CICLISMO

Giro d’Italia 2022, nona tappa: Hindley vince sul Blockhaus, Lopez resta leader

L’australiano della Bora-Hansgrohe beffa Carapaz e Bardet in volata. Lo spagnolo resiste e tiene la maglia rosa, Diego Rosa nuova maglia azzurra

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© Getty Images

Il tappone appenninico incorona Hindley, il nome che non ti aspetti. Sui 190 km da Isernia al Blockhaus, il corridore della Bora-Hansgrohe tiene sugli scatti dei rivali più quotati e fa sua una delle tappe più insidiose del Giro d'Italia 2022. La maglia rosa resta allo spagnolo Juan Pedro Lopez. Affondano Yates e Ciccone, bene Pozzovivo e Nibali. Gran giornata per Diego Rosa che balza in testa alla classifica per la maglia azzurra del miglior scalatore.

La nona tappa del Giro d’Italia 2022 va a Jai Hindley, l’australiano della Bora-Hansgrohe che centra così la seconda vittoria di tappa in carriera nella corsa rosa. Resta leader lo spagnolo Lopez con 12” su Almeida. Il tappone appenninico presenta 5000 metri di dislivello: si parte da Isernia e si arriva sul Blockhaus per il secondo arrivo in salita del Giro. Dopo i 191 km di una delle tappe più attese e insidiose dell’intera edizione, a spuntarla è un outsider, capace di resistere alle sfuriate di Carapaz e Bardet e di batterli in una volata lunga e combattuta. Tra gli italiani a distinguersi sono Rosa, nuova maglia azzurra, Nibali e Pozzovivo, costantemente nel gruppo di testa. Fin dai primi istanti della tappa sono molti gli attacchi e i tentativi di fuga. Quella che si concretizza è composta da 9 corridori, tra cui anche gli italiani Diego Rosa e Filippo Zana. Il percorso è ostico: si sale prima a Rionero Sannitico e poi a Roccaraso. A 90 km dall’arrivo si affronta Passo Lanciano, prima della salita finale di 13 km con una pendenza massima del 14%. Il gruppo sa che la tappa si deciderà negli ultimi km e lascia fare, così i battistrada accumulano oltre 5 minuti di vantaggio. Tra i più intraprendenti c’è proprio Rosa che, quando il gruppo dei fuggitivi si spacca, attacca per guadagnare più punti possibili e accaparrarsi la maglia azzurra, quella del miglior scalatore. Una volta ottenuto il suo obiettivo, il corridore della Eolo-Kometa viene ripreso dal gruppo ai piedi del Blockhaus, la montagna che ha consacrato Merckx e ha premiato, nell’era moderna del Giro, Pellizzotti nel 2009 e Quintana nel 2017. I big affrontano il Passo Lanciano senza attaccare ma è l’ultima salita a fare la differenza. La montagna e le temperature torride fanno subito le prime vittime: si staccano Dumoulin, Ciccone, che correva di fatto in casa, e Yates. Tre big che mollano subito, accumulando un gran distacco al traguardo. Il gruppo si screma sempre di più, rimangono in dieci, con Nibali che stupisce e tiene il passo dei migliori. La maglia rosa inciampa a metà salita, si rimette in sella e limita i danni, anche se arriva il primo vero scatto. Lo dà Carapaz, seguito a ruota da Bardet e Landa, i tre favoriti per la vittoria del Giro, che però non riescono a fare il vuoto e vengono ripresi dagli inseguitori Pozzovivo, Almeida e Hindley. Ne nasce una volata a sei, vinta dall’australiano di prepotenza. Domani il meritato giorno di riposo per i corridori.

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