Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

NBA

Nba: Boston sconfigge Phoenix, Oklahoma si riprende la vetta a Ovest

I Thunder approfittano dell'assenza di Luka Doncic e riagganciano Denver a quota 46 vittorie e 20 sconfitte. Dominio a Est per i Celtics, che travolgono i Suns. Vince Milwaukee

15 Mar 2024 - 08:37
 © Getty Images

© Getty Images

Nelle gare della notte dell'Nba, i Boston Celtics dimostrano ancora una volta la loro attuale superiorità su ogni altra squadra della lega. Brown, Tatum e compagni sconfiggono nettamente i Phoenix Suns col punteggio di 127-112 e proseguono nel loro dominio a Est, mentre Oklahoma si riprende la vetta a Ovest sconfiggendo i Mavs. Sorride anche Milwaukee, che rimonta i Sixers e insegue Boston. Vincono i Clippers e i Knicks, Houston travolge i Wizards. 

BOSTON CELTICS-PHOENIX SUNS 127-112
Prova di forza dei Boston Celtics, che si confermano la squadra più in forma dell'intera Nba e travolgono i Phoenix Suns col punteggio di 127-112, che matura principalmente grazie allo scatto nel terzo quarto. Qui i padroni di casa piazzano un parziale di 37-25 che risulterà decisivo per la vittoria finale, in una gara che vede i Celtics chiudere con 25 triple a referto (record stagionale) e il 50% da tre. Jaylen Brown è il migliore della sfida con 37 punti e una prestazione da uomo simbolo, che lo vede tirare al 14/23 dal campo e 5/8 dalla distanza. Alle sue spalle i 26 punti di Jayson Tatum e i 24 di Al Horford, che bastano per sconfiggere una Phoenix che schiera i suoi Big Three. Il migliore dei Suns è Devin Booker con 23 punti, precedendo Beal (22) e Durant (20), ma nonostante la prestazione di KD e quella di Allen (20) arriva un'altra sconfitta per gli ospiti. Phoenix resta così settima a Ovest con uno score di 38-28 e una sconfitta in più della sesta classificata, che vorrebbe dire accesso diretto ai playoff. Boston invece domina a Est, dove guida con 52 vittorie e 14 sconfitte, da unica squadra Nba capace di superare i cinquanta successi (quattro di questi consecutivi). 

OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 126-119
Importante prova di maturità degli Oklahoma City Thunder, che dimostrano di saper sfruttare anche le debolezze altrui e approfittano dell'assenza di Luka Doncic per sconfiggere i Dallas Mavericks, che cadono col punteggio di 126-119 senza la loro stella. Dopo un avvio decisamente equilibrato, Okc scatta nel terzo quarto (95-87) e non si volta più indietro, gestendo alla perfezione ogni singolo momento della sfida. I Thunder si riprendono così la vetta a Ovest, riagganciando Denver (46-20), con l'ennesima prestazione da Mvp stagionale di Shai Gilgeous-Alexander: il canadese chiude con 31 punti, 9 rimbalzi e 5 assist, tirando 9/16 dal campo, e precede un sontuoso Jalen Williams (27). Oklahoma porta in doppia cifra anche Giddey (18), Lu Dort (12) e uno spento Holmgren (11), blindando così la vittoria. D'altro canto Dallas, che resta ottava nella Western Conference (38-29), si aggrappa senza esito ai 36 punti e 12 assist di Kyrie Irving, che sbaglia qualche tiro di troppo e perde quattro palloni preziosi. Alle sue spalle brillano Hardaway (23) e un Gafford da 19 punti e 15 rimbalzi, ma arriva la (meritata) sconfitta. 

