BASKET

Nba: derby indigesto per i Lakers, Dallas vince e torna in corsa per i play-in

La stracittadina di Los Angeles va ai Clippers, arrivati a 11 successi di fila. I Mavs sconfiggono Sacramento e tornano in gioco per la post-season, successi per Milwaukee e Boston

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Nba: derby indigesto per i Lakers, Dallas vince e torna in corsa per i play-in - foto 1
© Getty Images

I 33 punti di LeBron James non bastano ai Lakers, che nella notte Nba vedono i Clippers arrivare a 11 successi consecutivi nel derby di Los Angeles. Sorride invece Dallas, che sconfiggendo Sacramento si rimette prepotentemente in gioco per i play-in. Successi per Milwaukee e Boston, vanno ko i Grizzlies a New Orleans. A quattro giorni dal termine della regular season, restano ancora aperti molti scenari a Ovest. Quasi tutto definito a Est.

MILWAUKEE BUCKS-CHICAGO BULLS 105-92
Milwaukee conquista la 58a vittoria stagionale e si assicura il miglior record della Nba e il primo posto dell'Eastern Conference, due traguardi che non saranno più scalfibili dalle rivali negli ultimi giorni della regular season. Mancano Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, ma i Bucks fanno il loro dovere e travolgono i Bulls nell'ultimo quarto: Chicago viene tenuta a soli 16 punti e sconfitta, dopo che si trovava in vantaggio a metà partita (49-51). Il miglior realizzatore è Bobby Portis con 27 punti, seguito da Brook Lopez (26) e Holiday (20). Chicago non va oltre i 21 punti e 11 rimbalzi di Vucevic, con un opaco LaVine fermo a quota 13, e sa già di non poter cambiare la sua classifica. I Bulls resteranno infatti decimi a Est, viste le 38 vittorie e 42 sconfitte, con due partite di distanza dai Raptors noni e un vantaggio incolmabile sull'11° posto. Già sicuramente primi, invece, Giannis e compagni (58-22).

DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 123-119
I Dallas Mavericks ottengono la vittoria della speranza, che consente loro di aggrapparsi con le unghie e con i denti a una possibile rimonta nella zona play-in. Contro i Sacramento Kings, la svolta avviene nel terzo quarto, quando i Mavs rimontano il -11 di metà partita e chiudono in parità, azzerando tutto. Basta poi vincere l'ultimo periodo per conquistare la 38a vittoria stagionale e agganciare Okc (38-42), che resta decima per gli scontri diretti, ma non potrà permettersi passi falsi. I trascinatori sono Luka Doncic e Kyrie Irving: 29 punti per lo sloveno, con 10 rimbalzi e 6 assist, mentre lo statunitense ne realizza 31 in una notte da protagonista. Li assiste alla perfezione Hardaway (24), interrompendo la serie di tre sconfitte consecutive dei Mavericks. Ai Sacramento Kings non bastano la tripla doppia di Sabonis (19 punti, 11 rimbalzi e 11 assist) e i 28 punti di De'Andre Fox per evitare la sconfitta, che impedisce loro di accorciare sul secondo posto dei Memphis Grizzlies. Resiste così il terzo posto nella Western Conference con 48 vittorie e 32 ko.

LOS ANGELES CLIPPERS-LOS ANGELES LAKERS 125-118
Prosegue la maledizione dei Lakers nel derby di Los Angeles, vinto dai Clippers per l'11a volta di fila. Un ko che matura nella fase centrale della partita, coi padroni di casa che chiudono sul +19 al riposo (71-52) e si difendono nel terzo quarto (93-82), portando a casa la vittoria. Non bastano i 33 punti di LeBron James ai Lakers, che chiude con 8 rimbalzi e 7 assist uscendo anzitempo per i falli commessi. Ne realizza 20 Austin Reaves, mentre Anthony Davis viene limitato dai Clippers e chiude a quota 17 (con 11 rimbalzi). Per i vincitori del derby losangelino, i migliori realizzatori sono Powell (27) e Kawhi Leonard (25), con ben 65 punti dalla panchina e uno Zubac a quota 17 con 13 rimbalzi. Una buonissima prestazione che rilancia i Clippers al quinto posto a Ovest (42-38), davanti a Golden State per gli scontri diretti. Lakers settimi per lo stesso motivo, nonostante lo stesso record dei Pelicans (41-39).

