NBA

Basket, Nba: i Lakers travolgono Golden State, Houston batte i Clippers, Belinelli male contro Minnesota  

I gialloviola vincono per 120-94 con i vicecampioni, Harden ne segna 47 contro Leonard. Per l'azzurro solo due punti nella sconfitta con i T'Wolves

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Nella notte di Nba, i Los Angeles Lakers battono per 120-94 i Golden State Warriors e si confermano la migliore squadra a ovest: 23 punti per James. Ad avere il miglior record della lega sono tuttavia i Boston Celtics, che piegano 140-133 Washington. Un Harden da 47 punti è decisivo nel 102-93 di Houston sui Clippers, perdono ancora i San Antonio Spurs, travolti per 129-114 a Minneapolis: solo due punti per Belinelli.

LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 120-94
Anthony Davis ha dolore alla spalla destra e a una costola e per questo viene risparmiato: forse non sarebbe accaduto con una versione di Golden State risalente almeno a inizio stagione, con uno Steph Curry in più. Con i rimaneggiati Warriors 2019-20, la squadra che detiene il peggior record Nba (2-10), “basta” solo un LeBron James da 23 punti e 12 assist in tre quarti di partita, e un buon Kyle Kuzma (22 punti). Match senza storia a Los Angeles, con i Lakers che costruiscono nel primo quarto un 12-0 di parziale e tirano con il 70% dal campo: 67 i punti dei gialloviola nel primo tempo, eguagliato il record stagionale di punteggio in 24'. Solo gestione nel secondo tempo, con gli Warriors che nell'ultimo quarto realizzano solo 12 punti: il miglior realizzatore per Steve Kerr è D'Angelo Russell (21 punti).
 
HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES CLIPPERS 102-93
Nonostante l'attenzione particolare che gli dedica Patrick Beverley, James Harden realizza 47 punti nel big-match della notte contro i Los Angeles Clippers e trascina i Rockets (8-3) alla quinta vittoria di fila. Il miglior realizzatore del torneo non ha percentuali sontuose dal campo (12/26), ma dalla linea della carità è una sentenza (16/17 ai liberi) e da tre sfodera un 7/13 che gli vale quasi la metà dei punti. Negli ultimi due minuti Harden ha ancora più strada libera per decidere il match, realizzando due liberi, conquistando un rimbalzo e segnando la tripla del 95-88 che annulla le speranze di L.A. (7-4). Ad apertura di questo parziale c'è anche l'espulsione di Doc Rivers (chiesta anche dal figlio Austin, che gioca per i Rockets): il coach dei Clippers contesta la chiamata arbitrale a sfavore di Beverley che manda Harden in lunetta e, di fatto, apre il parziale di 5-0. Ai Clips non bastano i 26 punti di Kawhi Leonard e i 20 di Lou Williams. Scarso l'apporto di Montrezl Harrell (4). 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-TORONTO RAPTORS 106-114
Lo aveva detto Sergio Scariolo: “Insensato non considerarci una squadra da playoff”. E il coach italiano campione del mondo con la Spagna dimostra di aver ragione, perché i Raptors (8-3) vincono in Oregon su un parquet non banale come quello di Portland. Decisivi i 36 punti di Pascal Siakam e i 30 di Fred VanVleet, ma a fare la differenza è l'impianto difensivo, che costringe Damian Lillard a soli nove punti, con un imbarazzante 2/12 dal campo. Non è la prima star fermata dai canadesi in stagione: LeBron e Leonard sono stati contenuti rispettivamente a 13 e 12 punti, a dimostrazione di quanto la squadra di Nick Nurse sappia reagire anche di fronte alla partenza del loro uomo-guida verso Los Angeles e alle assenze pesanti di Lowry e Ibaka. Portland (4-8), in partita per tutto il primo tempo (chiuso sul 54-53 per Toronto), si deve accontentare dei 25 punti di Rodney Hood e dei 18 di CJ McCollum, buono l'impatto anche di Anfernee Simons dalla panchina (17 punti). I Blazers tornano in corsa nell'ultimo quarto, pareggiando a quota 94 con Lillard entrato solo sul -2, ma un parziale di 14-0 ricaccia indietro definitivamente i padroni di casa.

