TOUR DE FRANCE

Ciclismo, Tour de France: Pogacar vince sul Colombier

Doppietta slovena nella tappa più temuta: Porte terzo, crollano Bernal e Quintana

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Si parla sempre più sloveno al Tour de France. La difficilissima tappa da Lione a Grand Colombier, con tre durissimi Gran Premi della Montagna, va infatti a Tadej Pogacar, (UAE Team Emirates) che solo negli ultimi 300 metri ha la meglio su Primoz Roglic (Jumbo Visma), a cui rosicchia 4 secondi in classifica generale, e Richie Porte (Trek-Segafredo). La maglia gialla ha quindi ora 40 secondi di vantaggio. Crollano Egan Bernal, vincitore dell'ultima edizione, e Quintana, tiene Rigoberto Uran ora terzo in classifica generale. Resta in Top 15 Damiano Caruso.

Il Tour de France inizia a fare sul serio e Primoz Roglic fa sul serissimo. Una delle tappe cruciali delle Grande Boucle 2020, la 15esima da Lione a Grand Colombier, vede infatti la maglia gialla non correre alcun rischio di perdere secondi prezioso fino a un finale muscolare e concluso alla piazza d'onore per una questione di 300 metri. Quelli che bastano a Tadej Pogacar per batterlo allo sprint tutto sloveno che arriva sul traguardo, che coincide con il terzo Gpm di giornata. I 174,5 km di questa durissima domenica attraversano infatti prima il Montée de la Selle de Fromentel (11,1 km all'8,1% di pendenza), quindi il Col de la Biche (6,9 km all'8,9%) e infine il Col du Grande Colombier (17,4 km al 7,1%). Nulla che basti a frenare Roglic, anche grazie al lavoro capillare della sua Jumbo-Visma.

Le vette si accumulano nel finale dopo i primi 100 km in cui si registra una fuga che comprende in nostri Matteo Trentin e Niccolò Bonifazio. Già al primo Gpm, però, Roglic e la sua Jumbo-Visma si riportano davanti, lasciando poi sfogare Herrada, Rolland e Gogl fino al Col de la Biche. Questo è il momento in cui il team della maglia gialla produce un capolavoro, grazie soprattutto a Wout van Aert: spaziale il suo lavoro al servizio di Roglic, tendendo altissima l'andatura del gruppo di testa. Lo strappo provoca il crollo di Nairo Quintana e un Egan Bernal sempre più in crisi e lontano in classifica generale. Ad approfittarne è quindi il colombiano che non ti aspetti, il 33enne Rigoberto Uran che dimentica la carta d'identità e perde solo 18 secondi sul traguardo. Un distacco che lo rende ora terzo in classifica generale.

Finale con alcuni, timidi tentativi di attacco dei big a ridosso di Roglic, protetto però a testuggine dai compagni di squadra. Così Adam Yates tenta lo scatto a 7 km dalla fine, ma non gli riesce. Ci prova quindi in extremis Richie Porte, ma anche lui andrà a vuoto dovendo accontentarsi del terzo posto sulla linea del traguardo. I primi due sono riservati a Roglic e Pogacar, che si prende la soddisfazione di prendersi la vittoria di tappa ai danni del connazionale con lo scatto di reni sul traguardo. Bene Damiano Caruso, 13° al traguardo e 14° in classifica generale.

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