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Basket, Nba: Doncic torna e Dallas batte San Antonio, Oklahoma cade in casa senza Gallinari

I Mavericks vincono 102-98 con 24 punti dello sloveno. Per Belinelli solo due punti, mentre il “Gallo” non gioca nel k.o. contro Memphis

27 Dic 2019 - 09:02

Con un regalo di Natale posticipato di poco, Luka Doncic torna in campo dopo l'infortunio alla caviglia destra e Dallas batte San Antonio per 102-98: 24 i punti dello sloveno, che sfiora la tripla doppia, mentre Marco Belinelli realizza solo due punti. Mavericks quinti a Ovest davanti a Utah, che piega 121-115 Portland, e Oklahoma. I Thunder perdono 110-97 contro Memphis: Danilo Gallinari ancora ai box per infortunio.

DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 102-98
Luka Doncic torna dopo quattro partite e mette a segno 24 punti, dieci rimbalzi e otto assist. L'infortunio sembra già un ricordo e lo sloveno guida i Mavericks che comunque hanno dimostrato di potersela giocare con tutti anche senza di lui. Non sorprenda il +4 conclusivo su San Antonio: il punteggio a 4'07” recitava 102-85, solo un totale blackout offensivo dei padroni di casa negli ultimi minuti ha rimesso in corsa gli Spurs, che falliscono la tripla del -1 allo scadere con Derrick White. Tutto il quintetto dei Mavericks va in doppia cifra in questo derby texano: da segnalare anche i 17 punti di Tim Hardaway Jr. e i 13 di un solidissimo Dorian Finney-Smith (5/6 dal campo di cui 3/4 da tre). Nei neroargento 21 punti per DeMar DeRozan e 18 in uscita dalla panchina (con 4/7 da tre) per Rudy Gay. Male Marco Belinelli: due punti in 15 minuti, con 1/5 dal campo e quattro triple fallite.

UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 121-115
Donovan Mitchell realizza 28 dei suoi 35 punti nel secondo tempo, con un 12/19 al tiro, e Utah consolida il sesto posto a Ovest. Per i Jazz (19-12) sono sei vittorie in sette gare anche grazie alle prestazioni di Joe Ingles (26 punti, con sei triple a segno) e Rudy Gobert. Il francese è perfetto dal campo (14 punti più altri due arrivati in lunetta), sfodera la solita prestazione autorevole nel pitturato (15 rimbalzi), costringe Carmelo Anthony a un airball e blocca un tiro di Damian Lillard a 5.2 secondi dalla fine, arginando la disperata rimonta dei Blazers nell'ultimo quarto, terminato 39-25 per Portland. A far tremare Salt Lake City è soprattutto Lillard, autore di 34 punti, con 7/13 da tre. Si aggiungono i 25 di CJ McCollum e i 15 (con 7/9 dal campo e dieci rimbalzi) di Anfernee Simons. Non bastano ai Blazers (14-18), che subiscono l'11esimo k.o. in trasferta.

OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 97-110
L'ultima volta che Memphis ha messo piede alla Chesapeake Energy Arena, Oklahoma ha recuperato dal -24 beffando i Grizzlies. Che però non si fanno sorprendere ancora e si impongono grazie a un secondo tempo da 61 punti, mentre la striscia di vittorie di Okc (15-15) si arresta a quattro. Ancora fuori causa Danilo Gallinari per un infortunio alla caviglia sinistra, i Thunder non danno mai l'impressione di poter impensierire gli ospiti, che fanno tutto bene: 54.8% dal campo (contro il 41.3 di Okc), 66-44 nei punti in area, 50-34 nei rimbalzi, dove Jae Crowder la fa da padrone toccando la doppia cifra. I Grizzlies dispongono anche di un Jonas Valanciunas caldissimo al tiro (9/11 dal campo e 21 punti). Gli stessi di Shai Gilgeous-Alexander e due in meno di Chris Paul, eppure Memphis (12-20) tocca il +20 nell'ultimo quarto e gestisce, stavolta sì, il recupero di Okc nel finale.

BROOKLYN NETS-NEW YORK KNICKS 82-94
Julius Randle decide il derby di New York con 33 punti e otto rimbalzi, con un buon 5/9 da tre punti. Una partita non certo spettacolare, in cui Brooklyn tira con il 26.9% dal campo, peggior risultato stagionale in assoluto. I Nets (16-14) vivono una serata sconcertante al tiro: solo otto canestri da due punti, il dato più basso fatto registrare in Nba dal 1950, e un 13/50 da tre punti (26%). Nell'incubo generale si salva solo Spencer Dinwiddie, autore di 25 punti. ma tirando con il 33% sia da due che dall'arco. L'unico altro giocatore che va in doppia cifra per Brooklyn è Timothe Luwawu-Cabarro (dieci punti). In casa Knicks (8-24) oltre a quella di Randle c'è da sottolineare la prestazione di Marcus Morris Sr., autore di 22 punti.

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 132-102
Due squadre molto rimaneggiate si affrontano alla Little Ceasars Arena, con Detroit che domina anche con alcuni giocatori a mezzo servizio, come Blake Griffin e Derrick Rose, autori rispettivamente di 14 e 15 punti. I Pistons (12-20) prendono subito il largo, vanno al riposo su un comodo 68-48 e nella ripresa toccano anche il +34, permettendo a coach Casey di far rifiatare i giocatori a minutaggio ridotto e di toccare la doppia cifra con otto uomini. Miglior realizzatore di serata Christian Wood (Detroit) con 22 punti, mentre in casa Washington (9-21) non bastano i 17 di Anzejs Pasenicks, migliore dei Wizards anche perché Bradley Beal (15) esce anzitempo dalla partita.

SACRAMENTO KINGS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-105 2 OT
Servono due supplementari per decidere il match del Golden 1 Center tra Sacramento e Minnesota: prevalgono i T'Wolves (11-19), che mettono fine a una striscia di 11 sconfitte. Merito del 6-0 in apertura del secondo overtime, con protagonista Andrew Wiggins, che in questo parziale mette a segno due punti e altrettanti assist. È con questo break che Minnesota fugge verso la vittoria, nonostante Sacramento abbia la chance per ribaltare la partita: Buddy Hield, dopo aver parzialmente ricucito il gap con cinque punti consecutivi, sbaglia la tripla del sorpasso. Minnesota, dunque, torna a gioire nonostante l'assenza di Karl-Anthony Towns (ancora infortunato al ginocchio): importanti i 21 punti, conditi da 15 rimbalzi, di Gorgui Dieng, i 19 di Robert Convington e i 18 di un Wiggins che però convince poco al tiro (4/19). Ai Kings (12-19) non bastano i 20 punti e 18 rimbalzi di Richaun Holmes.

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