I Mavericks vincono 102-98 con 24 punti dello sloveno. Per Belinelli solo due punti, mentre il “Gallo” non gioca nel k.o. contro Memphis
Con un regalo di Natale posticipato di poco, Luka Doncic torna in campo dopo l'infortunio alla caviglia destra e Dallas batte San Antonio per 102-98: 24 i punti dello sloveno, che sfiora la tripla doppia, mentre Marco Belinelli realizza solo due punti. Mavericks quinti a Ovest davanti a Utah, che piega 121-115 Portland, e Oklahoma. I Thunder perdono 110-97 contro Memphis: Danilo Gallinari ancora ai box per infortunio.
DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 102-98
Luka Doncic torna dopo quattro partite e mette a segno 24 punti, dieci rimbalzi e otto assist. L'infortunio sembra già un ricordo e lo sloveno guida i Mavericks che comunque hanno dimostrato di potersela giocare con tutti anche senza di lui. Non sorprenda il +4 conclusivo su San Antonio: il punteggio a 4'07” recitava 102-85, solo un totale blackout offensivo dei padroni di casa negli ultimi minuti ha rimesso in corsa gli Spurs, che falliscono la tripla del -1 allo scadere con Derrick White. Tutto il quintetto dei Mavericks va in doppia cifra in questo derby texano: da segnalare anche i 17 punti di Tim Hardaway Jr. e i 13 di un solidissimo Dorian Finney-Smith (5/6 dal campo di cui 3/4 da tre). Nei neroargento 21 punti per DeMar DeRozan e 18 in uscita dalla panchina (con 4/7 da tre) per Rudy Gay. Male Marco Belinelli: due punti in 15 minuti, con 1/5 dal campo e quattro triple fallite.
UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 121-115
Donovan Mitchell realizza 28 dei suoi 35 punti nel secondo tempo, con un 12/19 al tiro, e Utah consolida il sesto posto a Ovest. Per i Jazz (19-12) sono sei vittorie in sette gare anche grazie alle prestazioni di Joe Ingles (26 punti, con sei triple a segno) e Rudy Gobert. Il francese è perfetto dal campo (14 punti più altri due arrivati in lunetta), sfodera la solita prestazione autorevole nel pitturato (15 rimbalzi), costringe Carmelo Anthony a un airball e blocca un tiro di Damian Lillard a 5.2 secondi dalla fine, arginando la disperata rimonta dei Blazers nell'ultimo quarto, terminato 39-25 per Portland. A far tremare Salt Lake City è soprattutto Lillard, autore di 34 punti, con 7/13 da tre. Si aggiungono i 25 di CJ McCollum e i 15 (con 7/9 dal campo e dieci rimbalzi) di Anfernee Simons. Non bastano ai Blazers (14-18), che subiscono l'11esimo k.o. in trasferta.
OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 97-110
L'ultima volta che Memphis ha messo piede alla Chesapeake Energy Arena, Oklahoma ha recuperato dal -24 beffando i Grizzlies. Che però non si fanno sorprendere ancora e si impongono grazie a un secondo tempo da 61 punti, mentre la striscia di vittorie di Okc (15-15) si arresta a quattro. Ancora fuori causa Danilo Gallinari per un infortunio alla caviglia sinistra, i Thunder non danno mai l'impressione di poter impensierire gli ospiti, che fanno tutto bene: 54.8% dal campo (contro il 41.3 di Okc), 66-44 nei punti in area, 50-34 nei rimbalzi, dove Jae Crowder la fa da padrone toccando la doppia cifra. I Grizzlies dispongono anche di un Jonas Valanciunas caldissimo al tiro (9/11 dal campo e 21 punti). Gli stessi di Shai Gilgeous-Alexander e due in meno di Chris Paul, eppure Memphis (12-20) tocca il +20 nell'ultimo quarto e gestisce, stavolta sì, il recupero di Okc nel finale.
BROOKLYN NETS-NEW YORK KNICKS 82-94
Julius Randle decide il derby di New York con 33 punti e otto rimbalzi, con un buon 5/9 da tre punti. Una partita non certo spettacolare, in cui Brooklyn tira con il 26.9% dal campo, peggior risultato stagionale in assoluto. I Nets (16-14) vivono una serata sconcertante al tiro: solo otto canestri da due punti, il dato più basso fatto registrare in Nba dal 1950, e un 13/50 da tre punti (26%). Nell'incubo generale si salva solo Spencer Dinwiddie, autore di 25 punti. ma tirando con il 33% sia da due che dall'arco. L'unico altro giocatore che va in doppia cifra per Brooklyn è Timothe Luwawu-Cabarro (dieci punti). In casa Knicks (8-24) oltre a quella di Randle c'è da sottolineare la prestazione di Marcus Morris Sr., autore di 22 punti.
DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 132-102
Due squadre molto rimaneggiate si affrontano alla Little Ceasars Arena, con Detroit che domina anche con alcuni giocatori a mezzo servizio, come Blake Griffin e Derrick Rose, autori rispettivamente di 14 e 15 punti. I Pistons (12-20) prendono subito il largo, vanno al riposo su un comodo 68-48 e nella ripresa toccano anche il +34, permettendo a coach Casey di far rifiatare i giocatori a minutaggio ridotto e di toccare la doppia cifra con otto uomini. Miglior realizzatore di serata Christian Wood (Detroit) con 22 punti, mentre in casa Washington (9-21) non bastano i 17 di Anzejs Pasenicks, migliore dei Wizards anche perché Bradley Beal (15) esce anzitempo dalla partita.
SACRAMENTO KINGS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-105 2 OT
Servono due supplementari per decidere il match del Golden 1 Center tra Sacramento e Minnesota: prevalgono i T'Wolves (11-19), che mettono fine a una striscia di 11 sconfitte. Merito del 6-0 in apertura del secondo overtime, con protagonista Andrew Wiggins, che in questo parziale mette a segno due punti e altrettanti assist. È con questo break che Minnesota fugge verso la vittoria, nonostante Sacramento abbia la chance per ribaltare la partita: Buddy Hield, dopo aver parzialmente ricucito il gap con cinque punti consecutivi, sbaglia la tripla del sorpasso. Minnesota, dunque, torna a gioire nonostante l'assenza di Karl-Anthony Towns (ancora infortunato al ginocchio): importanti i 21 punti, conditi da 15 rimbalzi, di Gorgui Dieng, i 19 di Robert Convington e i 18 di un Wiggins che però convince poco al tiro (4/19). Ai Kings (12-19) non bastano i 20 punti e 18 rimbalzi di Richaun Holmes.