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Vuelta, la prima di Sander Armée

Nibali si fa sorprendere sul finale dallo scatto di Froome perdendo 21 secondi in classifica generale

07 Set 2017 - 20:43

Si è conclusa la diciottesima tappa della Vuelta 2017, da Suances a Santo Toribio de Liébana, e a trionfare è stato Armée dopo una gara condotta egregiamente e con una fuga arrivata a buon fine. Secondo Lutsenko e terzo l'italiano Visconti, autore di un ottima rimonta ai danni del gruppetto in fuga. Benissimo Aru col suo allungo in salita, meno bene Nibali che si fa sorprendere dallo scatto finale di Froome, perdendo 21 secondi in classifica.

Una tappa lunga, con 3 diversi picchi, fino all'arrivo in gloria all'Alto de Santo Toribio de Liébana: 3,2 km di salita con una pendenza media del 6,4%, con un picco al 15% a 1,5 km dal traguardo. Ed è stato proprio lì che Alaphilippe ha ceduto, lasciando campo libero agli altri suoi due compagni di fuga: Armée e Lutsenko. A spuntarla è stato il primo dei due, al suo primo trionfo da professionista ma a sorprendere è però stato Visconti, autore di una bella rimonta che lo ha portato a conquistare la terza piazza in uno dei tracciati più duri della Vuelta.
Una tappa complicata insomma, in cui il gruppo si è diviso, riunito e poi ancora spaccato nella gara più frammentata tra quelle corse fino ad ora in Spagna. A non riuscire nel suo intento è però stato Nibali, su cui le aspettative erano alte, che non è riuscito a tenere botta come avrebbe voluto. Dopo una gara passata a stare incollato alla ruota di Froome, lo squalo dello Stretto ha perso il britannico proprio quando sarebbe dovuto essere lui a staccarlo, sulla salita a poco più di un chilometro dal traguardo.

A portare a termine un'ottima prova è invece stato Fabio Aru. Il talentuoso ciclista italiano è riuscito infatti a guadagnare 12 secondi al campione britannico, dopo aver percorso una tappa praticamente in solitaria tra i gruppi in testa e il blocco della maglia roja. La stessa soddisfazione, senza il brivido e la fatica della fuga, se la è concessa Contador, autore di un arrivo da leone davanti a Froome, dopo una prova da esperto corridore. Ora per Nibali si fa dura visto che le tappe scarseggiano e con Froome che sembra veramente la montagna più alta da scalare in questa Vuelta.

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