BOSTON CELTICS-WASHINGTON WIZARDS 140-133
Isaiah Thomas torna per la terza volta da ex al TD Garden e questa volta lo fa da protagonista, con 18 punti, sette assist e una standing-ovation prima dell'inizio della partita. Un match che offre molto soprattutto sul lato offensivo: Jason Tatum torna ai suoi livelli e segna 23 punti, due in meno di Kemba Walker e uno in più di Jaylen Brown. dall'altra parte non bastano i 44 di Bradley Beal a evitare la nona vittoria consecutiva di Boston, che non perde dalla gara iniziale. I Celtics non segnavano così tanto dal 1992, ma concedono troppo in fase difensiva: 18 punti in più rispetto a ogni altra partita in questa stagione. La circostanza non fa sorridere coach Stevens, che tuttavia nota come la sua squadra sia senza Hayward, Theis e Williams, e che i Wizards (2-7) si sono rifatti sotto nel punteggio solo nel finale, con un 12-0 di parziale dal 137-121.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-SAN ANTONIO SPURS 129-114 
Continua la crisi di San Antonio, alla terza sconfitta di fila, arrivata a Minneapolis. La difesa degli Spurs sanguina ripetutamente di fronte alle iniziative di Andrew Wiggins (30 punti con un 12/23 dal campo) e al solito Karl-Anthony Towns, che realizza 28 punti conditi da 11 rimbalzi. I due sono l'unica coppia in Nba con entrambi i membri sopra i 25 punti di media a partita. È proprio una tripla di Wiggins a dare il 106-95 della fine del terzo quarto, massimo vantaggio per i padroni di casa prima di un'ultima frazione dominata fino al +15 finale. Per la banda di Popovich il migliore è DeMar DeRozan con 27 punti, seguito da LaMarcus Aldridge (23). I due combinano un 22/34 dal campo, ma gli Spurs pagano la prestazione insufficiente da tre (3/17). Male Marco Belinelli, autore di due punti in 19 minuti.

ORLANDO MAGIC-PHILADELPHIA 76ERS 112-97
La miglior difesa della Nba (l'unica con Utah a stare sotto i 100 subiti a partita) costringe a stare sotto la tripla cifra anche Philadelphia e, pian piano, sta ritrovando anche il suo attacco: gli Orlando Magic (4-7) stanno rialzando la testa, pur avendo ottenuto solo la seconda vittoria in sette partite. Ai Sixers manca Joel Embiid, che ha un problema al ginocchio sinistro, e questo facilita le cose alla banda di Steve Clifford, che raggiunge la doppia cifra con sette elementi. Il migliore tra questi è Nikola Vucevic, autore di 25 punti, di cui 12 nell'ultimo quarto. È proprio nella frazione conclusiva che i Magic piazzano la zampata decisiva (32-15), con un 13/24 di squadra mentre Phila (7-4) si ferma a un misero 6/19 con sette palle perse. Il miglior realizzatore tra gli ospiti è Josh Richardson con 19 punti. 

CHARLOTTE HORNETS-MEMPHIS GRIZZLIES 117-119
La seconda scelta dell'ultimo Draft, Ja Morant, segna con un layup a 0.7 secondi dalla fine il canestro decisivo per dare a Memphis la quarta vittoria della stagione a fronte di sette sconfitte. Il classe '99 chiude la sua prestazione con una doppia doppia da 23 punti e 11 assist, tirando con un 10/15 dal campo. Charlotte (4-7), capace di rimontare dal -10 nell'ultimo quarto e di pareggiare con una tripla di Devonte' Graham a 22 secondi dalla fine, rimedia la quarta sconfitta consecutiva ed è al terzo k.o. di fila allo Spectrum Center: non bastano i 33 punti di Terry Rozier, ottimo soprattutto da tre (7/12).
 

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