Nba: Gallinari schianta i Celtics, Toronto cade a Cleveland

Il 'Gallo' ne mette 25 nel successo per 140-115 di LA, i Raptors si arrendono 126-101 ai Cavs

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Danilo Gallinari è on fire. Quinta vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers, che schiantano i Boston Celtics 140-115 grazie ai 25 punti del 'Gallo'. Brutto passo falso per i Toronto Raptors, che crollano a Cleveland 126-101, mentre si ferma la striscia dei Pistons, travolti 103-75 da Brooklyn. OKC vince 98-89 a Salt Lake City contro i Jazz una gara sofferta e nervosissima, in cui Russell Westbrook arriva quasi a contatto con i tifosi di casa.

LOS ANGELES CLIPPERS-BOSTON CELTICS 140-115
I Los Angeles Clippers non si fermano più. Quinta vittoria consecutiva per Gallinari e compagni, che continuano la propria scalata alla Western Conference. La squadra di Doc Rivers prosegue nel proprio magic moment surclassando i Boston Celtics 140-115, reduci dalla vittoria contro i cugini dei Lakers. Il merito è, ancora una volta, del duo Gallinari-Williams, che mette a ferro e fuoco la difesa biancoverde. L'azzurro chiude con una prova superlativa da 25 punti e ottime percentuali al tiro (9/12 dal campo con 4/5 da tre punti e 3/3 ai liberi), il secondo ne aggiunge 34 uscendo dalla panchina e scrive una piccola pagina di storia, diventando il giocatore più prolifico di tutti i tempi entrando a partita in corso. Una serata da dimenticare, invece, per i Celtics, che continuano a registrare preoccupanti blackout. Senza Jayson Tatum, fermato da un problema alla spalla, il miglior realizzatore per i biancoverdi è Terry Rozier, che ne mette 26, accompagnato dai 22 di Jaylen Brown e dalla doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi di Kyrie Irving. Grazie a questa vittoria, i Clippers (39-29) si portano al sesto posto della Western Conference, a meno due vittorie dai Blazers, mentre i Celtics (41-27) frenano la propria rincorsa nei confronti di Philadelphia.

UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 89-98
Match ad alta, altissima tensione quello della Energy Solutions Arena, in cui Russell Westbrook è protagonista di un acceso scontro verbale con una coppia di tifosi di casa, rei, a suo dire, di averlo insultato con epiteti razzisti. Non è la prima volta che si verificano fatti come questo, visto che, lo scorso aprile, il numero 0 dei Thunder era rimasto coinvolto in un altro episodio simile sempre a Salt Lake City. L'alterco tra Westbrook e i tifosi, però, è solo un fattore all'interno di una partita che può dire molto in chiave playoff. Per la quarta volta in stagione in altrettante partite, infatti, Oklahoma City supera Utah, rifilando un pesantissimo sweep ai Jazz. Oltre che per la discussione, Westbrook è protagonista anche sul parquet, visto che il playmaker dei Thunder chiude con 23 punti, 11 rimbalzi e 8 assist. A questi, si aggiungono i 24 punti del tedesco Dennis Schroder, mentre Paul George resta a guardare con una prova da 14 punti e 11 rimbalzi. Ai Jazz non sono serviti i 25 punti di Donovan Mitchell, i 17 di Royce O'Neale e i 15+12 del gigante francese Rudy Gobert. Per Oklahoma City (41-26) si tratta di un successo che permette di restare nella scia degli Houston Rockets, mentre Utah (37-29) scivola in ottava posizione a Ovest, mantenendo comunque un margine rassicurante di 4 vittorie nei confronti dei Sacramento Kings, noni.

CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 126-101
Grande nervosismo anche a Cleveland dove, così come a Salt Lake City, non è tanto il risultato finale a fare discutere, quanto piuttosto la rissa da saloon tra Serge Ibaka e Marquese Chriss. I due sono venuti alle mani sotto canestro e hanno dato vita ad una vera e propria scazzottata come non se ne vedevano da parecchio tempo in Nba. Entrambi, ovviamente, sono stati espulsi, con Toronto che non è più riuscita a rientrare mentalmente in partita, arrendendosi, a sorpresa, 126-101. Un ko che fa ancora più clamore, visto che coincide con il ritorno sul parquet di Kawhi Leoard, che si conferma il migliore dei suoi, chiudendo con una prova convincente da 25 punti e un discreto 11/19 dal campo. Per i canadesi hanno inciso sicuramente la stanchezza del back-to-back dopo la gara con Miami e le pessime percentuali dall'arco dei tre punti: 11/39 di squadra. I Cavaliers, invece, che sembrano aver finalmente trovato un pizzico di continuità dopo il rientro di Kevin Love (5 vittorie e 4 sconfitte), possono fare affidamento sui 28 punti di Collin Sexton e sulla doppia doppia dell'ex Minnesota Timberwolves (16 punti e 18 rimbalzi). Una sconfitta che non consente a Toronto (48-20) di avvicinarsi ai Milwaukee Bucks, lontani due partite e mezzo, mentre per Cleveland si tratta della diciassettesima vittoria in regular season.

