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ATLETICA

Doualla finalista nei 100 metri degli Europei under 20 di Tampere

La 15enne velocista correrà domani sera per il titolo così come la 19enne Saraceni nella finale del triplo

di Redazione Sprintnews
07 Ago 2025 - 20:50
 © Grana/Fidal

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Kelly Doualla ottiene la finale dei 100 metri donne negli Europei under 20 di Tampere in Finlandia, vincendo la propria seconda semifinale grazie al tempo di 11"56 con cui realizza il terzo crono globale, e si giocherà domani sera alle 19.05 ora italiana, le 20.05 locali, la possibilità di conquistare il secondo titolo internazionale della sua giovanissima carriera dopo quello dell'Eyof di Skopje il 21 luglio scorso, quando ha pure realizzato con 11"21 il proprio personale e nuovo record europeo under 18.

La 15enne fenomenale velocista azzurra di origini camerunensi offre nelle due gare della giornata, a cominciare dalla batteria della mattinata vinta sempre in 11"56, una dimostrazione di grande scioltezza senza mai dare la sensazione di forzare minimamente, con ampi margini quindi per la finale dove ci sarà anche l'altra azzurra Alice Pagliarini terza in semifinale e ripescata con 11"72, stesso crono questo di quella che alla viglia sembrava l'avversaria più pericolosa di Doualla per la vittoria, la 18enne tedesca Philina Schwartz accreditata di 11"24, ed evidentemente non nella miglior condizione, mentre la terza tra le iscritte, la francese Lohane Gerbiere, è stata addirittura eliminata.

Da evidenziare come le due atlete più veloci tra le finaliste siano state la britannica Mabel Akande con il tempo di 11"48, e l'ucraina Uliana Stepaniuk con il proprio nuovo personale di 11"50, con la terza italiana presente Carlotta Suppini ottava nella sua batteria ed eliminata con 11"85.

© Grana/Fidal

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Nel pomeriggio di domani qualche ora prima della finale dei 100 metri, alle 16.05 italiane, Erika Saraceni l'altra grande stella azzurra nella 28esima edizione degli Euro under 20, disputerà la finale del salto triplo donne ancor più da favorita rispetto alla viglia che già la vedeva con un accredito migliore di ben 43 cm rispetto alla seconda, dopo aver dato una straordinaria dimostrazione di forza nelle qualificazioni della mattina dove ha fatto un unico salto di 14.00 metri, a soli 8 cm dal personale, lasciando sull'asse di battuta almeno altri 10, e dando la sensazione di poter fare molto meglio nell'atto conclusivo se il meteo sarà clemente, viste le previsioni non buone per domani, ma in ogni caso il suo obiettivo è ovviamente il titolo che rafforzerà anche ulteriormente la sua posizione nel ranking mondiale, che attualmente la qualifica anche per i mondiali assoluti di Tokyo a settembre.

© Grana/Fidal

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Tra gli altri principali risultati delle qualificazioni, missione compiuta brillantemente in ottica finale anche nel salto in lungo uomini, con il 16enne Daniele Inzoli che è atterrato a 7,63 al secondo tentativo e prenotato l'atto finale della disciplina previsto sempre per domani alle 18.15 italiane, con la seconda prestazione complessiva alle spalle del 7,82 del ceco Petr Meindlschmid.

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Nell'unica finale della prima giornata dei campionati valida per l'assegnazione diretta del primo titolo, nei 5000 donne, buon settimo posto per l'azzurra Licia Ferrari che si migliora di oltre 20 secondi e chiude con il nuovo personale di 16'10"90, nella gara dominata senza problemi dalla britannica Innes FitzGerald prima con 15'09"04, mentre le altre azzurre hanno chiuso rispettivamente al diciannovesimo e ventunesimo posto, con Olivia Alessandrini in 16'40"42 e Alessandra Falco in 16'44"41 di proprio limite.

Gli altri principali risultati della squadra italiana sono arrivati dai 400 piani, dove al femminile si qualificano per le semifinali Francesca Meletto con 54"00 e Giulia Macchi con 55"03, con al maschile il passaggio del primo turno di Destiny Omodia con 47"00, mentre nei 400 ostacoli uomini accedono alla semifinale Diego Mancini con 52"01, Tommaso Ardizzone con 52"72 e Paolo Bolognesi con 52"92.

A centrare la finale nella sessione pomeridiana di gare sono invece Daniele Orlando nei 100 maschili con 10"63, Umed Caraccio negli 800 uomini con 1'49"08, Melania Rebuli nei 1500 donne con 4'22"05 e i due discoboli Francesco D’Angelo con 54,21 e Augusto Cecchetti con 53,79.

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