ALPINISMO

Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!"

La spedizione guidata dai due fuoriclasse italiani gode del patrocinio del Club Alpino Italiano

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Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!" - foto 1
© CAI Ufficio Stampa

Ritorno all'altissima quota per Matteo Della Bordella e François Cazzanelli: due tra gli alpinisti più forti al mondo sono partiti martedì 20 giugno da Milano - in pratica allo scoccare dell'estate - in direzione Pakistan per una spedizione che ha per obiettivo i 7285 metri del Baintha Brakk (meglio noto come Ogre, l'Orco) che fa parte della catena del Karakoram e che fino ad oggi è stata salita da tre sole spedizioni nell'arco di trentasei anni (tra il 1977 e il 2013). Supportati dal Club Alpino Italiano, l'alpinista varesino e quello di Cervinia intendono raggiungere la vetta del gigante pakistano che si trova nella regione del Gilgit-Baltistan. Della spedizione fanno parte anche l’elvetico Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer, due fedeli compagni d'avventura di Della Bordella.

 

Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!" - foto 2
© CAI Ufficio Stampa

Tra le più imponenti, esteticamente affascinanti e... tentatrici del pianeta, l'Ogre/Baintha Brakk (in lingua urdu) è una montagna sulle quale sono state scritte pagine importanti della storia dell'alpinismo. La prima salita alla cima principale risale al 1977 e fu realizzata da Chris Boninghton e Doug Scott. Durante la discesa, Scott si fratturò gli arti inferiori e fu costretto a scendere a carponi fino al campo base. Per la prima ripetizione bisogna attendere fino al 2001, quando a raggiungere la cima fu la spedizione guidata da Thomas Huber. Risale solo al 2103 infine la salita portata a termine da Hayden Kennedy e Kyle Dempster, che per quella loro impresa di dieci anni fa vinsero il prestigioso Piolet d'Or. Oltre a Della Bordella e Cazzanelli, fanno parte della spedizione lo svizzero Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer.

Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!" - foto 4
© CAI Ufficio Stampa

 

“L’Ogre è una montagna che sogno da tempo, si innalza in una zona spettacolare con molti picchi sopra i settemila metri di quota, dove c’è spazio per mettersi alla prova con progetti impegnativi. Per me questo progetto rappresenta un’evoluzione per il mio alpinismo, uno step ulteriore. Vedo l’Ogre come il Cerro Torre, però... altissimo. Sicuramente una delle montagne più affascinanti che esistano sulla Terra. Tentarlo con François, Silvan e Symon sarà sicuramente una grande esperienza. Ci siamo allenati tanto, ora tocca fare del nostro meglio. Sia per noi che per tutte le persone, le aziende e le istituzioni che hanno scelto di offrirci il loro supporto. Per me poi è un vero onore portare per la prima volta il logo del Club Alpino Italiano, in quanto sono cresciuto alpinisticamente nel Cai. Con mio papà ho frequentato le scuole di alpinismo e quando ho fatto la mia prima via importante - la Via del Pesce in Marmolada - indossavo già la maglia il logo del sodalizio. Portarlo oggi in Pakistan, in una spedizione come questa, mi rende orgoglioso di tutto il percorso fatto”. (Matteo Della Bordella)

Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!" - foto 6
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“Quando Matteo mi ha proposto di tentare insieme l’Ogre, non ho potuto far altro che accettare. Quest’anno non avevo in mente di fare una spedizione in Pakistan ma alla fine... eccomi qui, pronto a tentare una delle montagne più affascinanti al mondo con una squadra affiatata e forte. Anche per me indossare il logo del CAI rappresenta un motivo d’orgoglio, soprattutto in questo periodo. Vedo nel sodalizio una spinta importante verso l’attività alpinistica, un’attenzione diversa che non può che farmi piacere. Qualche mese fa è nato il progetto Eagle Team, con cui il CAI si propone di allevare giovani promesse del futuro, oggi sceglie di supportarci nelle nostre ambizioni. Una bella spinta da parte dell’associazione verso l’alpinismo e l’esplorazione". (François Cazzanelli)

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Il 27 giugno è previsto l'arrivo al campo base dei componenti della spedizione, dopo il quale si terrà la fase di acclimatamento, che si concluderà il 10 luglio. La finestra a disposizione per tentare la salita terminerà sabato 29 luglio. Il rientro in Italia di Della Bordella e Cazzanelli è attualmente in programma sabato 5 agosto.

“Abbiamo deciso di sostenere Della Bordella e Cazzanelli in quanto, oltre ad essere attualmente tra i migliori esponenti dell'alpinismo del nostro Paese, portano avanti progetti che incarnano quei valori di esplorazione, solidarietà, sostenibilità e attenzione all’ambiente che da sempre appartengono al Cai. Prima di salire sull'areo per il Pakistan, i due alpinisti mi hanno chiamato ribadendo la gioia di portare i colori del CAI in questa loro avventura. A loro va l'augurio di tutta l'associazione per il successo della spedizione”. (Antonio Montani-Presidente Generale CAI Club Alpino Italiano)

Gli aggiornamenti sulle diverse fasi della spedizione saranno pubblicati in anteprima sul portale del Club Alpino Italiano loscarpone.cai.it, media partner del progetto. 

Della Bordella: "Come il Torre ma... altissimo". Cazzanelli: "Non potevo rifiutare!" - foto 5
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