NBA

Nba: Belinelli riaccende il sogno playoff di San Antonio, Gallinari non basta a Oklahoma City contro Memphis

Dopo due ko, gli Spurs ritrovano l'azzurro e stendono gli Utah Jazz. Brutta sconfitta per i Thunder, sorride invece Melli: i Pelicans vincono su Washington

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Torna in campo Marco Belinelli e San Antonio riprende a vincere. Dopo due ko, infatti, gli Spurs fanno 119-111 contro Utah e tornano a sperare nei playoff: 8 i punti per l'azzurro. Ne fa 10 Nicolò Melli e i suoi Pelicans battono Washington per 118-107. Notte amara per Danilo Gallinari, che mette a referto 12 punti ma vede Oklahoma City perdere 121-92 contro Memphis. Toronto cade contro Boston (100-122), Nets e Magic aritmeticamente ai playoff.

SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 119-111
Otto punti in 18 minuti, proprio quelli che servono per raccogliere una vittoria fondamentale per tenere vivo il sogno playoff. Sono quelli che mette a referto Marco Belinelli, uno dei fattori che permettono ai San Antonio Spurs di stendere Utah e arrampicarsi fino al decimo posto in Western Conference. Per l'emiliano solo un piccolo assaggio di campo, dopo il recente infortunio che lo aveva colpito, ma un impatto decisivo sulle sorti della sua squadra. I texani partono subito forte, flettono in avvio di terzo periodo e riescono poi a resistere al ritorno dei pur rimaneggiati Jazz (che a loro differenza hanno però un piede e mezzo già in post-season). Per una sera, però, non basta Jordan Clarkson ai ragazzi di Salt Lake City: sono 24 i suoi punti a referto, pareggiati però da Derrick White per San Antonio. La firma, poi, ce la mette Belinelli.

NEW ORLEANS PELICANS-WASHINGTON WIZARDS 118-107
Altro italiano che può sorridere e sentirsi decisivo nelle sorti dei suoi è Nicolò Melli. Anche per lui i minuti in campo, in uscita dalla panchina, sono solo 18: un lasso di tempo che però gli basta a raccogliere sei rimbalzi e tre stoppate, mettendo a referto 10 punti (anche grazie a due centri dall'arco). Un ottimo impatto in una partita vinta dai Pelicans di 11 punti, e dovendo ancora una volta rinunciare a Zion Williamson. I giocatori "caldi" però certamente non mancano a New Orleans, come dimostrano i 28 punti di Jrue Holiday e i 17 di Brandon Ingram: Portland, attualmente nona a ovest e lontana una gara e mezza, è avvisata. Chi invece abbandona definitivamente le ambizioni playoff è Washington: Wizards alla quinta sconfitta su cinque in quel di Orlando e già matematicamente fuori dalla post-season. I 23 punti di Hachimura, i 22 di Bryant e i 20 di Brown Jr servono solo per gli almanacchi.

MEMPHIS GRIZZLIES-OKLAHOMA CITY THUNDER 121-92
Unico italiano a chiudere la notte della Nba a capo chino è Danilo Gallinari, che pure ha modo di realizzare 12 punti nei suoi 19 minuti (pochini) trascorsi in campo. I suoi Thunder cadono infatti abbastanza rovinosamente contro i Grizzlies, che ancora non avevano mai vinto nella bolla di Orlando. Memphis parte male, ma accelera a cavallo dell'intervallo lungo e respira: l'ottavo posto in Western Conference, l'ultimo utile per centrare i playoff e quello nel mirino di tante, resta per ora faticosamente conservato. Per la franchigia del Tennessee sono decisivi un Jonas Valanciunas in doppia doppia (19 + 11 rimbalzi), Ja Morant che la sfiora (19 + 9 assist) e i 22 punti di Dillon Brooks. Male invece Oklahoma City, nonostante un quintetto tutto in doppia cifra. Ma nessuno va oltre i 17 punti di Chris Paul, e la vittoria nel finale non appare mai realmente alla portata dei Thunder.

TORONTO RAPTORS-BOSTON CELTICS 100-122
Chi invece perde in maniera piuttosto imprevedibile sono i Toronto Raptors, che nella loro fortunata campagna in Florida per ora non avevano perso un colpo e lungo il loro cammino erano riusciti a stendere anche i Lakers. Nulla da fare però per i canadesi contro Boston, in quella che potrebbe essere una semifinale di Conference a Est. I Celtics azzannano i campioni in carica, portandosi anche sul +40 e potendosi permettere di girare gli uomini contro una delle squadre del momento, per una notte tradita dai suoi big. Lo dimostra il tabellino, che presenta il primo uomo Raptors solo a quota 13 punti: li realizza Fred VanVleet, autore però di ben 14 tentativi a canestro. Dall'altra parte invece è Jaylen Brown a prendersi la scena, con 20 punti all'attivo e quattro triple a segno. Bene anche Jayson Tatum (18) e Kemba Walker (17). Questa Boston può già permettersi di sognare.

BROOKLYN NETS-SACRAMENTO KINGS 119-106
Chi invece è già a un passo dall'incubo sono i Sacramento Kings, unica franchigia dell'intera Nba ad aspettare i playoff da più di dieci anni e che nella bolla di Orlando ha potuto finora fare festa una sola volta. Contro i Nets però i californiani sono letteralmente irriconoscibili, e permettono a Brooklyn di festeggiare la conquista aritmetica dei playoff. E dire che ai newyorkesi mancano diversi uomini cardine, ma a caricarsi la squadra sulle spalle è Caris LeVert: 22 punti e 7 assist per lui. Decisivo anche Joe Harris con i suoi 21 punti, poi Jarrett Allen azzecca una prova da 17 con 11 rimbalzi e 8 assist che rappresenta il suo nuovo massimo in carriera. In casa grigioviola l'unico mezzo sorriso giunge dai 27 di Bogdan Bogdanovic, ma l'impressione è che ancora una volta sia già quasi tutto da prendere e mettere in archivio nell'attesa dell'ennesima rivoluzione.

PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 108-101
Altra squadra in festa dopo la notte sono i Sixers, che tornano per la prima volta a vincere da quando Ben Simmons è fermo per infortunio e regalano un'amarezza ai Magic (che pure giocano in "casa"). Philadelphia ritrova in quintetto un Al Horford capace di mettere a referto 21 punti e di rivelarsi un fattore per i suoi, quasi al pari di Tobias Harris (23 + 15 rimbalzi). Dopo l'intervallo lungo sale quindi in cattedra Joel Embiid, che ne infila 16 dei suoi 23 e indirizza la partita verso Phila. Per Orlando il dispiacere è però relativo, dato che il contemporaneo ko di Washington significa playoff aritmetici. Sarà però necessario ripartire da qualcosa di più rispetto ai 22 punti di Evan Fournier e i 21 con 12 rimbalzi di Nikola Vucevic.

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