Intervenuto sulle colonne de La Nuova di Venezia e Mestre, il patron dell'Umana Reyer ha tracciato il bilancio della stagione orogranata, conclusasi a gara-5 nei quarti di finale contro Bologna: "C’è amarezza, tanta amarezza: siamo arrivati veramente a un passo dal realizzare una grande impresa al cospetto di una squadra con un roster da Eurolega. Non mi focalizzerei sull'ultima azione di gara-5, siamo riusciti a segnare 84 punti in casa della squadra che ha vinto la regular season. Un giudizio complessivo? È difficile: fino a metà dicembre ha giocato una squadra, da metà dicembre in poi un'altra. Abbiamo perso Munford dopo una manciata di minuti nella gara d'esordio con Treviso, nella partita successiva a Lubiana si è infortunato Ennis e in allenamento pochi giorni dopo Parks: ci siamo ritrovati senza tre esterni nel giro di una decina di giorni. A organico completo la Reyer ha dimostrato di poter competere contro chiunque, come ha dimostrato nei playoff con la Virtus. La situazione con coach Spahija? C’è un altro anno di contratto con la clausola di uscita per entrambe le parti. La stagione è appena terminata, faremo tesoro degli errori che sono stati commessi, ma chiudiamo on la consapevolezza che era stata allestito un roster competitivo".