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Nba All Star Game: serata speciale in campo per Tamberi

Spettacolare schiacciata del campione olimpico in occasione del Celebrity Game, che ha aperto il grande weekend americano: "Ho vissuto un sogno"

19 Feb 2022 - 12:14
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Sei mesi dopo Tokyo, Gianmarco Tamberi vola ancora. Questa volta, però, lo ha fatto sopra il canestro nel Celebrity Game, evento che ha aperto la tre giorni dell’All Star Game Nba 2022. Una schiacciata clamorosa quella di Gimbo: al volo con una mano dopo l’errore di un compagno di squadra. Un gesto atletico davvero impressionante quello dell’oro olimpico nel salto in alto, grandissimo appassionato di pallacanestro e anche ottimo giocatore.

L’All Star Game ha preso il via ufficialmente la scorsa notte: una tre giorni che porterà all’evento teoricamente più spettacolare dell’annata Nba che precede i playoff. Si sono giocati in particolare il Celebrity Game e il Rising Stars Challenge. Nel primo si sono sfidati il Team Walton e il Team Nique. A prevalere è stato il primo per 65-51, in quel del Wolstein Center di Cleveland, sede diversa da quella dove c’è il fulcro dell’azione in questo fine settimana. 18 i punti dell’MVP Alex Toussaint.

Nel Team che è stato sconfitto era presente anche Gianmarco Tamberi. Il campione olimpico nel salto in alto a Tokyo 2020 è riuscito a prendersi la scena con un paio di schiacciate entrate subito negli highlights della partita. La prima a rimbalzo d’attacco, arrivando dal lato debole e cogliendo alla sprovvista la difesa, la seconda sfruttando la stanchezza nel finale e colpendo in contropiede. Giocate celebrate con tanto di aeroplanino. Una serata unica per l’atleta italiano, che ha catturato le attenzioni anche dei giocatori Nba, come LaMelo Ball. "Mi tremavano le gambe, ogni tiro libero tornavo bambino. A un certo punto mi mancava il respiro, ma ho chiesto di non sostituirmi. Ho detto 'vi prego è il mio sogno'. E spero di aver fatto vivere un sogno a tanti italiani", ha detto "Gimbo".

Il Rising Stars Challenge, invece, quest’anno ha subìto un cambiamento importante di format. Quattro squadre miste con rookie, sophomore (cioè giocatori al primo e secondo anno) e prospetti della G League, allenatori che fanno parte dell’Nba 75th Anniversary, ovvero il gruppo dei 75 più grandi di sempre riaggiornato quest’anno rispetto ai 50 dichiarati 25 anni fa. Nelle semifinali era necessario arrivare a quota 50 punti e questo è stato realizzato dal Team Isaiah sul Team Worthy per 50-49 (16 Bey, 10 Bane e Stewart; 20 Green, 16 Suggs). Successivamente ha replicato il Team Barry sul Team Payton per 50-48 (13 Mobley e Cunningham; 12 McDaniels, 10 Hyland). Dopo di che il Team Barry ha sconfitto il Team Isaiah per 25-20 con 5 di Mobley, Cunningham e Tate contro 12 di un quasi solitario Achiuwa. Cade Cunningham è stato nominato MVP dell’evento.

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