Nba, la delusione di Curry. Ma il suo non è un fallimento

Gara-7 vinta da Cleveland non cancella la straordinarietà della stagione dei Warriors

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Steph Curry ha perso e subito sono iniziati i processi. "Scompare quando conta", "il basket di Golden State è finito, perdente", "i record non contano se poi alla fine si perde". Tutti giudizi sbagliati, tirati fuori dopo che l'ago della bilancia di gara-7 ha detto Cavs. Ad un certo punto dell'ultima sfida, sommando i punti totali si era sul 681 pari. Poteva vincere Golden State, poteva vincere Cleveland. Non ci sono giudizi assoluti al termine di questa serie che è già un po' storia.

Curry ha pianto. E in conferenza stampa ha recitato un mea culpa davvero sentito: "Non ho giocato come dovevo, non sono stato d'aiuto per i miei compagni come spesso voglio fare. Ci ho provato, non ci sono riuscito. Gara-7 mi perseguiterà a lungo, ma sarà uno stimolo per migliorare ancora". Migliorare, sì. Lo dice il primo Mvp stagionale della storia votato all'unanimità, quello che per tutto l'anno abbiamo dipinto come messia di un nuovo basket.

Gira su Facebook, in maniera anche un po' cattiva, una vecchia foto di Scottie Pippen: "72-10 don't mean a thing without the ring". Si riferiva al record del 1995-1996 dei Chicago Bulls in regular season, battuto dagli irresistibili Warriors, capaci di vincere 73 partite e di perderne soltanto 9. Nel '96 i Bulls di Jordan vinsero l'anello, quest'anno Curry e compagni non hanno saputo bissare il successo dell'anno scorso.

Non è finita un'era appena iniziata. Abbiamo solo goduto della bellezza del basket nella sua massima espressione. Curry è mancato, vero: ma chi se se davvero il problema al ginocchio occorsogli a fine aprile non lo abbia frenato un po'? Per una volta siamo qui a raccontare record al negativo, per Curry e per i Warriors. Qualche esempio: era successo 32 volte che una squadra andasse 3-1 nelle Finals, vincendo in tutte e 32 le occasioni. 15 su 18 volte gara-7 era stata vinta dalla franchigia di casa. Curry è il primo Mvp della regular season dopo Kobe Bryant nel 2008 che perde le Finals. Stavolta ha vinto LeBron, l'anno prossimo si ripartirà con Golden State di nuovo favorita e a caccia di record. È il basket.

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