NBA

Nba: crisi per Denver, è out dall'In-Season Tournament. Cadono anche Boston e Minnesota

Orlando batte i Celtics e li scavalca nel girone, Nuggets ancora ko a Houston. Serataccia per i T'Wolves. Tra le big vince solo Milwaukee

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Nba: crisi per Denver, è out dall'In-Season Tournament. Cadono anche Boston e Minnesota - foto 1
© afp

La notte dell'Nba, dedicata all'In-Season Tournament, è scandita dal crollo delle grandi. Cadono le leader di Conference, coi Boston Celtics ko a Orlando (ora seconda a Est) e Minnesota sconfitta dai Kings. Ma soprattutto cadono i Denver Nuggets, che infilano la quinta sconfitta nelle ultime sette gare, perdono ancora a Houston e vengono eliminati dalla corsa all'Nba Cup. Tra le big vincono solo i Bucks, coi 31 punti di Lillard e Antetokounmpo. 

ORLANDO MAGIC-BOSTON CELTICS 113-96

I Magic sfoderano un'altra grande vittoria, la sesta consecutiva nella loro stagione, e inguaiano i Boston Celtics nella corsa all'Nba Cup. Il parziale da 17-0 nel terzo quarto, che vale la rimonta da uno svantaggio in doppia cifra e il sorpasso, indirizza la sfida fino al 113-96 finale (36-22 nell'ultimo quarto) e consente ad Orlando di superare i rivali anche nel gruppo C della zona Est di questo In-Season Tournament. Ora guidano Banchero e compagni (3-1) davanti a Boston (2-1), che in questo momento sarebbe out da tutto. Fatale l'infortunio di Porzingis nel terzo quarto, che priva i Celtics della giusta fisicità e di un appoggio per le sue stelle. Non bastano così i 26 punti di Jayson Tatum e i 18 di Jaylen Brown per evitare una bruciante sconfitta, con la leader dell'Eastern Conference (12-4) che viene tenuta sotto quota cento punti. Sorride invece Orlando, con un trascinatore a sorpresa: Moritz Wagner mette a referto 27 punti dalla panchina, precedendo Banchero (23) e il fratello Franz (17) nel tabellino. Oltre al sorpasso nel girone, Orlando firma anche l'aggancio ai Milwaukee Bucks ed è seconda a Est (11-5). 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-SACRAMENTO KINGS 111-124

Sacramento rovina la festa a Minnesota in tre modi diversi: infliggendole il primo ko casalingo, scavalcandola nel gruppo C (zona Ovest) dell'In-Season Tournament e facendole perdere la vetta in solitaria della Western Conference. Il successo matura definitivamente con nel terzo quarto, quando i Kings arrivano al +13 e si rendono di fatto imprendibili, forti di una grande serata dall'arco che li vede tirare al 49%, e di un'ottima panchina da 45 punti. Il protagonista assoluto si chiama De'Andre Fox, che mette a referto 36 punti e sfiora la tripla doppia con 7 rimbalzi e 12 assist. Alle sue spalle Harrison Barnes (18) e Monk (17), mentre Domantas Sabonis fa girare la squadra con 15 punti, 11 rimbalzi e 5 assist. Serve anche un'ottima difesa a Sacramento per resistere al rientro dei T'Wolves, che non tornano mai sotto la doppia cifra di svantaggio ed ora rischiano l'eliminazione dalla corsa all'Nba Cup: il loro score (2-1) vale infatti il secondo posto momentaneo alle spalle dei Kings (3-0). Nella gara di stanotte non bastano i 35 punti di Anthony Edwards e i 27 di Karl-Anthony Towns (con 11 rimbalzi) per evitare una sconfitta che sa di doppia beffa: il ko fa perdere la vetta in solitaria ai T'Wolves, ora primi nella Western Conference con Okc (11-4). Mentre i Kings consolidano il sesto posto con nove vittorie e sei ko. 