MILWAUKEE BUCKS-PHILADELPHIA 76ERS 114-105
Successo in rimonta e nell'ultimo quarto per i Milwaukee Bucks, che continuano a non convincere completamente sotto la guida di Doc Rivers e ad aggrapparsi disperatamente al talento di Giannis Antetokounmpo. Il greco non sbaglia nemmeno un tiro nel quarto e decisivo periodo, che vede i padroni di casa scappare col punteggio di 34-22 e ribaltare il +3 dei Sixers, sconfitti 114-105. Non bastano i 30 punti di Tyrese Maxey ad una squadra rimaneggiata, che porta solo altri due giocatori in doppia cifra e riesce comunque a restare in vantaggio per tre periodi, nonostante le assenze a ripetizione. I Sixers restano settimi a Est (36-30) e vengono sconfitti da una Milwaukee che, nonostante le sue difficoltà e fragilità, è saldamente seconda con 43 vittorie e 24 sconfitte in una Conference dominata da Boston. L'uomo decisivo è Giannis Antetokoumpo, che segna 32 punti con 11 rimbalzi e 7 assist: 13 di questi firmano la rimonta nell'ultimo periodo, col greco che tira 9/12 dal campo. Alle sue spalle Lopez (19) e Lillard (17), mentre l'apporto di Danilo Gallinari è pressoché nullo: un rimbalzo, un assist e zero punti in cinque minuti sul terreno di gioco. 

CHICAGO BULLS-LOS ANGELES CLIPPERS 111-126
Chicago viene espugnata dai Los Angeles Clippers, che si portano subito sul +11 nel primo quarto e decidono di non voltarsi più indietro, controllando la partita per tutti e quattro i periodi e sconfiggendo 126-111 i Bulls. Senza James Harden, out per un problema alla spalla, la formazione ospite disputa un'ottima prova di squadra e ha due assoluti protagonisti: Paul George tira 11/12 dal campo e chiude da top-scorer della sfida con 28 punti, precedendo Kawhi Leonard (27). Alle loro spalle le ottime gare di Powell (18) e Hyland (17), che aiutano a regalare la vittoria ai Clippers. Sbagliano troppo i Bulls al tiro e il migliore è DeMar DeRozan, che chiude con 21 punti e 6/16 al tiro, un dato che esemplifica le difficoltà dei padroni di casa: alle sue spalle, non bastano i 19 punti di Vucevic e i 17 di Alex Caruso, così come i sei giocatori in doppia cifra. I Bulls restano noni a Est (32-35), Clippers quarti a Ovest (42-23). 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW YORK KNICKS 93-105
La difesa condanna nuovamente i Blazers, che affondano nel secondo quarto (29-16) e vengono sconfitti 105-93 dai New York Knicks, che capitalizzano nel migliore dei modi il +14 di metà gara e la strepitosa gara della loro stella. Jalen Brunson, che ha superato i problemi fisici, disputa infatti una prova da assoluto trascinatore e chiude con 45 punti e 17 liberi, attaccando regolarmente il ferro con efficacia. La sua prestazione da sogno maschera sotto il tappeto le difficoltà dei Knicks che, pur dominando in area (58-34 il punteggio), tira al 43.7% dal campo e 20.7% da tre. Dati che vengono dimostrati dai numeri del resto della squadra, coi soli Anunoby (12) e DiVincenzo (12) in doppia cifra. Brunson la decide, mentre Portland non riesce a capitalizzare la strepitosa prova di DeAndre Ayton: 31 punti e 14 rimbalzi per lui, che chiude davanti a Banton (16) e Scoot Henderson (12) nel tabellino dei padroni di casa. Arriva però l'ennesima sconfitta per i Trail Blazers, che restano penultimi a Ovest (19-47). Restano quarti nell'Eastern Conference, invece, i Knicks (39-27). 

HOUSTON ROCKETS-WASHINGTON WIZARDS 135-119
Non c'è storia a Houston, dove i Rockets segnano 75 punti nei primi due quarti e volano subito sul +19 contro i Wizards, che non oppongono una reale resistenza e subiscono la 55a sconfitta stagionale, consolidando l'ultimo posto a Est (11-55). L'unica buona notizia per gli ospiti, in un ko per 135-119 che lascia poco spazio alle repliche, sono le prestazioni del loro terzetto offensivo: Jordan Poole realizza 25 punti dalla panchina, precedendo Avdija (24) e Kuzma (23). Questo trio però non viene supportato da una difesa arrendevole, che fa fare ai Rockets ciò che vogliono nell'altra metà campo. Ne approfitta soprattutto Jalen Green, che chiude con 37 punti e 8 rimbalzi in una gara da All-Star e assoluto protagonista, precedendo VanVleet (27) e un Amen Thompson da 20 punti e 10 rimbalzi. Houston ne porta sei in doppia cifra e resta 11a nella Western Conference (31-35), regalandosi una speranza: i play-in distano solo tre vittorie. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri