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Basket, l'NBA verso il taglio degli stipendi dei giocatori

Secondo ESPN la lega americana potrebbe far valere una clausola che cita le pandemie come motivazione valida per trattenere circa l'1% del salario per ogni gara non giocata

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L'NBA si appresta a tagliare gli stipendi dei giocatori a causa della pandemia di Covid-19 che ha interrotto la stagione. Lo riporta ESPN, secondo cui la lega americana avrebbe inviato un promemoria sull'argomento a ciascuna franchigia, in cui si cita una clausola del contratto collettivo stipulato con l'associazione giocatori dove, tra le cause di forza maggiore che possono permettere ai proprietari di trattenere circa l'1% per ogni gara cancellata, c'è la voce specifica "epidemia/pandemia". Il campionato è fermo dall'11 marzo e sono già undici i casi di positività al coronavirus, tra cui la superstar Kevin Durant.

In NBA gli stipendi vengono pagati in due tranches mensili, una l'1 e l'altra il 15 del mese. Secondo ESPN al momento è stato garantito il pagamento pieno della tranche dell'1 aprile, ma potrebbe non accadere altrettanto dal 15 in poi. Nel dettaglio, i proprietari potranno trattenere 1/92,6 dello stipendio dei giocatori per ogni partita non giocata per cause di forza maggiore (cifra calcolata sulla base della disputa di 5 partite di preseason, 82 di regular season e 5,6 in media di playoff), quindi poco più dell'1% del totale annuale.

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