TERZA GIORNATA

Basket, Serie A: Roll fa rialzare l’Olimpia, la Virtus Bologna è a punteggio pieno insieme a Sassari

Milano dimentica Brescia battendo senza troppi problemi Trieste, la Segafredo rimane in testa dopo avere superato Venezia, Varese vince contro la Fortitudo

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L’Olimpia Milano si rilancia dopo il ko con Brescia e al PalaLido batte autorevolmente Trieste: finisce 88-73 con Michael Roll grande protagonista grazie ai suoi 22 punti (bene anche Rodriguez e Scola). Al PalaDozza prosegue la corsa della Virtus Bologna, che schiaccia nel finale Venezia 75-70 e rimane a punteggio pieno insieme a Sassari. Varese supera tra le mura amiche la Fortitudo Bologna 83-60; Reggio Emilia va a vincere a Cantù 92-75. Roma-Cremona 97-94. Treviso-Pistoia 87-72.

OLIMPIA MILANO-PALLACANESTRO TRIESTE 88-73
Milano deve mettersi alle spalle la delusione del ko contro Brescia e lo fa alla grande in quel del PalaLido, riaperto per l'occasione dopo i problemi meteorologici che hanno costretto a spostare la sfida inizialmente prevista per ieri sera all'Allianz Dome. E l'Olimpia risponde bene, dando sin dalle primissime battute l'impressione di voler risolvere la partita nel minor tempo possibile. E così l'inizio vede Scola e Rodriguez prendere per mano le Scarpette Rosse portandole su un veloce 6-0 e poi sul 10-5. Ben presto entrano in partita anche Tarczewski e Biligha, e Milano vola. Il vantaggio va a superare i 10 punti, ma i giuliani imbastiscono una rimonta nel secondo periodo che costringe Messina a chiamare il time-out dopo la tripla di Strautins. Sono quindi Roll e Rodriguez a permettere a Milano di scappare di nuovo, con Moraschini che mette la firma sul +16 su cui si va all'intervallo lungo. La partita però è tutt'altro che chiusa, tanto che nel terzo periodo gli ospiti si riportano sul -8, ma è proprio qui che Michael Roll decide di diventare decisivo con uno spettacolare contropiede, una tripla poderosa e una prestazione da leader assoluto. Non è un caso che proprio lui firmi dall'arco i tre punti che chiudono il terzo quarto sul 65-48 per Milano. Nuova rimonta per Trieste nel finale, ma portarsi dal -19 al -9 non basta: Milano torna a sorridere e lo fa grazie ai 22 punti di Roll, ma anche i 15 di Rodriguez (con tanto di 7 assist) e i 13 di Scola (che ci aggiunge 7 assist e 7 rimbalzi).

VIRTUS ROMA-VANOLI BASKET CREMONA 97-94
Era ancora a quota 0 punti la Virtus Roma, che aveva tutte le intenzioni di dimenticare un avvio stagionale disastroso contro la bestia nera Meo Sacchetti (che l'aveva battuta 10 volte su 14 sfide). C'erano inoltre le 100 panchine di Piero Bucchi da festeggiare, e la squadra lo fa nel modo migliore: non soltanto vincendo, ma riuscendoci dopo una battaglia quasi epocale, giocata dal primo all'ultimo secondo punto su punto e decisa dai colpi d'autore delle stelle schierate dall'una e dall'altra parte. E così l'eroe assoluto di giornata diventa Jerome Dyson, già ampiamente il migliore in campo con i suoi tiri da tre che somigliano tanto a sentenze (tanto da fargli raggiungere i 25 punti a fine partita), ma che decide di diventare l'idolo della Capitale nel corso dell'ultimo minuto, dopo l'ennesima rimonta della Vanoli e dopo il time-out chiamato da Bucchi sul 92-91. E proprio in questo momento, dopo una vera e propria guerra dall'arco tra lui e gli avversari Diener e Ruzzier, Dyson si inventa un tiro quasi da metà campo che rappresenta l'allungo decisivo per Roma. Il pubblico esplode, Cremona reagisce con un'altra tripla di Diener (per lui 18 punti, mentre Saunders arriva a 19), ma la Virtus si è finalmente sbloccata e raccoglie la prima vittoria in serie A dopo quattro anni. E la gente del PalaEur può celebrare il suo nuovo idolo, che con l'aiuto degli ottimi Buford e Jefferson potrà certamente regalare importanti soddisfazioni a questa squadra che sogna di tornare grande.

SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA-UMANA REYER VENEZIA 75-70
La Reyer Venezia cade per il secondo weekend di fila, di nuovo al PalaDozza, contro la Segafredo che va a comandare la classifica assieme a Sassari. Avvio deciso di partita per la Reyer. Due triple in fila di Daye trascinano gli ospiti a +7 dopo quattro minuti di gioco (4-11). Quando però Milos Teodosic si affaccia sul parquet, la partita cambia. Per la Virtus arriva un parziale di 7-0 che limita i danni nel primo parziale (13-19). La presenza del play serbo è una scarica di energia per l’intero PalaDozza. A fine primo tempo Teodosic è già a quota 17 punti, ma la Reyer riesce a tenere la leadership della partita chiudendo a +4 all’intervallo lungo con un ottimo Bramos (35-39). Dopo l’intervallo lungo la Virtus approccia in maniera pessima con un atteggiamento difensivo dimesso, che facilita il nuovo tentativo di fuga veneziano (37-45). Il ritorno sul parquet di Teodosic rivitalizza nuovamente Bologna, ma negli ultimi dieci minuti i padroni di casa si presentano sotto 52-58. Nel quarto periodo la Virtus si accende con un parziale di 12-2, trainata dall’energia di Hunter e Weems. Per la squadra di Djordjevis arriva il terzo successo in altrettante partite giocate.

OPENJOBMETIS VARESE-POMPEA FORTITUDO BOLOGNA 83-60
La partita si decide nel secondo quarto, in cui Varese allunga, in 5’: cinque perse per la Fortitudo, nessuna recuperata e il 100% dal campo non vale più di un 4/4 che la fa scivolare la Effe al primo -10 al 17’ (35-25). Da lì, di fatto, la Fortitudo non risale più. Il controllo della gara va sempre più saldamente in mani casalinghe, che dominano una formazione ospite frastornata; in chiusura di tempo Mayo tripleggia in faccia a Stephens per chiudere a +18. I segnali di vita di Aradori sono illusori. La tripla sbilenca di Jakovics fa capire che non è serata per gli emiliani: il lettone al 26’ indovina anche il gioco da quattro punti che affossa gli avversari al -22, che non sarà però il punto più basso del terzo quarto, chiuso a 70 contro 46. Gli ultimi 10’ non cambiano in sostanza la situazione. Prima sconfitta stagionale per la Fortitudo.
 
ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ-GRISSIN BON REGGIO EMILIA 75-92
La Pallacanestro Reggiana parte forte, con un 10-0 che costringe Pancotto subito al timeout. I padroni di casa di accorciano le distanze sul 15-19, ma i biancorossi pescano il +9, anche se non trovano la continuità per aumentare il gap. Un tecnico fischiato a Young per flopping interrompe per un attimo l’inerzia dei padroni di casa; Voyvoda riporta un po’ di distanza con 6 punti di fila assieme a 2 liberi di DJO e il tempo si chiude sul 39-32 per la Grissin Bon. Upshaw e Fontecchio firmano il massimo vantaggio sul +11, con i brianzoli che sembrano non trovare le giuste contromisure. Upshaw si accende e costringe all’antisportivo Clark. Arriva quindi il +22, sul 53-75, a 8 minuti dalla sirena finale. Poco alla volta Cantù si riavvicina al -11 alla Grissin Bon ma è l’ultimo acuto, perché i reggiani vincono senza troppi problemi.
 
DE’ LONGHI TREVISO-ORIORA PISTOIA 87-72
Treviso scappa subito sul 9-0. Per il primo canestro degli ospiti bisogna attendere quasi quattro minuti. Chillo firma anche il +11, poi i biancorossi hanno una reazione che permette loro di chiudere il quarto d’apertura sul -6 (15-9). La seconda frazione comincia esattamente come quella precedente, ossia con i veneti a timbrare un 9-0 di break che vale il +15 (24-9) dopo i cinque punti consecutivi di Severini. Fotu non perdona e i liberi di Logan e Nikolic scrivono il nuovo +11 trevigiano. Della Rosa da metà campo realizza il canestro che significa 41-33 all’intervallo. Dagli spogliatoi esce poi una Pistoia convinta e che rientra a -4 con la bomba di Petteway. Nel quarto periodo, però, Logan piazza la bomba del +11 di Treviso. Sono proprio le triple della De’ Longhi a mettere in crisi l’Oriora; Fotu infila quella che sostanzialmente manda in archivio il match.

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