SERIE A

Basket, Serie A: Gentile trascina Trento, Brindisi cede 78-67  

L'azzurro chiude la serata con 19 punti, si ferma la corsa della seconda in classifica

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L’Aquila Basket Trento interrompe la striscia di tre vittorie consecutive in campionato dell’Happy Casa Brindisi e grazie ai 19 punti di Alessandro Gentile si impone nel finale 78-67. Gara equilibrata e decisa solamente negli ultimi minuti grazie a un parziale di 13-0 dei bianconeri. A Brindisi non bastano i 17 punti di Martin, pugliesi che pagano anche una pessima serata al tiro da tre con appena il 17% di realizzazioni.

Il volto della vittoria di Trento su Brindisi non può che essere quello di Alessandro Gentile che chiude la sfida come miglior realizzatore a quota 19 punti ed è decisivo nel parziale conclusivo di 13-0 con cui l’Aquila spacca definitivamente la gara e la porta dalla sua parte. Fino alla fine infatti Brindisi resta appiccicata alla partita, all’interno di una prestazione in cui risalta il misero 17% nel tiro pesante, un dato che però non impedisce all’Happy Casa di mettere anche la testa avanti nel punteggio in diversi situazioni. Il migliore per i pugliesi è Martin con 17 punti, proprio una sua schiacciata chiude il primo quarto sul 16-14 per gli ospiti, Trento nel secondo periodo rientra e supera con Gentile già in doppia cifra e il punteggio all’intervallo dice 34-31 per i padroni di casa. Equilibrio che si conserva anche al rientro in campo. Brindisi resta avanti nel punteggio,

Trento però ha sempre la forza di rispondere ai piccoli allunghi che i pugliesi cercano di infilare all’interno della sfida. Si arriva così al quarto periodo con tutto ancora in bilico, Trento è avanti solo di due punti a 180 secondi dalla fine. Da questo momento in poi, però, Brindisi praticamente non segna più, Alessandro Gentile si prende la scena concludendo la propria striscia di 8 punti infilati negli ultimi 5 minuti di gioco e distribuendo un paio di assist a Pascolo. Brindisi si ferma dopo tre vittorie filate, sentendo molto l’assenza del proprio leader Banks e la fatica nell’ultimo scorcio di partita.

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