HOUSTON ROCKETS-DENVER NUGGETS 105-86

Houston ottiene la seconda vittoria stagionale sui Nuggets e certifica il momento di crisi dei campioni in carica dell'Nba, che mettono a referto la quinta sconfitta nelle ultime sette gare e vengono eliminati dall'In-Season Tournament dell'Nba. Lo score di Denver è di due vittorie e due ko e non consentirà la minima chance di qualificazione, con Houston seconda nel gruppo B (2-1) della zona-Ovest. I Rockets dominano sin dall'inizio, volando sul +10 nel primo quarto e chiudendo a +17 a metà partita, e non si fanno più riprendere: lo specchio della gara-horror dei campioni in carica sono i 17 punti nell'ultimo quarto e la statistica che li vede tirare al 34% dal campo. Jokic deve prendersi più tiri del consueto perchè l'attacco dei suoi non gira e chiude con una prova sontuosa: i suoi 38 punti con 19 rimbalzi e 8 assist non bastano però per evitare la sconfitta, col solo Caldwell-Pope (20) all'altezza del suo leader. Brillano invece i Rockets, che trovano un contributo consistente da Jalen Green (25) e Alperen Sengun, con quest'ultimo a sfiorare la tripla doppia con 21 punti, 15 rimbalzi e 8 assist. Bene anche VanVleet (17) e Jabari Smith (16), rispettivamente con 11 assist e 15 rimbalzi, e la squadra gira alla perfezione. I Rockets sono così settimi a Ovest (8-6), mentre Denver crolla fino al quarto posto coi Suns (10-6). 

GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 118-112

Prosegue il tracollo dei San Antonio Spurs, ultimissimi nella Western Conference (3-13) con undici ko di fila e già eliminati dall'In-Season Tournament della Nba con quattro sconfitte in quattro gare. Anche contro i Golden State Warriors non c'è pace per coach Pop e i suoi, che vedono spegnersi il loro tentativo di rimonta negli ultimi minuti e perdono col punteggio di 118-112. Non basta una buona prova di squadra, con tre giocatori sopra i venti punti: Vassell guida a quota 24, precedendo Wembanyama e Keldon Johnson che sono appaiati a quota 22. Il gioiellino francese mette a referto anche nove rimbalzi e quattro assist, ma non bastano per evitare l'ennesima sconfitta stagionale. Dall'altra parte c'è infatti uno Steph Curry straordinario, che arriva a 35 punti con 11/20 al tiro e 7/13 da tre punti, venendo supportato da Saric (20) e Klay Thompson (15) nell'ultima gara senza Draymond Green. I Warriors sono dunque decimi a Ovest (8-9) e restano in gioco per la qualificazione dal gruppo C di questo In-Season Tournament (2-1): se la giocheranno martedì notte contro i Kings. 

MILWAUKEE BUCKS-WASHINGTON WIZARDS 131-128

Nella notte della caduta delle big di questa Nba, resistono solo i Milwaukee Bucks. Serve una prova sontuosa dei tre migliori giocatori della formazione del Wisconsin per tenere a bada i Wizards, che giocano probabilmente la loro miglior gara stagionale e non fanno mai superare i sette punti di vantaggio ai rivali, in un match da diciannove (!) cambi alla guida del punteggio. Washington guida sul +1 a metà gara e cala solo nel finale, incassando l'ottava sconfitta di fila e consolidando il suo penultimo posto a Est (2-13), con l'eliminazione già in tasca nel girone (0-4). Non bastano infatti i 26 punti di Jordan Poole, i 22 a testa di Jones e Kuzma e i 20 di Kispert per evitare la sconfitta, con un'altra prova sottotono di Gallinari: solo sette punti in 18' dalla panchina. Brilla Milwaukee, che perde Khris Middleton nel terzo quarto e viene trascinata da tre stelle: Lillard e Antetokounmpo chiudono a braccetto con 31 punti ed erano i protagonisti annunciati, mentre sorprendono i 39 punti del top-scorer Brook Lopez. Numeri che valgono la vetta per i Bucks nel gruppo B della zona Est (3-0) e il secondo posto nell'Eastern Conference coi Magic (11-5). 

MEMPHIS GRIZZLIES-PHOENIX SUNS 89-110

Nonostante l'assenza di Kevin Durant si sommi a quella (prolungata) di Bradley Beal, prosegue la scalata dei Phoenix Suns, che da quando è rientrato Devin Booker sanno solo vincere: sesta vittoria consecutiva e secondo posto nel gruppo A della zona-Ovest (3-1), che potrebbe valere il ripescaggio come migliore della Conference. Il successo dei Suns matura nel secondo quarto, quando si arriva al +13 che spegne le velleità di una Memphis incapace di rialzarsi, che affonda del tutto nell'ultimo quarto (29-16). Non bastano i 21 punti di Santi Aldama e i 17 di Derrick Rose per evitare la sconfitta, nella peggior serata di Desmond Bane (6 punti): i Grizzlies, già out dal girone (0-4), consolidano così il penultimo posto a Ovest (3-12) e incassano il terzo ko consecutivo. Devin Booker invece è il trascinatore di Phoenix con 40 punti, che gli consentono di precedere Gordon (20) e firmare in maniera indelebile la vittoria che vale l'aggancio al quarto posto della Western Conference (10-6), condiviso coi Nuggets. 

