La Superbike incontra i dinosauri
© Ufficio Stampa Superbike
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Il ducatista stende il turco nella Superpole Race, anche se alla fine non cambia l'esito del Mondiale
di Alberto Gasparri© ipa
Finale con brividi e polemiche per il Mondiale Superbike. A Jerez, nell'ultimo round della stagione, Toprak Razgatlioglu si è laureato campione per la terza volta in carriera, ma ha dovuto aspettare l'ultima bandiera a scacchi per festeggiare. Nella Superpole Race, infatti, il turco della Bmw è stato steso da Nicolò Bulega nel corso del primo giro, dovendo ritirarsi. Il pilota della Ducati (21° titolo costruttori per Borgo Panigale) ha vinto la corsa corta nonostante un Long Lap Penalty e ha tenuto aperti i giochi fino all'ultimo.
"Sono dispiaciuto, non l'ho mai fatto in carriera e non sono contento di aver vinto. Volevo solo fermare la sua velocità perché lui stava preparando l'uscita, come fatto ad Aragon", le sue parole a caldo. A Bulega, però, non è bastato vincere anche gara-2, completando la tripletta del weekend, davanti al compagno di team Alvaro Bautista. Razgatlioglu, infatti, si è piazzato terzo, difendendo il vantaggio che aveva in classifica e chiudendo a +13. Adesso lo aspetta la sfida della MotoGP, dove debutterà nel 2026 con la Yamaha del team Pramac.
Per la cronaca, nella Superpole Race alle spalle di Bulega (fischiatissimo al parco chiuso) si sono piazzati Bautista e Andrea Iannone con altre due Panigale. Triste addio per Jonathan Rea, che ha chiuso una carriera leggendaria finendo a terra con Gardner e dovendo rinunciare a gara-2. Nella generale, dietro a Razgatlioglu e Bulega hanno chiuso nell'ordine Bautista, Andrea Locatelli e Danilo Petrucci. Nono Iannone decimo Axel Bassani.
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