TOUR DE FRANCE

Tour de France, seconda tappa a van der Poel: fenomenale sul Muro di Bretagna, la maglia gialla è sua

L’olandese dell’Alpecin-Fenix stacca tutti poco prima dell’arrivo: dedica al nonno Poulidor. Secondo Pogacar e terzo Roglic. Alaphilippe superato nella generale

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La seconda tappa del Tour de France 2021 è un trionfo di Van der Poel sul leggendario Muro di Bretagna, un successo che conferma le qualità dell’olandese e gli consegna la maglia gialla ai danni di Alaphilippe, vincitore della prima frazione. Alle spalle del commosso talento 26enne dell’Alpecin-Fenix, che ha dedicato la 'gialla' al nonno Poulidor, tagliano il traguardo Pogacar, Roglic e Kelderman, solo dopo l’ormai ex leader della classifica generale. Lunedì si corre da Lorient a Pontivy.

Per la seconda tappa del Tour de France 2021 serviva una prestazione leggendaria e a riconoscersi nel profilo è Van der Poel, vincitore sul Muro di Bretagna e nuova maglia gialla ai danni di Alaphilippe. Il talento olandese raggiunge il traguardo e scoppia in lacrime nel ricordo del nonno Poulidor e le parole di Colbrelli ben descrivono la prestazione del ciclista dell’Alpecin-Fenix: “Imbattibile. Io ci ho provato, ma oggi lui era di un altro pianeta”. Con ben sei gpm nel suo tracciato, la seconda frazione si presenta come un appuntamento molto impegnativo dopo le rocambolesche cadute dell’esordio che sono costate ben quattro ritiri (Suetterlin, Lemoine, Konovalovas e Soler). Già dopo una mezz’oretta scarsa dal via sei corridori intavolano una fuga lasciando il gruppo a 90 secondi abbondanti di distacco. Perez, Koch, Clarke, Theuns, Schelling e Cabot toccano anche i 4 minuti di vantaggio, ma la cosa non sembra preoccupare il peloton, che alla lunga dimezza questo tempo mentre Perez si prende il primo gpm di giornata e Theuns il traguardo volante. La pioggia scrosciante segna la fase centrale della tappa, con Schelling che difende momentaneamente la maglia a pois passando per primo al secondo gpm. Van der Poel fora e poi rientra in gruppo, peraltro guidato dalla maglia gialla Alaphilippe e da Pogacar quando il ritardo si aggira elasticamente intorno al centinaio di secondi.

Theuns e Cabot rimangono soli in testa a circa 60 chilometri dal traguardo, che prima presenta però due volte il vero spauracchio del “Mur de Bretagne” per il quale servono energie, muscoli e una tenace forza mentale. A 20 km dal termine il vantaggio crolla ben sotto il mezzo minuto, con il gruppo che si prepara quindi all’impegnativa parte finale di tappa. Alpecin-Fenix e Jumbo-Visma scalpitano, davanti l’ultimo a mollare è il belga della Trek-Segafredo appena prima del temibile muro: è van der Poel a tentare una rischiosa fuga sul forte gruppo meritandosi l’abbuono, anche se poi il gruppo lo riprende con i big in prima fila. Questa manovra screma il comunque folto peloton, ma Thomas, Carapaz, Nibali, Sagan, Colbrelli, Majka e Formolo - tra gli altri - sono tutti nei paraggi. Il muro va affrontato una seconda volta e con il passare dei minuti l’arrivo in volata è inevitabile dopo la salitona finale: Quintana e van der Poel sprintano, Colbrelli mette il naso avanti ma l’olandese dell’Alpecin-Fenix dà lo strappo decisivo e si prende con 6 secondi di vantaggio la seconda tappa e la maglia gialla. Dietro di lui Pogacar, Roglic e Kelderman, altri due secondi dietro l’ex leader Alaphilippe.

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