LOS ANGELES CLIPPERS-NEW ORLEANS PELICANS 106-116

I New Orleans Pelicans fanno il loro dovere e mantengono la vetta nel gruppo B della zona-Ovest (3-1), con un successo che potrebbe anche valere il primo posto aritmetico qualora Houston dovesse essere sconfitta nel prossimo turno. La vittoria sui Clippers è più sofferta del previsto, perchè dopo essere andati sotto di 21 punti nel primo quarto, i losangelini si riprendono e restano in gioco fino agli ultimi minuti, dove maturano il +10 finale e la vittoria dei Pelicans. Zion Williamson (32) e Brandon Ingram (30) disputano una grande prova offensiva in una formazione che continua a soffrire quando deve difendere, ma ha un enorme potenziale quando attacca. Sono loro a condannare i Clippers all'eliminazione dall'In-Season Tournament (1-3) e ad un altro ko, che li fa scivolare all'11° posto nella Western Conference (6-8). Alla formazione di Los Angeles non bastano i 34 punti di Paul George e i venti di Kawhi Leonard per evitare la prima sconfitta dopo tre successi di fila. Esultano i Pelicans, che con tre vittorie consecutive risalgono fino al nono posto a Ovest (9-7). 

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 100-98

Rimonta incredibile dei Knicks, che vanno sotto di 21 punti nel terzo quarto con un grande parziale degli Heat (19-0) e recuperano tutto nei minuti finali di quel periodo e in un ultimo quarto da 29-11, ottenendo una preziosissima vittoria per 100-98. Il successo li tiene anche in gioco nel gruppo B (zona-Est) dell'In-Season Tournament, dove agganciano proprio gli Heat (2-1) e restano in scia ai Milwaukee Bucks (3-0). Il trascinatore è Jalen Brunson con 24 punti ed è decisivo anche l'ottimo supporto di Quickley (20) dalla panchina, con RJ Barrett a quota 18 e un deludente Randle da 13 punti (ma con otto rimbalzi e sette assist). Numeri che sarebbero stati vani se Jimmy Butler, top-scorer di Miami con 23 punti davanti al solito Adebayo (21), non avesse fallito la tripla del sorpasso sulla sirena. L'errore però c'è e gli Heat scivolano al quinto posto nell'Eastern Conference (10-6), davanti proprio ai Knicks e a Indiana (9-6). 

TORONTO RAPTORS-CHICAGO BULLS  121-108

I Raptors erano già eliminati dal gruppo C dell'In-Season Tournament e riservano lo stesso destino anche ai Chicago Bulls, sconfitti 121-108 in un match senza storia, che li vede scivolare sul -14 nel primo quarto e non rialzarsi più. La prova di Toronto non vede un leader assoluto in campo, bensì una squadra equilibrata ed efficace che porta sei giocatori in doppia cifra sui dieci schierati: guida OG Anunoby (26) davanti a Siakam (18), Schroder (17), Trent Jr. (16), Poltl (15) e Harrison Barnes (13), questi ultimi con dieci rimbalzi a referto. Un'ottima prova di tutti i Raptors che vale la prima vittoria in questo In-Season Tournament (1-2) ed elimina i Bulls (0-3), a cui non bastano i 36 punti di LaVine e i 19 di DeRozan. Quest'ultimo si fa espellere per un doppio fallo tecnico, il secondo dei quali era arrivato prendendosela per un tiro da tre di Siakam a gara finita. Prosegue così la crisi dei Bulls, saldamente terzultimi a Ovest (5-12) con tre ko consecutivi. Toronto è invece al 10° posto con otto vittorie e altrettante sconfitte. 

INDIANA PACERS-DETROIT PISTONS 136-113

I Detroit Pistons disputano una gara solida, ma crollano in un ultimo quarto disastroso (39-17) e subiscono un'altra sconfitta: sono tredici i ko di fila per il fanalino di coda dell'Eastern Conference (2-14), che aveva iniziato la stagione in modo incoraggiante prima del tracollo. Nell'ultimo periodo non funziona nulla per la formazione ospite, che subisce così la quarta sconfitta consecutiva in questo In-Season Tournament, nonostante i 31 punti di Cunningham e i 25 di Ivey, gli unici lucidi anche nel quarto decisivo. Sorridono invece gli Indiana Pacers, che blindano il primo posto nel gruppo A di questo In-Season Tournament e risalgono la classifica dell'Eastern Conference: ora sono sesti coi Knicks (9-6) e intravedono i primissimi posti. Nella vittoria sui Pistons brilla tutta la squadra, con sette giocatori in doppia cifra, ma due giocatori in particolare: Tyrese Haliburton chiude con 26 punti e dieci assist, Myles Turner con 23 punti e dieci rimbalzi. Sono loro i trascinatori di una delle rivelazioni di quest'avvio di stagione dell'Nba (e dell'Nba Cup). 

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