Intervenuto sulle pagine de La Provincia di Como, uno dei protagonisti del ritorno in A dell'Acqua San Bernardo ha specificato alcuni dei temi dell'annata vissuta a Cantù. Così Ricky: "Me la sto godendo tantissimo. Soprattutto dopo quest'anno e mezzo di alti e bassi. La volontà era quella di salire: la pressione, qui a Cantù, è sempre stata tanta. Ma anche positiva, per amor del cielo. Un po' si è fatta sentire. Nei momenti più delicati e difficili e in quelli decisivi, siamo stati bravi a compattarci. Tutti avevamo tanta, troppa voglia di vincere. E di godersi l'estate al meglio. A livello personale ho ben presto capito di stare bene e di avere una grande voglia di vincere e chiudere nel migliore dei modi. Il punto di svolta? Il canestro di Valentini con Cividale, soprattutto per il momento che stavamo attraversando. Non era scontato dovessimo uscire in quel modo in uno che era a tutti gli effetti uno scontro diretto. I due punti allo scadere e con quel tiro ci hanno fatto bene. Futuro? Non solo ho contratto, ma qui mi trovo molto bene. E mi farebbe piacere rimanere, anche per tanti dei discorsi che abbiamo fatto in questo anno e mezzo. A cominciare dalla nuova Arena, sarebbe un piacere portare la squadra anche nel palazzo nuovo e farlo da protagonisti. Poi lo sport, un po' come la vita, può disegnare pagine che credevi impensabili... Lo ripeto. Io a Cantù sto molto bene e non ho dubbi sulla possibilità di rimanere. Anche perché mi piacerebbe diventare quel simbolo d'identità che mi ero prefissato di essere a inizio avventura. Se mi vogliono, ci sono".