Grande attesa per capire le reali possibilità del velocista azzurro nella gara maschile più veloce dove i giamaicani Thompson e Seville appaiono i favoriti. Dosso impegnata nei 100 donne
di Ferdinando Savarese© Getty Images
Marcell Jacobs tornerà domani 13 settembre sui blocchi dei 100 metri nello Stadio di Tokyo, in occasione della giornata inaugurale dei Mondiali, per la prima volta da quel memorabile 1° agosto 2021 che lo vide vincere l'oro olimpico, e lo proiettò verso un'immortalità agonistica suggellata da successi in tutte le altre più importanti manifestazioni internazionali, a eccezione proprio di quello nell'evento iridato da lui disputato in carriera già tre volte, a Doha 2019, Eugene 2022 e Budapest 2023, dove si è sempre fermato alle semifinali.
Difficile realisticamente pensare che, nella sua quarta esperienza in un campionato mondiale, il 30enne velocista azzurro possa ambire a fare meglio delle precedenti occasioni in quanto reduce da una stagione complicata da tanti intoppi fisici di vario genere, che gli hanno permesso di partecipare solamente a due eventi agonistici, uno il 2 febbraio nel palazzetto di Boston dove ha corso due volte i 60 metri in 6"69 prima e 6"63 poi, e l'altro il 17 giugno a Turku con un ben poco significativo 10"30 in batteria seguito da un ancor meno 10"44 realizzato nella finale, corsa in ogni caso rialzandosi negli ultimi metri.
Pochissime, da quell'ultima e unica competizione dell'anno all'aperto, le notizie ufficiali sul campione europeo di Roma 2024 dei 100 e della 4x100, salvo quelle delle rinunce a impegni agonistici programmati e poi disdetti sempre per infortuni la cui esatta entità non è mai stata rivelata, come il 4 luglio per il meeting di Nancy ma anche per le due Diamond League di Losanna e Bruxelles del 20 e 22 agosto, ferme restando però le immagini e i video postati sulla sua pagina Instagram in cui è spesso apparso impegnato in sedute di allenamento, sino a un paio di settimane fa nella sua città adolescenziale di Desenzano, e poi negli ultimi giorni nel ritiro cinese dove ha raggiunto il suo allenatore Rana Reider, a cui ha fatto ovviamente seguito il definitivo trasferimento in Giappone.
Tutto sarà dunque svelato dalle 13,35 ora italiana di domani, quando inizieranno le batterie dei 100 metri la cui esatta composizione potrà essere definita solo nella notte italiana dopo il turno preliminare a cui parteciperanno gli atleti con i peggiori accrediti, ma certamente se il campione olimpico di Tokyo ha deciso di presentarsi a gareggiare sulla pista della sua memorabile impresa, significa quantomeno che le sue sensazioni sono buone e l'esperienza degli anni passati ha sempre dimostrato, specie dal 2021, come negli eventi che contano sappia dare il massimo e anche di più delle sue possibilità.
Allo stato attuale di quanto visto in stagione non si può però collocare Jacobs nemmeno tra i possibili finalisti della gara più affascinante e seguita di tutti i campionati, che dovrebbe vivere della sfida tra i due fortissimi giamaicani Kishane Thompson, primatista stagionale con 9"75 oltre che argento olimpico a Parigi 2024, e Oblique Seville apparso nelle ultime gare in una forma straripante pur con il quarto crono dell'anno di 9"83 ma realizzato in condizioni meteo avverse, con l'unico che sembra in grado di contrastarli per i posti sul podio che sembra essere lo statunitense vincitore dei propri Trials nazionali con 9"79, Kenny Bednarek, argento a cinque cerchi in Francia sui 200 metri.
Gli altri candidati a una delle 8 corsie per la gara che assegnerà l'ambito titolo dei 100 metri maschili, in programma domenica 14 alle 15,20 italiane preceduta dalle semifinali alle ore 13.43, sono l'altro USA campione olimpico di Parigi oltre che mondiale uscente di Budapest 2023, Noah Lyles, non sembrato sinora nella condizione dei suoi momenti migliori per affrontare al massimo delle proprie possibilità la gara più veloce, il suo connazionale Courtney Lindsey, il sudafricano Akani Simbine, l'altro giamaicano Ackeem Blake, il britannico Zharnel Hughes e ovviamente il botswano campione olimpico dei 200, Letsile Tebogo, pur anche lui non convincente nell'anno sui 100 metri.
© Getty Images
I 100 METRI FEMMINILI
L'azzurra Zaynab Dosso, campionessa europea indoor nel 2025 sui 60 metri di Apeldoorn ma anche argento mondiale al coperto sulla stessa distanza a Nanchino, si accomoderà sui blocchi delle batterie dei 100 donne che inizieranno alle 11,55 italiane di sabato 13, con l'obiettivo minimo di raggiungere le semifinali di domenica 14 dalle 13.20, ma anche di verificare la sua reale condizione di forma apparsa nelle ultime gare in crescita dopo le prime uscite all'aperto in cui è stata condizionata dai postumi di un problema al piede avuto già in inverno.
Per la velocista emiliana di origini ivoriane, primatista italiana con 11"01 realizzato agli Europei di Roma in semifinale, il miglior tempo stagionale di 11"13 ottenuto a inizio agosto agli Assoluti di Caorle dovrà essere necessariamente migliorato se vorrà puntare il più in alto possibile, anche se l'impresa della finale appare quasi impossibile da raggiungere, perché bisognerebbe abbattere in maniera significativa la barriera degli 11 netti, in quanto dalla lista degli accrediti ci sono 14 atlete con crono nell'anno sotto i 10"95.
Grande favorita della vigilia per il titolo appare essere la statunitense Melissa Jefferson-Wooden, sempre imbattuta nell'anno in cui ha anche realizzato il proprio straordinario crono di 10"65, che le vale la miglior prestazione stagionale mondiale, seguita a distanza dalla santaluciana campionessa olimpica Julien Alfred con 10"75, e dalla giovane giamaicana Tina Clayton con 10"81, mentre le altre probabili candidate alla finale del 14 settembre alle 15,13 italiane, potrebbero l'altra USA Kayla White, la bahamense Anthaya Charlton, l'ivoriana Marie Josée Ta Lou-Smith, con le altre due giamaicane Shericka Jackson e Shelly-Ann Fraser-Pryce, quest’ultima che compirà 39 anni il prossimo dicembre e all'ultimo mondiale di una carriera inimitabile.
© Getty Images