TEMA SICUREZZA

Kobe Bryant ha perso la vita su un elicottero Sikorsky S-76B: non è il primo incidente mortale

Jorge Lorenzo: "Non volate in elicottero, ho perso molti amici"

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L'incidente di Kobe Bryant ha riaperto il dibattito sulla sicurezza degli elicotteri. La dinamica dello schianto a circa 300 km/h del Sikorsky S-76B a Calabasas non è ancora chiara, ma c'è chi parla di "condizioni meteo che non rispettavano gli standard minimi per volare". La nebbia non avrebbe permesso al pilota di vedere la collina alta 518 metri e l'azienda produttrice dell'elicottero, la Sikorsky Aircraft Corporation, si è subito detta disponibile a collaborare la NTSB (National Transport Safety Board) per le indagini. 

L'ex stella dei Lakers era solito viaggiare in elicottero per evitare il traffico intenso tipico di Los Angeles, ma preferiva noleggiarlo piuttosto che averne uno di proprietà. Con le altre otto vittime era a bordo di un Sikorsky S-76B che è in produzione dal 1977. I numeri riguardo agli incidenti di questo aeromobile sono un po' inquietanti: 17 dal 1986 di cui 8 mortali (36 le vittime) secondo i dati del sito Avion Safety Database. Il primo è datato 6 giugno 1986 in Massachusetts, mentre l'ultimo schianto mortale, prima di quello fatale a Kobe Bryant, risaliva al 30 gennaio 2003 in Thailandia.

Il Sikorsky S-76B è un elicottero dedicato principalmente al trasporto di civili e al momento ce ne sono 875 in tutto il mondo. L'azienda produttrice è dal 2015 una filiale del colosso statunitense nel settore aerospaziale e militare Lockheed Martin. Infatti la Sirosky fornisce i mezzi all'esercito americano, ma non solo. Tra i clienti ci sono anche Donald Trump e la famiglia reale inglese oltre all'esercito spagnolo e alla guardia costiera giapponese. 

Per molti volare in elicottero fa paura e su questo, nel ricordare Kobe Bryant, si è espresso pubblicamente Jorge Lorenzo che ha consigliato a tutti di evitarli: "Non sono mai stato un fan degli elicotteri, nonostante il loro dinamismo e la loro agilità li evitavo ogni volta che potevo e incoraggiavo i miei amici a fare lo stesso . Oggi hanno causato un’altra vittima, una delle più grandi nella storia del basket. Un altro esempio di quanto sia fragile la vita, godiamola finché possiamo. (Ed evitare gli elicotteri fino a quando non saranno più sicuri)".

L'ex pilota MotoGP, incalzato poi da molti follower, ha spiegato su twitter: "Non li prendo, ho perso 8 amici in elicottero. Capisco che il mio Tweet potrebbe offendere per non limitarmi a ricordare, ma non mi interessa. Purtroppo Kobe e le altre vittime non possono tornare indietro, ma spero che il mio post serva ad altri per essere felice“.

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