INTERVISTA ESCLUSIVA

Cavina, un'altra impresa con Cremona: "Vado di nuovo a piedi fino alla casa del presidente"

Il coach si gode un'altra stagione indimenticabile e si prepara a onorare il voto: 35 km a piedi, dal PalaRadi fino alla casa del presidente, a Soncino. "Abbiamo vissuto due stagioni indimenticabili, del futuro parleremo a breve"

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Due stagioni indimenticabili, per Cremona e per Demis Cavina. Dopo aver vinto tutto in quella passata (campionato, Coppa Italia e Supercoppa in A2), la Vanoli ha proseguito il suo momento d'oro conquistando la salvezza. L'ha fatto, dopo un cammino a tratti esaltante, nel modo più spettacolare possibile: battendo nel derby la capolista Brescia, regalando una grande festa al PalaRadi. Una prestazione di altissimo livello con un finale da ricordare, che per Cavina vale come ciliegina sulla torta.

"È stato un finale di partita entusiasmante, la cosa più bella ovviamente è aver festeggiato tutti insieme negli spogliatoi. Una partita dal valore doppio, perché un derby, perché giocata in condizioni non ottimali con tutti gli infortuni che avevamo: è stata una doppia emozione, è la ciliegina sulla torta di una stagione fantastica".

Difficile, per il coach, scegliere quale tra le ultime due stagioni è quella più esaltante. 

"Sono due stagioni clamorose, lo scorso anno siamo ripartiti da una retrocessione costruendo un progetto nuovo, non è semplice vincere tutto a prescindere da quelle che sono le ambizioni e farlo in un campionato di alto livello com'è quello della seconda lega italiana. Quest'anno è altrettanto clamoroso, a mio avviso la Serie A è cresciuta tanto e non essere mai stati nelle ultime due posizioni dall'inizio della stagione ha un valore importante. Sono molto contento per quello che abbiamo fatto, non so però scegliere quale delle due sia la più importante, penso siano due stagioni clamorose".

Una delle forze della Vanoli, nel biennio, è rappresentata sicuramente dal gruppo.

"Penso sia nato un gruppo di grandi qualità umane, abbiamo scelto persone prima che giocatori e questo si è visto nel quotidiano. L'impronta italiana in questo gruppo è stata fondamentale, anche per far capire ai giovani stranieri in che realtà giocavano e cosa vuol dire giocare a Cremona. La loro impronta è stata molto importante nel lavoro di tutti i giorni, penso che la cosa più bella di questo gruppo è che ha avuto, dall'inizio, una forte identità".

Cavina non si proietta troppo in avanti: c'è da finire il campionato nel miglior modo possibile, poi si parlerà anche di futuro.

"Adesso l'obiettivo è finire nel migliore dei modi il campionato. Nonostante gli infortuni, vogliamo comunque portare a termine la stagione continuando a giocare come sappiamo. Nel breve, nel nostro futuro c'è questo. Poi, a bocce ferme, ci sederemo io, Andrea a Aldo (Conti e Vanoli, general manager e presidente, ndr) nel suo ufficio, come capita spesso e ognuno dirà la sua. Faremo di tutto perché questo progetto continui: la volontà c'è, è molto bello lavorare in situazioni in cui c'è fiducia, l'ho sentita fin dall'inizio. L'augurio è che si possa continuare questo progetto insieme".

E, soprattutto, ci sarà tempo per onorare il voto fatto a inizio stagione, bissando quanto fatto alla fine della scorsa stagione.

"Assolutamente, un voto che abbiamo fatto a inizio anno con lo staff. Qualcuno l'anno scorso l'abbiamo perso per strada perché c'erano 40 gradi, era inizio luglio. Quest'anno la fortuna è che il tempo sarà più clemente. Siamo pronti, non mi sono allenato, ma ho uno staff che mi supporta anche in questo e sarà il suggello di una grande stagione e una grande festa. Sono pronto per la fatica". 

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