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Nba: Denver batte i Lakers, vincono anche i Knicks e Minnesota  

La prima tornata di gare dei playoff va secondo le attese. I Nuggets non steccano in gara-1, così come New York e i Timberwolves. Esultano anche i Cavs, che battono Orlando

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Nba: Denver batte i Lakers, vincono anche i Knicks e Minnesota<br />
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© Getty Images

I playoff Nba iniziano senza risultati a sorpresa. Gara-1 sorride ai Denver Nuggets, che sfruttano i 32 punti di Nikola Jokic e un grande terzo quarto per sconfiggere 114-103 i Lakers, arrivati dai play-in. Stesso destino per i 76ers, che rischiano di perdere ancora Embiid e vengono sconfitti dai Knicks (111-104) a Est. Minnesota domina contro i Suns (120-95), mentre i Cavs non sbagliano contro Orlando: finisce 97-83, sugli scudi Mitchell (30). 

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 114-103 (1-0)
Giocare una serie decisiva contro i Los Angeles Lakers non è facile, e infatti i Denver Nuggets devono dare tutto contro una formazione che arriva dai play-in. Il match è estremamente equilibrato fino al terzo quarto, dove la seconda forza della Western Conference piazza il ribaltone con tre triple consecutive di Caldwell-Pope e un parziale di 32-18. Esulta dunque Denver, che vince gara-1 dei playoff col punteggio di 114-103 e si porta in vantaggio nella serie. Il trascinatore è sempre Nikola Jokic, che concede qualcosa di troppo a Davis nella fase difensiva, ma si scatena in attacco: 32 punti, 12 rimbalzi e 7 assist per lui, che precede un Jamal Murray da 22 punti e 10 rimbalzi. Doppia doppia anche per Aaron Gordon con 12 punti e 11 rimbalzi, ma il perfetto terzo violino dei campioni in carica è Michael Porter Jr: nonostante lo shock per la squalifica a vita del fratello Jontay, ecco 19 punti e un'ottima prova. Ai Lakers, che danno il tutto per tutto nel debutto in trasferta, non bastano i 32 punti e 14 rimbalzi di Anthony Davis. Bene anche LeBron con 27 punti, sottotono invece Russell e Reaves che si fermano a quota 13. La rivincita in gara-2, sempre in casa di Denver, sarà nella notte tra lunedì e martedì (h. 4). 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHOENIX SUNS 120-95 (1-0)
Dopo aver perso tre gare su tre nella regular season, i Minnesota Timberwolves esorcizzano la sfida contro i Phoenix Suns proprio nel momento più importante della stagione. Un primo quarto di studio è l'unico reale momento di controllo della formazione ospite, che viene travolta nei due periodi centrali: qui i T'Wolves si costruiscono un margine che supera i venti punti e blindano la vittoria, che arriva col punteggio di 120-95. La partita viene spaccata dalle giovate di Anthony Edwards, che domina i giochi nel terzo quarto segnando 18 punti: in tutto ne metterà a referto 33, trovando anche qualche episodio di trash talking con Kevin Durant. Alle sue spalle le ottime gare di Towns (19) e Alexander-Walker (18), con Gobert in doppia doppia a quota 14 punti e 16 rimbalzi. Minnesota perde Kyle Anderson per un infortunio all'anca, ma non ne risente in difesa e riesce a spegnere l'attacco dei Suns. L'unico ispirato è Kevin Durant, che chiude con 31 punti, mentre sono sottotono sia Booker (18) che Beale (15). La sesta forza della Western Conference subisce dunque un brusco ko e dovrà rifarsi in gara-2: si rigiocherà nella notte tra martedì e mercoledì (h. 1.30).

NEW YORK KNICKS-PHILADELPHIA 76ERS 111-104 (1-0)
Il match tra i New York Knicks e i Philadelphia 76ers, ovvero la seconda dell'Eastern Conference e la vincitrice del play-in contro Miami, si risolve in una sfida equilibrata e ricca di colpi di scena, come da copione tra queste due squadre. Inizialmente scattano i Sixers, che però si spengono quando Joel Embiid sembra subire l'ennesimo infortunio stagionale: l'ex Mvp accusa un problema al ginocchio, esce nel secondo quarto e i suoi subiscono un parziale di 33-12, chiudendo a -12 a metà gara. Dopo l'intervallo ecco il rientro in campo e Philadelphia si risveglia, riportandosi a +3 prima di affondare nell'ultimo quarto: un parziale di 32-22 e due triple di Josh Hart sanciscono la vittoria per 111-104 dei newyorkesi. Questa volta Jalen Brunson non è ispiratissimo, nonostante i 22 punti a referto: 8/26 al tiro e tanti errori, mentre l'ex compagno di Villanova Josh Hart è letale coi suoi 22 punti e 13 rimbalzi. Fa meglio di loro in termini di efficacia Miles McBride: 13 punti nel secondo quarto, più dei 76ers, e 5/7 da tre per spostare gli equilibri con 21 punti totali. Nelle fila degli ospiti, invece, tutto il peso dell'attacco è affidato a Tyrese Maxey e Joel Embiid, col solo Lowry (18) a supporto: il primo è il top-scorer del match con 33 punti, l'ex Mvp chiude a 29. Numeri che non bastano per evitare la sconfitta. Si torna in campo nella notte tra lunedì e martedì (h. 1.30). 

CLEVELAND CAVALIERS-ORLANDO MAGIC 97-83 (1-0)
Anche i Cleveland Cavaliers sfruttano nel migliore dei modi il fattore-campo, che viene confermato anche per gara-2, da disputarsi nella notte tra lunedì e martedì all'una italiana. Gli Orlando Magic lottano nel primo quarto, in quella che è la gara inaugurale, poi affondano con percentuali infime: 32.6% da due punti (28/86) e 21.6% da tre (8/37). Sono questi i numeri che sanciscono la vittoria dei Cavs, che non fanno molto meglio dalla distanza (26.7% e 8/30 da tre), ma si costruiscono un margine di 12 punti nella ripresa e lo difendono fino alla fine. Cleveland vince 97-83 e l'assoluto trascinatore è Donovan Mitchell: la stella dei Cavaliers debutta nei playoff con 30 punti e una prova da catalizzatore del gioco offensivo. Alle sue spalle le doppie doppie di Jarrett Allen (16+18) e Mobley (16+11), che confermano l'efficacia dei lunghi dei Cavs, mentre Garland chiude a quota 14. Nelle fila dei Magic, di contro, il migliore è Paolo Banchero con 24 punti. L'italoamericano condanna però i suoi con nove palle perse sulle 12 di squadra, e oltretutto non trova grande supporto: all'altezza del palcoscenico solo Franz Wagner con 18 punti. Servirà altro in gara-2. 

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