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Basket, Nba: prima sconfitta in casa per Philadelphia, Gallinari vince ancora in rimonta  

I Sixers cedono 108-104 a Miami, Oklahoma recupera dal -24 e batte 126-122 Memphis: per l'azzurro 20 punti

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Nove partite e qualche sorpresa nella notte di Nba. La più grande è il k.o. interno di Philadelphia: 108-104 per Miami, la prima squadra a sbancare la Wells Fargo Arena in stagione. Desta stupore anche la vittoria di Oklahoma, che rimonta dal -24 Memphis e vince 126-122: per Danilo Gallinari 20 punti. Non gioca, invece, Nicolò Melli nel 107-99 dei Pelicans contro Minnesota. Vincono Toronto, Denver e Boston, quest'ultima in casa di Dallas.

OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 126-122
Ancora una grande rimonta per Okc, che dopo aver recuperato un -26 contro Chicago vince dal -24 in casa con Memphis. I Grizzlies tirano con il 54% nel primo tempo e vanno al riposo sul 68-59, approfittando poi di un blackout offensivo dei padroni di casa a inizio terzo quarto per allungare ulteriormente (80-59). I Thunder, però, non si arrendono, e vanno sotto la doppia cifra di svantaggio con una tripla di Abdel Nader, per poi chiudere il terzo quarto sul -7 (100-93) con un canestro di Shai Gilgeous-Alexander. L'inerzia dell'ultimo quarto è tutta in favore di Okc, con Memphis che però tiene aperta la partita fino alla fine. Secondo “ventello” consecutivo per Danilo Gallinari (20), autore di nove punti di fila che avviano la riscossa dei Thunder. Migliori realizzatori Dennis Schröder con 31 punti e Brandon Clarke con 27.

DENVER NUGGETS-ORLANDO MAGIC 113-104
Parlando di rimonte, è da notare anche la vittoria di Denver su Orlando. I Magic (12-16), avanti 69-50 in Colorado, vengono travolti nel terzo quarto con un parziale di 24-0. Grandi protagonisti della cavalcata sono Jamal Murray, che sigla 13 dei suoi 33 punti proprio in questo periodo, e Paul Millsap (14 su 15). Bene anche Nikola Jokic, che mette a referto 18 punti, 12 assist e 9 rimbalzi. Orlando, tenuta a 21.7% dal campo in un terzo quarto da incubo, torna in corsa con Nikola Vucevic (20 punti e miglior realizzatore degli ospiti). Due punti del montenegrino danno il -2 (98-96) a coach Clifford, prima che un nuovo parziale, stavolta di 8-0, dia ai Nuggets (18-8) il quarto successo consecutivo.

DETROIT PISTONS-TORONTO RAPTORS 99-112
“Una vittoria ottenuta a caro prezzo”, dice Nick Nurse, coach di Toronto. Non tanto per lo sforzo fisico: i campioni in carica domano Detroit con un secondo quarto da 40 punti e un terzo parziale in cui si guadagnano un comodo +17 da gestire negli ultimi 12 minuti. Nurse si riferisce agli infortuni di Marc Gasol e Norman Powell: lo spagnolo esce nel primo quarto per un dolore ai flessori della coscia sinistra, il numero 24 dei canadesi è messo k.o. alla spalla sinistra a tre minuti dal termine. Anche con i rientranti Blake Griffin e Andre Drummond, Detroit, che aveva concesso 133 punti a Washington, si ripete con un primo tempo difficile dal punto di vista difensivo: Toronto segna infatti 70 punti prima di incamerare un break di 11-0 nel terzo quarto che chiude la partita. Per i canadesi da segnalare i 26 punti di Pascal Siakam e la tripla doppia di Kyle Lowry (20+10+10), in casa Pistons Drummond fa registrare 22 punti e 18 rimbalzi.

PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 104-108
È tempo di record distrutti in Nba: le vittorie consecutive di Milwaukee, quelle in trasferta dei Lakers, e ora Philadelphia (20-9) perde in casa dopo 14 partite. La Wells Fargo Arena era l'unico campo inviolato del campionato. Riescono a vincerci gli Heat (20-8), guidati dalla leadership del grande ex Jimmy Butler (14 punti) e dalle prestazioni di Kendrick Nunn (26) e Bam Adebayo (23). Più netta di quanto suggerisca il risultato la sconfitta dei Sixers, che partono con un 29-19 nel primo quarto ma perdono la vena realizzativa nel corso della partita, trovandosi a inseguire da -16 (90-86) in apertura dell'ultima frazione. La rimonta dei padroni di casa, guidati nel punteggio dai 22 punti e 19 rimbalzi di Joel Embiid, si ferma al -2 firmato da una tripla di Tobias Harris. Al Horford manca la bomba del sorpasso e Miami fa un altro scalpo importante in trasferta, dopo quelli di Milwaukee e Toronto.

DALLAS MAVERICKS-BOSTON CELTICS 103-109
Manca ancora Luka Doncic, e questa volta Dallas paga l'assenza del suo fuoriclasse. Non che possa essere un'attenuante valida, perché anche i Celtics sono senza Gordon Hayward e Marcus Smart. Boston (18-7) vince grazie a una difesa arcigna, che tiene i Mavericks al 39.1% dal campo e fa passare loro quota 100 solo grazie a qualche distrazione di troppo nei cinque minuti finali. Al resto ci pensa il trio formato da Kemba Walker (32 punti), Jaylen Brown (26) e Jayson Tatum (24), che si scatenano nell'ultimo quarto e tengono a bada la rimonta dei padroni di casa, che infilano cinque triple negli ultimi 3'34”. Per Dallas (18-9) arrivano conferme importanti da Kristaps Porzingis, 23 punti e 13 rimbalzi, e Seth Curry, 20 punti in uscita dalla panchina. Ma per cambiare passo occorre il ritorno del fenomeno sloveno.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-NEW ORLEANS PELICANS 99-107
Nicolò Melli è ancora una volta fuori dalle rotazioni di coach Gentry, ma i Pelicans (7-22) riescono a interrompere la pesantissima striscia di 13 sconfitte consecutive passando al Target Center di Minneapolis. I Timberwolves non hanno Karl-Anthony Towns e pagano la perdita tirando con il 38% dal campo. Non basta un Andrew Wiggins da 27 punti: Minnesota va a 10-16 nel record e incamera l'ottava sconfitta consecutiva, così come sono otto i k.o. di fila in casa. La serata è tutta di Brandon Ingram, che realizza 18 dei primi 30 punti di squadra e si ferma a 34, con un 12/22 dal campo, di cui un 3/9 da tre.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-GOLDEN STATE WARRIORS 122-112
Golden State cade anche in Oregon, ma i Warriors perdono con l'onore delle armi. Dopo un primo quarto difficile dal punto di vista difensivo (40 punti concessi e distacco che si è allargato anche a 13 lunghezze), i vicecampioni in carica tornano sui binari giusti e chiudono il primo tempo sul -1 (67-66). Portland allunga solo nel finale di partita, con Hassan Whiteside (23 rimbalzi) che sigla il 114-105 e Kent Bazemore che firma il +10 finale. Ma il parquet del Moda Center è illuminato dal solito trio: Damian Lillard realizza 31 punti e 13 assist, CJ McCollum ne segna 30, solido Carmelo Anthony con 17 punti e otto rimbalzi. I Blazers sono alla terza vittoria in quattro gare e consolidano le speranze per i playoff: dopo un avvio difficile, sono noni a Ovest con un record di 12-16. Golden State (5-24) deve accontentarsi dei 26 punti di D'Angelo Russell.

CLEVELAND CAVALIERS-CHARLOTTE HORNETS 100-98
Per poco Terry Rozier non fa il miracolo. Il playmaker di Charlotte (13-18) rischia di riportare gli Hornets avanti quando erano sotto di 24, ma a tre secondi dalla fine manca una tripla facile per una mano così calda. Rozier infatti segna 19 dei suoi 35 punti nell'ultimo quarto, in cui mette a segno cinque triple, mentre Cleveland (7-21) si addormenta sul 67-43 costruito con merito a inizio terzo quarto. I Cavaliers, che avevano perso 16 delle ultime 18 partite, ringraziano Collin Sexton (23 punti), Cedi Osman (18) e le doppie doppie solide di Kevin Love (16+14 rimbalzi) e Tristan Thompson (16+13).

WASHINGTON WIZARDS-CHICAGO BULLS 109-110 OT
Chicago non si arrende e recupera per i capelli una partita che sembrava persa: i Bulls (11-19) infatti rimontano dal -18 e con un parziale di 21-3 si guadagnano i supplementari contro Washington. Sono i liberi di Zach LaVine a dare il 96-96 a Chicago: in realtà Bradley Beal realizza con un jumper il +2 Wizards, ma un fallo su LaVine porta quest'ultimo in lunetta per i liberi dell'overtime. Un alley-oop di Lauri Markkanen dà ai Bulls il vantaggio nei supplementari dopo essere sempre stati sotto nel corso della partita (primo quarto escluso), rispondono i liberi di Beal e Isaiah Thomas per il 109-106 a 52.5 secondi dalla fine, ma è Wendell Carter Jr. a decidere la gara con quattro punti consecutivi, di cui un layup a 9” dalla fine. I Wizards (8-18) hanno la chance del contro-sorpasso ma il jumper di Beal (serata storta al tiro, con 4/19) prende il ferro. Migliori realizzatori Markkanen con 31 punti e Davis Bertans con 26.
 

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