Basket, Nba: Harden devastante a Minneapolis, i Clippers travolgono Atlanta, perdono Belinelli e Melli  

Il Barba ne segna 49 nel 125-105 di Houston. LA trionfa 150-101 con 37 punti di George, non bastano i 10 dell'azzurro dei Pelicans, k.o. a Miami

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Nella notte di Nba si mettono in luce i big. Harden segna 49 punti nel 125-105 di Houston a Minneapolis, mentre George ne realizza 37 nel trionfo dei Clippers contro Atlanta: 150-101 e debutto casalingo da re per l'ex Oklahoma. Altrettanto importanti i 26 punti di Antetokounmpo nel successo di Milwaukee su Indiana (103-82). Perdono gli italiani: Melli chiude con 10 punti nel ko dei Pelicans a Miami, per Belinelli zero punti contro Portland.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-HOUSTON ROCKETS 105-125
“Ci credo che siamo in fiducia, stiamo giocando con un bazooka”. Le parole di coach D'Antoni riflettono alla perfezione la situazione degli Houston Rockets (10-3): il bazooka si chiama James Harden, nettamente il miglior marcatore della lega, che a Minneapolis realizza 49 punti (prendendosi però ben 41 tiri) e trascina Houston alla settima vittoria di fila anche senza Russell Westbrook, tenuto a riposo, e sette giocatori infortunati. Decisivo l'ultimo quarto: nei primi tre, Minnesota si era tenuta a galla sul -8, nell'ultima frazione Houston infila un break di 9-0 che taglia le gambe ai T'Wolves (7-6), ai quali non bastano i soliti 27 punti, conditi da 15 rimbalzi, di Karl-Anthony Towns.

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 83-102
Giannis Antetokounmpo chiude con 26 punti, 13 rimbalzi, sei assist e tre triple che non sono nel suo repertorio ma suggeriscono come il greco si trovi sempre più a suo agio da tre (32% di realizzazione, nel 2018-19 la percentuale era del 25.6%) e soprattutto aiutano Milwaukee (9-3) a vincere su un parquet difficile come quello del Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis. Importante nell'economia del match anche Brook Lopez, autore di 15 punti, otto rimbalzi e cinque stoppate che contribuiscono a tenere Indiana (7-6) a un misero 32% dal campo. Il migliore per la squadra di coach McMillan, falcidiata dagli infortuni, è il rientrante Myles Turner con 16 punti e 11 rimbalzi.

LOS ANGELES CLIPPERS-ATLANTA HAWKS 150-101
Poteva essere la prima partita della coppia Leonard-George, ma il primo sente ancora dolore al ginocchio sinistro, dunque lascia carta bianca all'ex Oklahoma. Che non si lascia pregare, e dopo i 33 contro New Orleans fa addirittura meglio, segnandone 37 ad Atlanta, bagnando così il suo debutto allo Staples Center con una prestazione e una vittoria trionfali. Devastante l'impatto dell'ala piccola: 10/17 dal campo, di cui un 6/11 da tre (nuovo record in carriera) e la perfezione dalla linea della carità (11 su 11) in appena 20 minuti di gioco, per un plus/minus di +28. Quasi impossibile avere un saldo negativo per Los Angeles (8-5), visto il +49 rifilato ad Atlanta: ai 37 di George si aggiungono i 25 di Lou Williams, i 21 di Jerome Robinson e i 17 di Montrezl Harrell. Per Atlanta (4-8) il migliore è, come al solito, Trae Young, l'unico a raggiungere i 20 punti. D

