Tour, sesta tappa a Martin

Bene Nibali, Froome perde qualche secondo

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La sesta tappa del Tour de France, da Brest a Mur de Bretagne (181 km), vede il successo dell'irlandese Daniel Martin (UAE Emirates), che scatta a un km dal traguardo e precede Latour (a 1”) e Valverde (a 3”). Bene Nibali, che chiude nel gruppetto di Valverde. Froome perde 8”, Uran 11”, Bardet 31” e Dumoulin, che ha forato, 53”. Van Avermaet conserva la maglia gialla. Domani la settima frazione, Fougeres-Chartres, di 231 km.

La prima parte della tappa ripercorre il canovaccio ormai classico di tutte le frazioni del Tour: giusto il tempo di partire che va via la fuga, di solito subito quella che finirà per caratterizzare la giornata. Stavolta ad avvantaggiarsi sul resto del gruppo sono in cinque: Laurent Pichon (Fortuneo-Samsic), Damien Gaudin, Fabien Grellier (Direct Energie) Anthony Turgis (Cofidis), Dion Smith (Wanty-Groupe Gobert). Il gruppo lascia fare e i cinque accumulano subito un buon vantaggio, che arriva anche a sfiorare i sette minuti. In testa Smith ne approfitta per vincere due Gran Premi della montagna, passando virtualmente in testa alla classifica per la maglia a pois. La gara sembra una lunga attesa per il famigerato Mur de Bretagne, ma in realtà le acque si agitano molto prima, perché il vento laterale che soffia sulla corsa innesca l'attacco a sorpresa della Quick-Step Floors, che spezza il gruppo. Vincenzo Nibali rischia di pagare dazio, restando impigliato nel secondo gruppo insieme a Quintana, Fulgsang e Daniel Martin, ma dopo qualche chilometro di inseguimento i quattro big riescono a rientrare. Impiega un po' di più lo sloveno Primoz Roglic, capitano della Lotto NL-Jumbo. Anche nel suo caso, però, il lavoro fatto dalla sua squadra permette allo sloveno di rientrare in gruppo. La giornataccia di Roglic però non è finita, perché poco dopo il capitano della Lotto NL-Jumbo cade, perdendo altro terreno per il cambio della bici. Tra i fuggitivi Gaudin prova a staccare gli altri e prosegue in solitaria, venendo però ripreso pochi chilometri dopo. Intanto il gruppo continua a recuperare e il vantaggio dei cinque scende sotto i due minuti. I cinque vengono ripresi nella prima ascesa al Mur de Bretagne, a poco più di 15 km dal traguardo. Al Gpm è il lettone Skujins, titolare della maglia a pois, a passare per primo, mentre i big ancora restano a guardare. Subito dopo il GPM tenta l'allungo l'australiano Bauer, che guadagna fino a 30 secondi sul gruppo dei migliori. Al traguardo volante Thomas (uomo di fiducia di Froome) va a prendersi due secondi di abbuono, facendo capire di voler puntare alla maglia gialla. Ai -5 km fora Dumoulin, che perde quasi 30 secondi. Problema meccanico anche per Bardet, che però perde molto meno e riesce a restare agganciato in coda al gruppo. Intanto inizia il “Mur” e i big si danno battaglia: a un km dall'arrivo parte Daniel Martin, che prende subito qualche decina di metri di vantaggio. Alle sue spalle si seleziona un gruppetto dal quale nel finale emerge il francese Latour, che però non riesce a riprendere Martin, che s'impone con un secondo su Latour e 3” su Valverde, che regola il gruppetto dei “big”, nel quale c'è anche Vincenzo Nibali. Non così invece Chris Froome, che arriva a 8”, con Uran a 11”. Bardet arriva solo a 31”, mentre Dumoulin paga cara la foratura e arriva a 53”. In classifica generale solo piccole modifiche, con Van Avermaet che conserva la maglia gialla di leader. Domani in programma la settima frazione, Fougeres-Chartres, di 231 km.

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