NBA

Nba: Bucks senza pietà a Miami, i Magic conoscono solo la vittoria

Record di triple per Milwaukee e Heat travolti, Orlando piega Oklahoma. Successi per Clippers, Warriors e Celtics

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29 triple messe a segno (con 12 giocatori diversi). Basta questo numero (nuovo record Nba) per raccontare la sfida senza storia tra Milwaukee e Miami, finita 144-97 per i Bucks sul campo dei vicecampioni in carica. Continuano solo a vincere gli Orlando Magic, che hanno la meglio anche contro i Thunder. Successi importanti per Philadelphia 76ers, Los Angeles Clippers, Golden State Warriors e Boston Celtics. Altro ko per i Washington Wizards.

MIAMI HEAT-MILWAUKEE BUCKS 97-144
È un gran bel riscatto quello con il quale i Bucks si prendono la rivincita sull’eliminazione in semifinale di Conference subita nello scorso settembre. Milwaukee travolge Miami in una partita senza storia già dopo 78 secondi. Un 10-0 di parziale per gli ospiti che non si volgono più letteralmente indietro, bombardando il canestro degli Heat dalla lunga distanza. Alla sirena finale sono 29 le triple a bersaglio firmate dai Bucks, nuovo record Nba (battute le 27 raccolte da Houston contro Phoenix nell’aprile 2019). Mai visti prima in una singola gara anche i 12 giocatori diversi a segno almeno una volta con i piedi oltre l’arco. L’unico però a non trovare la retina dalla lunga distanza è proprio il due volte MVP Giannis Antetokounmpo: per lui soltanto nove punti con nove tiri. Gli Heat non vanno oltre i 23 punti e 7 assist di Tyler Herro.

OKLAHOMA CITY THUNDER-ORLANDO MAGIC 107-118
Nikola Vucevic raggiunge il massimo in stagione, con 28 punti e 10 rimbalzi nella quarta vittoria in altrettante gare conquistata dai Magic. È la prima volta che accade in 31 anni di storia della franchigia: inoltre Orlando è una delle due squadre rimaste imbattute assieme agli Atlanta Hawks. Quarta partita oltre quota 110 per gli ospiti, che raccolgono anche 18 punti da Bacon e 14 in uscita dalla panchina di Ross. I Thunder, rimasti in partita fino alla sirena, possono recriminare per il pessimo 4/13 raccolto a cronometro fermo negli ultimi 12 minuti di gioco. Come spesso capita, Shai Gilgeous-Alexander è il migliore dei suoi con 23 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 19 punti di un convincente Isaiah Roby. Primo canestro in carriera in Nba per Aleksej Pokusevski.

PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 100-93
In una sfida in cui i Raptors sono a lungo in vantaggio anche in doppia cifra, il ritorno di Embiid consente ai Philadelphia 76ers di sorridere nuovamente: il centro camerunense domina il match vinto contro Toronto: 29 punti, 16 rimbalzi, 4 assist e +15 di plus/minus nei 38 minuti trascorsi sul parquet, nonostante un problema alla gamba che lo ha costretto a rientrare negli spogliatoi nel terzo quarto. Toronto rimanda così per la terza volta l’appuntamento con il primo successo stagionale, battuta ancora una volta nonostante i tre ventelli raccolti in quintetto: 24 punti per Kyle Lowry, a cui si aggiungono i 20 a testa di Pascal Siakam e OG Anunoby. Canestri che non cambiano la sostanza: i Raptors si fermano a quota 93 punti.

L.A. CLIPPERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 124-101
Non era assolutamente semplice rialzarsi dopo lo schiaffo tremendo incassato da Dallas e la sconfitta da 51 punti subita 48 ore prima, ma i Clippers (pur ancora senza Kawhi Leonard) ritrovano il successo in casa contro Minnesota. Lou Williams, con i suoi 20 punti in uscita dalla panchina, guida ben sette giocatori in doppia cifra per la squadra di Los Angeles, che chiude sul +20 il primo tempo, tocca il +30 nel terzo quarto e controlla senza grossi problemi il match fino alla sirena. Secondo ko consecutivo per i Timberwolves in questa trasferta a LA in cui sono stati costretti a fare a meno di Karl-Anthony Towns infortunato. Minnesota non è mai in partita, nonostante i cinque giocatori in doppia cifra (12 con 4/10 al tiro per Anthony Edwards).

DETROIT PISTONS-GOLDEN STATE WARRIORS 106-116
Gli Warriors ristabiliscono l’equilibrio tra vittore e sconfitte in questo inizio di stagione vincendo anche a Detroit. Il protagonista del successo Warriors è ancora una volta Steph Curry, autore di 31 punti con 9/17 dal campo, cinque triple, cinque rimbalzi, sei assist e un paio di recuperi. Il n°30 di Golden State trova supporto in Andrew Wiggins, che ne aggiunge 27 e sette rimbalzi con 9/19 dal campo e cinque triple a bersaglio. Arriva anche il primo canestro pesante per un Kelly Oubre da 14 punti alla sirena finale. Nonostante un Jerami Grant da 27 punti con 21 tiri dal campo e con un Blake Griffin che resta sul parquet soltanto per metà gara (8 punti in 17 minuti), i Pistons non riescono a evitare la quarta sconfitta in altrettanti match.