BOSTON CELTICS-TORONTO RAPTORS 97-93
Partita sottotono per i Boston Celtics, ma arriva comunque la vittoria nonostante le tante assenze e un ultimo quarto da 18 punti. Mancano Tatum, Smart e Horford per i padroni di casa, che si affidano così a colui che solitamente è il sesto uomo: Malcolm Brogdon vive una serata da top-scorer con 29 punti e i liberi decisivi per la vittoria, mentre Jaylen Brown si ferma a quota 25 (11 rimbalzi). Ai Raptors non bastano così i 28 punti di Siakam e i 18 di Barnes in una gara che li vede tirare malissimo da tre punti (6/33) e commettere troppe imprecisioni. Permane così il nono posto a Est per Toronto (40-40), ora a una gara dagli Hawks ottavi. Celtics sempre secondi con 55 vittorie e 25 ko.

NEW ORLEANS PELICANS-MEMPHIS GRIZZLIES 138-131
La sorpresa arriva da New Orleans, dove i Pelicans sconfiggono i Memphis Grizzlies (privi di Ja Morant) all'overtime. Una vittoria che arriva in una partita folle, ricca di colpi di scena e ribaltoni: gli ospiti chiudono addirittura sul +17 a metà gara (52-69), prima della rimonta e del pareggio al termine del quarto quarto. Si va così all'extra-time, e nei cinque minuti aggiuntivi i Pelicans dominano col punteggio di 14-7. Il miglior realizzatore di New Orleans è a sorpresa Herbert Jones con 35 punti e il suo nuovo career-high, seguito da McCollum (31) e Trey Murphy (30). Tutti e tre mettono a segno almeno cinque triple (18 in tutto), un record, mentre Ingram chiude con 24 punti e 13 assist. Numeri-monstre che bastano per sconfiggere i Grizzlies, aggrappati a Jaren Jackson Jr. che realizza 40 punti: lo supportano Brooks (25) e Bane (24), ma non basta. I Grizzlies restano così secondi a Ovest (50-30), evitando di essere avvicinati dai Kings. Pelicans a pari merito coi Lakers, ma ottavi (41-39).

DETROIT PISTONS-BROOKLYN NETS 108-123
Come da pronostico cadono nuovamente i Detroit Pistons, la peggior squadra Nba con 11 sconfitte consecutive e 22 ko nelle ultime 23 gare. I Brooklyn Nets, nonostante la reazione rivale nel terzo quarto, non vedono mai a rischio una vittoria netta inm una gara dominata. Il trascinatore è ancora una volta Mikal Bridges con 26 punti, seguito da Claxton (19) e Harris (18), con Dinwiddie a ispirare i compagni con 16 assist. Numeri che consentono ai Nets di portarsi a una sola vittoria dalla qualificazione aritmetica ai playoff, con un sesto posto pressochè blindato grazie a uno score di 44 vittorie e 36 ko. Non male, per una squadra che ha rivoluzionato tutto l'organico nella sessione di trade invernale. Ultimissimi a Est invece i Pistons, con 16 vittorie e 64 ko. Inutili i 27 punti di RJ Hampton e i 23 di Ivey.

INDIANA PACERS-NEW YORK KNICKS 129-138
Convincente e travolgente successo da parte dei New York Knicks, che hanno già la certezza dei playoff (quinti con 47 vittorie e 33 ko a Est) e giocano senza Barrett, Brunson e l'infortunato Randle, fornendo comunque una grandissima prestazione. Contro Indiana sono i talenti della squadra a trascinare New York, che resta sempre in controllo, mantenendo un margine di sicurezza contro una formazione già fuori da tutto. Superlativa la prova di Immanuel Quickley, che realizza 39 punti ed è il top-scorer del match e della squadra davanti a Grimes (36) e Toppin (32). Tutti i tre superano quota trenta punti, ma soprattutto tutti e tre realizzano più di cinque triple. Una cosa che non era mai successa prima in Nba e si è verificata due volte stanotte, qui e a New Orleans. Ai Pacers, già out dalla post-season e 12mi a Est (34-46), non bastano i 19 punti di Jalen Smith e i 17 di Mathurin.

ATLANTA HAWKS-WASHINGTON WIZARDS 134-116
La vittoria dei Nets a Detroit spegne le speranze di rimonta-playoff per gli Atlanta Hawks, che dovranno accontentarsi dei play-in e difendere il loro ottavo posto nell'Eastern Conference (41-39). Contro Washington arriva un successo ampiamente meritato per i padroni di casa, che dilagano nella ripresa e hanno nel rientrante Trae Young il loro leader: 25 punti e 16 assist per lui, che ispira Collins (23) e Murray (19) in una squadra con sei giocatori in doppia cifra. Ai Washington Wizards, già fuori da tutto e agganciati dai Pacers al 12° posto (34-46), non bastano i 25 punti di Gafford e i 20 di Davis per evitare la sconfitta in una gara che li vede chiudere con sette giocatori in doppia cifra.

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