"Una storia semplice", il documentario su Annarita Sidoti

Verrà presentato ad ottobre, all'Overtime Festival, il racconto sullo "scricciolo d'oro dell'atletica"

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Quanta energia può sprigionare una donna alta nemmeno un metro e cinquanta? Quanto lontano può andare una ragazza più piccola delle proprie coetanee, armata di determinazione, talento e forza di volontà? Le risposte sono così sorprendenti da essere racchiuse, tutte e in misura eccezionale, in un nome e in un cognome: Annarita Sidoti. E in un documentario, "Una storia semplice", che racconta la vita della marciatrice azzurra, spentasi il 21 maggio 2015 dopo aver lottato contro un tumore per diversi anni

Semplice. Che poi definire semplice un'atleta in grado di vincere un oro Mondiale due ori e un argento agli Europei, un oro e un bronzo negli Europei indoor, trasformando per sempre il volto della marcia azzurra nel mondo, sembra quasi riduttivo. Non lo è, e il documentario che verrà presentato in anteprima ad ottobre all'Overtime Festival è la traduzione perfetta di ciò che la Sidoti è stata e che ha rappresentato per lo sport italiano, e non solo.

Goffredo d'Onofrio, giornalista e autore del documentario, assieme al regista Giuseppe Garau, ha spiegato il perché di questo lavoro, un tentativo di trasmettere agli occhi di tutti la portata e la grandezza dello "scricciolo d'oro" dell'atletica azzurra: "Determinazione e coraggio: le doti di Annarita, una donna piccola ma immensa, anche nella lotta contro la malattia. Un esempio, di tenacia e sacrificio".

Era chidda chi cammina. E camminava forte, fin da bambina, lei nata a Gioiosa Marea il 25 luglio 1969. La marcia, quello sport un po' così per una ragazzina, che quasi si vergognava dell'andatura imposta dalla disciplina. "Quando arriverai a questa altezza, spaccheremo il mondo", le diceva il suo allenatore. Annarita il metro e cinquanta non l'ha mai superato, ma il mondo se l'è ritrovato al collo, dorato. "Scricciolo d'oro" le fu affibiato da Candido Cannavò, commentando l'oro agli Europei del 1990.

Atleta, moglie, studentessa, mamma (di Federico, Edoardo e Alberto), politica, anche attrice. Nel 1997 l'oro Mondiale. Tutto frutto di quella determinazione che la spingeva ad allenarsi sulle strade, anche quando avrebbe dovuto essere in vacanza. L'ultima lotta, con la malattia, l'ha affrontata fino al maggio 2015.

"Una storia semplice" racconta la piccola grande campionessa attraverso l'impiego di materiale inedito e con le testimonianze di amici, parenti, allenatori, avversari, compagne di allenamento. Il documentario prodotto da .puntozero e Raining Film verrà presentato a Macerata in una serata-evento all'Overtime Festival, il festival del racconto e dell'etica sportiva (5-9 ottobre 2016).

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