ALLAS MAVERICKS-TORONTO RAPTORS 110-102
Chi, se non Luka Doncic, può guidare Dallas (7-5) alla vittoria contro i campioni in carica? Lo sloveno chiude con 26 punti, 15 rimbalzi e sette assist, con un career-high di 15 punti dalla lunetta. A Toronto (8-4) mancano le forze dopo un primo tempo chiuso sul 60-53. Pochi i 42 punti nella ripresa, figli dei 17 del terzo quarto e dei 25 negli ultimi 12 minuti. Si fanno sentire le assenze di Lowry e Ibaka, pesante anche la serata storta di Pascal Siakam: 15 punti con percentuali dannose al tiro (6/24). Così, i panni del topscorer li indossa un Norman Powell da 26 punti, arrivati per metà nell'ultimo quarto. Per Dallas c'è tutto il quintetto in doppia cifra, a partire dai 20 (con 15 rimbalzi) di Kristaps Porzingis, passando dai 15 di Seth Curry e concludendo con i 10 a testa di Dorian Finney-Smith e Maxi Kleber.

MIAMI HEAT-NEW ORLEANS PELICANS 109-94
Miami (9-3) eguaglia la miglior partenza nella storia della franchigia, mentre New Orleans pareggia il quarto peggior avvio con un record di 3-9. Sono mondi ribaltati, anche nel bilancio tra vittorie e sconfitte, quelli in cui vivono gli Heat e i Pelicans. Miami continua il percorso netto in casa (5-0) grazie ai 22 punti di Kendrick Nunn (10/19 al tiro), la doppia doppia (18+14 rimbalzi) di Bam Ademayo e un Jimmy Butler che nonostante la febbre sfiora la tripla doppia (16 punti, 13 assist e otto rimbalzi). New Orleans ha grandi problemi di infortuni: a Williamson, Ingram, Redick, Okafor, Ball, Hart e Miller, si aggiungono Frank Jackson e Derrick Favors, che partono nel quintetto iniziale ma abbandonano anzitempo il match. Per Nicolò Melli una buona prestazione soprattutto da tre: 10 punti e un 3/7 dalla lunga distanza. Il migliore degli ospiti è però Nickell Alexander-Walker con 27 punti.

SAN ANTONIO SPURS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 116-121
Una delle fotografie della serata è Tim Duncan (assistente di Gregg Popovich) a bordo campo nei panni di capo allenatore dopo l'espulsione di “Pop” per una chiamata mancata dell'arbitro Jason Goldenberg. Sotto la sua guida, San Antonio (5-8) reagisce al 66-58 del primo tempo segnando 38 punti nel terzo quarto e volando a +15 nell'ultimo periodo, prima dei possessi finali in cui gli Spurs sbagliano troppo e consentono ai Blazers (5-8) di infilare un parziale finale di 15-5 nei 3'37" conclusivi. Migliori marcatori CJ McCollum (32 punti) da una parte e LaMarcus Aldridge (30) dall'altra. Per Marco Belinelli zero punti in 14 minuti, con quattro tiri tentati.

NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 102-103
Ci stanno facendo l'abitudine, gli Hornets. Prima la tripla di Malik Monk decisiva per vincere contro Detroit, poi quella di Devonte' Graham a 2.8 secondi dalla fine che zittisce il Madison Squadre Garden. Graham, che veniva da una brutta prestazione dalla lunga distanza contro i Pistons, mette a segno ben nove triple su 16 tentativi ed è il miglior realizzatore per Charlotte (6-7) con i suoi 29 punti. New York (3-10), reduce dalla vittoria contro Dallas, getta via un +15 nel terzo quarto: inutili i 22 punti di RJ Barrett e la doppia doppia di Mitchell Robinson (17 punti e 12 rimbalzi).

CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 111-117
Brooklyn (5-7) passa a Chicago anche senza Kyrie Irving (k.o. alla spalla destra) grazie soprattutto ai 24 punti di Spencer Dinwiddie. Venti di questi arrivano negli ultimi nove minuti (massimo in carriera in un singolo quarto) e sono dunque decisivi per espugnare lo United Center. A Chicago (4-9) non bastano i 36 punti di Zach LaVine: troppo poco il 35.2% al tiro per i padroni di casa, con addirittura il 23.1% dalla lunga distanza e 20 palle perse.

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