INDIANA PACERS-BOSTON CELTICS 111-116
Boston si prende la rivincita contro i Pacers a due giorni di distanza dal ko subìto a opera di Domantas Sabonis e, nonostante un terzo quarto da 37-25 per Indiana, i Celtics riescono a rimontare ben 17 lunghezze di svantaggio e a portare a casa il secondo successo in quattro gare. Merito dei 27 punti, di cui 14 nell’ultima frazione, e 11 rimbalzi di Jayson Tatum. Ma anche dei 20 di Jaylen Brown e dei 17 di Marcus Smart. Per i Pacers, ben 20 dei 24 punti messi a referto da Victor Oladipo arrivano nei primi tre quarti, a cui si aggiungono i 17 realizzati da TJ Warren. Sfiora ancora una volta la tripla doppia l’All-Star lituano di Indiana: 14 punti, 11 rimbalzi e 8 assist infatti per Sabonis. Prima sconfitta in questa regular season per i Pacers.

WASHINGTON WIZARDS-CHICAGO BULLS 107-115
I Chicago Bulls battono in trasferta gli Wizards e ottengono il loro primo successo stagionale, trascinati dai 23 punti di Zach LaVine (nove consecutivi in uno dei passaggi cruciali della sfida nel terzo quarto) e dai 18 messi a referto da Coby White. Un inizio di stagione invece da dimenticare a livello di squadra invece quello di Washington: lo 0-4 di record è la peggiore partenza degli ultimi otto anni (quando nel 2012 la stagione iniziò con 12 sconfitte in fila). Non basta dunque un Russell Westbrook ancora una volta in tripla doppia, la terza in altrettante gare con gli Wizards: 21 punti, 15 rimbalzi e 11 assist a cui si aggiungono i 29 realizzati da Bradley Beal. Evidentemente ancora troppo poco per sperare di vincere la prima partita.

PHOENIX SUNS-NEW ORLEANS PELICANS 111-86
Successo convincente (il secondo di fila) per i Suns, che trovano lo strappo decisivo nel secondo quarto, dominato dalla squadra di Monty Williams 35-15. Una dimostrazione di forza che prosegue dopo l’intervallo lungo, con un terzo parziale da 34-17, che mette definitivamente fine alla contesa. Jae Crowder è il miglior marcatore di Phoenix con 21 punti e 5 triple a segno; dietro di lui fa bene Cameron Johnson dalla panchina con 18. Doppia doppia per Deandre Ayton (13 con 12 rimbalzi). Il migliore per New Orleans è Zion Williamson, che tira bene dal campo (9/13) e mette 20 punti a referto, ma con soli 2 rimbalzi. Male i Pelicans al tiro da tre punti (soltanto 3/24). Arrivano i primi due canestri stagionali dal campo per Nicolò Melli, che resta in campo 16 minuti, segna 5 punti e cattura 8 rimbalzi.

CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 86-95
I Knicks infliggono ai Cavaliers il primo ko stagionale e si prendono la loro seconda vittoria consecutiva. Il protagonista è Julius Randle, autore di una tripla doppia da 28 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. New York ha già 16 punti di vantaggio all’intervallo e alla sirena finale chiude con un ottimo 14/25 da tre. Ci sono inoltre un Reggie Bullock a quota 17 e Elfrid Payton con 14, 8 rimbalzi e 7 assist. Niente da fare per Cleveland, nonostante la doppia doppia da 18 punti e 17 rimbalzi (più anche 6 stoppate) di Andre Drummond. Se New York tira bene da tre, la prestazione dei Cavs è diametralmente opposta: i padroni di casa sbagliano le prime 10 triple e chiudono con 7/32. Collin Sexton è il top scorer dei Cavs a quota 20, ma solo con 6/17 al tiro.

SACRAMENTO KINGS-DENVER NUGGETS 125-115
C’è lo zampino di Tyrese Haliburton (scelta in Lottery dei Kings all’ultimo Draft) nel successo conquistato da Sacramento contro Denver: otto dei suoi 13 punti arrivano nel quarto periodo, decisivi nell’allontanare definitivamente i Nuggets nel punteggio. Alla sirena finale è uno dei sette giocatori in doppia cifra, guidati dai 24 punti e nove assist di De’Aaron Fox, a cui si aggiungono i 20 con 5 rimbalzi di Richaun Holmes. Nikola Jokic va ancora una volta in tripla doppia ma non serve per uscire imbattuti: per il centro serbo sono 26 punti, 12 assist e 11 rimbalzi, a cui si aggiungono i 30 punti e 10 rimbalzi raccolti da Michael Porter Jr.

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