L'australiano vince la 114esima edizione e nega al belga il quinto successo nella Regina delle Classiche. Sagan e Cancellara tagliati fuori dalle cadute
Il successo che non t'aspetti. E' Mathew Hayman il trionfatore della 114esima edizione della Parigi-Roubaix. Il quasi 38enne australiano della Orica GreenEdge surclassa in volata il belga Tom Boonen e gli nega una vittoria storica: sarebbe stato il primo ciclista a conquistare cinque edizioni. La Regina delle Classiche parla dunque australiano: è il secondo successo 'aussie' della storia dopo quello di Stuart O'Grady nel 2007.
Con tutti gli specialisti al via, era davvero difficile pronosticare il trionfo di un ciclista che a 37 anni aveva vinto solo una corsa in carriera: professionista dal 2000, Hayman in 16 anni aveva trionfato solo alla Parigi-Bourges del 2011, oltre che nella prova in linea ai Giochi del Commonwealth nel 2006. Un palmares non certo ricco, soprattutto se confrontato con quello di Boonen, a cui comunque vanno gli applausi per una gara condotta quasi alla perfezione. Il belga prova lo scatto decisivo a due chilometri dalla fine, ma Hayman riesce stoicamente a rientrare e lo beffa nel velodromo.
Si arriva ad una volata finale a 4, ma Boonen, Stannard e Vanmarcke hanno speso troppe energie in precedenza e Hayman è il più lucido e potente, cogliendo il successo più bello della sua vita. Deludono invece gli altri due favoriti Peter Sagan (11esimo a 2'20") e Fabian Cancellara, protagonista di una sfortunata caduta a 40 dalla fine e incapace di rientrare. Gli italiani, invece, non sono in grado di reggere i ritmi imposti sin dal via dalla carovana: il più in forma sembrava Salvatore Puccio, che finisce però a terra in un tratto di pavé abbandonando ogni ambizione.