LA NOSTRA ESPERIENZA

Lamborghini, che traversi sul ghiaccio con l'Esperienza Accademia Neve

A Livigno alla guida dell'Huracàn Evo: 640 cv di divertimento

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Guidare sul ghiaccio è sempre un'esperienza incredibile, ma mettere di traverso una Lamborghini Huracàn EVO è tutta un'altra storia. Ghiacciodromo di Livigno, il luogo. Giornata soleggiata, una di quelle buone per sciare ma non abbiamo gli scarponi e gli sci. Con noi abbiamo una chiave, anzi, tante chiavi grazie all'Esperienza Accademia Neve della casa di Sant'Agata Bolognese.

Lì parcheggiate, già alle 8.30 del mattino, quando la temperatura è ben al di sotto dello zero, troviamo cinque Huracàn e altrettante Urus pronte per essere portate al limite. Tutte colorate perché una "Lambo" si riconosce anche per stile e livrea. Con loro ci sono anche gli istruttori, piloti professionisti e vincenti, guidati dal responsabile Filippo Zadotti. Metà dal reparto Squadra Corse si è trasferito per due settimane sulle Alpi per far provare ai clienti più affezionati emozioni forti. 

E' come essere in pista, ma non c'è l'asfalto: dobbiamo mettere alla prova le nostre capacità di guida. Lì quando il controllo è al limite e ogni piccolo movimento è fondamentale. Al nostro fianco gli istruttori ci seguiranno con la voce, come dei veri e propri navigatori. Al mio fianco i "temerari" Alberto Di Folco e Frederik Schandorff a darsi il cambio: sono ancora vivi! Classico briefing e pronti per partire. Subito al volante della Huracàn senza ruote chiodate, solo pneumatici invernali. 640 cv di potenza, da 0-100 km/h in 2,9 secondi: già solo ad accenderla fa paura per il rombo. La pista è perfetta, ma ci vuole prudenza per prendere confidenza con il mezzo e con le condizioni scivolose, per dire un eufemismo. 

Si mette la prima e poi la seconda: il pistino è pieno di insidie. Subito una "S", poi si arriva al tornatone (il punto più difficile) e via altre due chicane prima di immettersi nel rettilineo finale dove a fine giornata arriveremo a mettere la terza e vi assicuriamo che è davvero tanta roba. La potenza del motore derivato dalla Performante si sente tutta e ci aiuta a farla girare, il segreto è quello di dare gas al momento giusto per evitare il sovrasterzo. Bisogna farla danzare, una sincronia tra volante e piede destro. Ci serve qualche ora di pratica per arrivare a fare un pendolo decente. Prima un colpo di volante a sinistra, poi subito a destra e ancora a sinistra per scivolare e uscire dalla curva con la miglior traiettoria possibile. Poi nel pomeriggio la musica cambia, le Huracàn montano le Pirelli chiodate e impressiona subito la tenuta: sembra praticamente di essere sull'asfalto, e pure asciutto. Si può osare e la macchina non si scompone quasi mai: è incollata al ghiaccio e gestirla diventa anche più divertente. L'ingresso in curva è più aggressivo, si cerca di tagliarle e si può dare prima gas. Enjoy all'ennesima potenza anche grazie alla trazione integrale e le quattro ruote sterzanti: in pratica con una Lamborghini Huracàn si può andare ovunque. Anche in settimana bianca, ma per quella forse è meglio la Urus.

Altro gioiello il suv della casa di Sant'Agata Bolognese, incredibile per le sue performance in condizioni estreme. Stabilità indescrivibile: hai voglia a "perderla"... I controlli non permettono il minimo errore nonostante il peso elevato della vettura. Neve, asfalto o sabbia non c'è alcuna differenza anche se portata al limite. 

A fine giornata ci portiamo a casa l'attestato, ora siamo dei veri "piloti". Il tutto mentre sullo sfondo c'è l'iconica Lamborghini Miura color oro arrivata come special guest direttamente dal museo: la regina in mezzo a tanti bolidi fiammanti.

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