CHARLOTTE HORNETS-HOUSTON ROCKETS 106-118
Con la sconfitta dei Detroit Pistons, gli Houston Rockets restano la squadra più calda e più in forma della Nba. Contro Charlotte arriva il nono successo consecutivo per i Razzi texani (118-106) che, per vincere, non hanno più nemmeno bisogno delle mirabolanti imprese di James Harden. Dopo aver fatto registrare medie folli per oltre due mesi, infatti, il 'Barba' sembra essere tornato più 'umano': 26 punti, 6 rimbalzi e 10 assist è il bottino racimolato contro gli Hornets. A questi, si aggiungono i 22 punti di Eric Gordon, ormai promosso a secondo violino dell'attacco di coach Mike D'Antoni, e le doppie doppie di Clint Capela e Chris Paul. Il primo ne mette 19 (con 15 rimbalzi), mentre il secondo fa 10+10. A Charlotte, che ha il merito di averci provato fino alla fine, non riesce la rimonta nel finale. Per i padroni di casa, il migliore è, ancora una volta, Kemba Walker, che fa il James Harden, e chiude con 40 punti e 10 rimbalzi. L'ex Uconn, però, non è supportato dai compagni, con il solo Frank Kaminski a recitare un ruolo da co-protagonista (15 punti per lui) uscendo dalla panchina. Una vittoria che rafforza il terzo posto a Ovest dei Rockets (42-25), mentre Charlotte (30-37) scivola in decima posizione a Est, a una gara e mezzo di ritardo da Miami.

BROOKLYN NETS-DETROIT PISTONS 103-75
Dopo otto vittorie consecutive si ferma la corsa dei Detroit Pistons, travolti al Barclays Center di Brooklyn dai Nets: 103-75 il punteggio finale. Partita mai in discussione, con i Pistons, reduci da un pesante back-to-back che non fanno letteralmente mai canestro, chiudendo con un pessimo 27% di squadra dal campo. Dopo una prima frazione in cui già si iniziavano a intuire le difficoltà per Detroit, il crollo arriva nel secondo quarto, in cui Brooklyn piazza un break di 34-16, che spacca in due la partita. Griffin e compagni non hanno la forza di reagire: l'ex Los Angeles Clippers si ferma a quota 10 punti ed è l'unico a raggiungere la doppia cifra insieme con Andre Drummond, che chiude con 13 punti e 20 rimbalzi. Dall'altra parte, invece, sono ben sette gli uomini a superare quota 10, guidati dai 19 di Spencer Dinwiddie, uscito dalla panchina. Sono 14, conditi anche da 10 rimbalzi, i punti di Allen Crabbe, partito in quintetto. Grazie a questa vittoria, Brooklyn (36-33) piazza il contro-sorpasso proprio nei confronti dei Pistons (34-32) e si riporta in sesta posizione nella Eastern Conference. Per entrambe, comunque, la partecipazione alla post season non sembra poter essere più messa in discussione.

WASHINGTON WIZARDS-SACRAMENTO KINGS 121-115
C'è stato un momento della stagione in cui sembrava che i Sacramento Kings avessero più intensità, voglia ed energia per provare a centrare i playoff nella Western Conference. Poi, San Antonio Spurs e Los Angeles Clippers hanno iniziato a fare sul serio e i giovani californiani non sono riusciti a tenere il passo. Contro Washington arriva un'altra sconfitta (la settima nelle ultime 10 partite giocate), che rischia di tagliargli definitivamente fuori dalla post season. I capitolini si impongono 121-115 grazie al parziale di 31-21 del terzo periodo, che spegne le ambizioni di rimonta di Hield e compagni. Il miglior marcatore della sfida è il solito Bradley Beal, che sfiora la tripla doppia con una prova da 27 punti, 9 rimbalzi e 9 assist. A questi, si aggiungono le doppie doppie di Trevor Ariza (11 punti e 10 rimbalzi) e Bobby Portis (17 punti e 13 rimbalzi). Dall'altra parte, non bastano ben sette uomini in doppia cifra, guidati dai 23 di De'Aaron Fox. Sono tre, invece, i giocatori a chiudere a quota 15: Harrison Barnes, Buddy Hield e Nemanja Bjelica, che aggiunge anche 12 rimbalzi. Con questa sconfitta, Sacramento (33-33) resta al nono posto nella Western Conference, a 4 partite di ritardo dagli Utah Jazz, mentre Washington (28-39) è undicesima a Est.

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