giocatori in doppia cifra, tra cui Turner (21), Nwora (18) e Hield (17). Ad Est, ora Indiana è tredicesima con 30-37 di record, con Washington a 31-35 che rappresenta il confine con la post Season. Sempre ultima ad Ovest, invece, Houston, a 15-51.

DETROIT PISTONS-CHARLOTTE HORNETS 103-113
La sfida tra le due peggiori squadre della Eastern Conference va a Charlotte, che batte 113-103 il fanalino di coda Detroit e centra il secondo successo di fila dopo il 112-105 in casa dei Knicks. Gli Hornets chiudono il primo quarto sul +8 (31-23) e si presentano all'intervallo sul +9 (59-50), poi gestiscono nella ripresa evitando di rimettere in partita i padroni di casa. A fine match sono 27 punti per Oubre e 21 per Rozier tra le fila degli ospiti, mentre il migliore per i Pistons è Washington a quota 20. Un successo ininfluente ai fini della classifica ad Est: Charlotte resta penultima a 22-46, ben distante da Orlando, mentre Detroit si conferma la squadra con il peggior record di tutta l'Nba (15-52).

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