Doping, nuotatori russi fischiati

Contestazione partita dagli atleti in tribuna. Nel mirino Yulia Efimova e la 4x100 stile maschile. Phelps usa parole forti

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Riammessi dal Cio ma fischiati da pubblico e colleghi. E' il destino, forse inevitabile, dei nuotatori russi a Rio 2016. L'ha vissuta sulla sua pelle Yulia Efimova già nel corso della semifinale dei 100 rana, beccata dagli spettatori oltre che dalle colleghe Ruta Meilutyte ("Non è bello trovarsela di fianco") e da Lilly King, che ha fatto il segno del 'no' davanti allo schermo che trasmetteva l'esultanza di Efimova. Fischi anche per la staffetta 4x100.

Yulia Efimova, che ha conquistato la medaglia d'argento nella gara vinta da Lilly King, era stata riammessa ai giochi direttamente dalla Federazione internazionale del nuoto, che ha fatto cadere le accuse di doping nei confronti dell'atleta trovata positiva lo scorso marzo al Meldonium. Nonostante una precedente squalifica di 16 mesi sempre per doping (nel 2013), la russa è tornata in vasca qualificandosi per la finale dei 100 rana.
Ma il mondo del nuoto non sembra averla perdonata. Chi era presente all'Olympic acquatics stadium giura che la contestazione è partita proprio dai nuotatori che stavano seguendo le gare, che si sono fatti sentire anche durante la 4x100 maschile. 
L'americana King non le manda a dire: «Io non sono il tipo della brava ragazza: se devo dire qualcosa lo dico. I buu? Sono la logica conseguenza della situazione. Se il Cio l'ha riammessa, ok, ma io non sono d'accordo. Io gareggio pulita». E la lituana Ruta Meilutyte, primatista mondiale dei 100 rana, rincara la dose nei confronti di Yulia Efimova: «Questi non sono i valori dello sport: noi ci alleniamo onestamente. La presenza di certe persone ai Giochi è una mancanza di rispetto nei nostri confronti».

"La presenza della Efimova ai Giochi mi spezza il cuore e mi fa letteralmente incazzare...". Michael Phelps non usa giri di parole per commentare la medaglia d'argento della russa Yulia Efimova, esclusa e poi riammessa sulla scia dello scandalo doping di Mosca. "E' un giorno triste non solo per il nuoto, ma per tutto il movimento sportivo" ha detto l'atleta più medagliato di sempre. "Qui ci sono atleti che gareggiano dopo essere stati trovati positivi per due volte, qualcuno deve intervenire", ha aggiunto Phelps.

"Rispettate i vostri avversari". E' questo il monito che il Cio ha voluto lanciare agli atleti presenti ai Giochi dopo il gestaccio della ranista statunitense Lilly King alla collega Yulia Efimova, e le dichiarazioni dure di alcuni nuotatori tra cui, Phelps, nei confronti della russa, ammessa in extremis dal Tas nonostante il suo coinvolgimento nello scandalo doping.
"Chiediamo agli atleti maggior fair play - ha aggiunto il portavoce del Cio - non solo su campo ma anche nelle dichiarazioni".
Il Cio ha poi invitato anche i tifosi presenti agli eventi olimpici ad avere un comportamento consono allo spirito dei Giochi. "E' chiaro che i fischi alla Efimova - ha aggiunto il portavoce Mark Adams - non sono una bella cosa, e non fanno parte del nostro modo di intendere lo sport. E' altrettanto chiaro, però, che gli spettatori sono liberi di esprimere il loro pensiero. L'unica cosa che mi sento di dire è che il clima olimpico non deve essere simile a quello che ogni tanto si vede sui campi di calcio".
Sugli atleti russi, una volta di più, il Cio ribadisce la sua posizione: "Chi ha provato la propria innocenza - ha ammesso - E' giusto che sia qui, punto". Intanto i controlli antidoping vanno avanti e il direttore di Rio 2016, Mario Andrada, ha annunciato il piano per i Giochi: "Faremo 5500 controlli in totale - ha rivelato - 4500 saranno test sulle urine, 1000 saranno invece i controlli sul sangue".

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