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Basket, Serie A: Teodosic più Belinelli, la Virtus batte Brindisi in gara-1 di semifinale

Le Vu Nere ribaltano immediatamente il fattore campo, vincendo 73-66 al PalaPentassuglia. Il serbo firma 24 punti, l’azzurro ex NBA domina il quarto periodo e chiude a quota 16

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La Virtus Segafredo Bologna espugna il PalaPentassuglia e conquista gara-1 di semifinale scudetto contro Brindisi. 73-66 il risultato finale, al termine di una sfida tesa e combattuta, risolta dal talento di Milos Teodosic, autore di 24 punti, e Marco Belinelli, che firma 10 dei suoi 16 punti nel solo quarto periodo. Alla Happy Casa non bastano i 15 di Willis. Gara-2 è in programma martedì, sempre in casa dei pugliesi.

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Non poteva iniziare meglio la semifinale scudetto per la Virtus Segafredo Bologna, che sfrutta i suoi due fenomeni, Milos Teodosic e Marco Belinelli, per avere la meglio su una Happy Casa Brindisi che, di fatto, dura solo tre quarti di gioco. Il match è teso, aspro e combattuto fin dall’inizio e non è un caso che né la squadra di Frank Vitucci né quella ospite, guidata da Sasha Djordjevic, riescano a prendere in mano il pallino del gioco, tanto da non andare mai oltre i 17 punti segnati in ciascuno dei primi due quarti. Dopo l'intervallo lungo, però, le percentuali di entrambe le contendenti migliorano, ma a fare la differenza in casa Virtus è Teodosic: il serbo sale in cattedra e diventa letteralmente imprendibile, iniziando a segnare un canestro dopo l’altro, fiaccando minuto dopo minuto la resistenza della squadra di casa, e arrivando alla fine a registrare ben 24 punti, con un ottimo 6/11 dalla distanza. Non è solo lui, però, il protagonista del successo dei suoi: c’è anche Belinelli, infatti, a fermare definitivamente le ambizioni, relative a questa gara-1, dei padroni di casa, cui non basteranno al termine i 15 punti di Derek Willis e i 12 ciascuno di Nick Perkins, Darius Thompson e Josh Bostic. L’azzurro ex NBA firma ben 10 dei suoi 16 punti complessivi nell’ultimo quarto, entrando in partita al momento giusto, e premia così i felsinei in un finale che non può che lasciare con l’amaro in bocca il pubblico tornato (nei limiti delle normative anti-Covid) a popolare il palazzetto e che spera in un risultato migliore fra ventiquattr’ore, quando le due squadre incroceranno di nuovo le armi per gara-2. Anche se la Virtus ha dimostrato di non temere il fattore campo, di fatto già ribaltato.

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