IL COMMENTO

Schwazer, niente Olimpiadi: "Non ho rimpianti, ci ho provato in tutti i modi"

Il Tas non ha accolto il suo ricorso: "Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto"

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Respinta la richiesta di sospensione della squalifica di 8 anni comminata dal Tas nel 2016, Alex Schwazer non potrà partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. "Non c'è nessun tipo di rabbia o frustrazione da parte mia sulla decisione del tribunale svizzero - ha commentato il marciatore -. Avevamo solo questa possibilità visti tempi stretti e non ho nessun tipo di rimpianto. Ci ho provato in tutti i modi e ringrazio chi mi ha sostenuto".

"Dopo l'assoluzione a livello penale ho dato tutto quello che potevo dare in allenamento negli ultimi mesi pur sapendo che sarebbe stato difficile che venisse sospesa la mia squalifica".

Duro, ma rassegnato anche il commento del suo allenatore Sandro Donati dopo aver appreso dell'impossibilità di Schwazer di partecipare ai Giochi olimpici in Giappone: "La modalità con cui abbiamo saputo della sentenza di oggi è l'ultima beffa. Uno dei suoi più costanti aggressori, una persona che mi odia e che è stato regista di tutta l'operazione, l'ha comunicata a un indirizzario che poi l'ha detto a me".

Nel futuro di Alex non ci sarà più la marcia: "E' un campione e ha lottato fino all'ultimo, ma ora farà il papà, la persona qualunque e si riprenderà. La parole fine l'avevamo già messa, avevamo già capito, ma ci abbiamo provato lo stesso. Questo è un sistema autoreferenziale".

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